Il ricordo di Loretta Goggi: «A Pippo devo tutto, senza di lui forse sarei ancora Medea»

 

dalla pagina Facebook Loretta Goggi in FB

Un ricordo commosso, ma lucido, quello che Loretta Goggi ha affidato al Corriere della Sera per rendere omaggio a Pippo Baudo. «Ma a Pippo glielo devo proprio, come faccio a non esprimergli tutta la mia gratitudine? Se sono questa, lo devo a lui. Senza di lui, chissà, magari oggi sarei a fare Medea», racconta l’artista.

Goggi ricorda i suoi esordi, quando era attrice di ruoli drammatici. L’incontro con Baudo avvenne a Settevoci, dove fu ospite per una parodia di un teleromanzo. Durante le prove imitò Patty Pravo, quasi per gioco. «Lui mi guardò con una faccia strana: “Cosa hai fatto?”. Io mi intimorii, ma lui capì subito che avevo un talento e mi chiese se mi interessasse il varietà». Quel sì, detto senza sapere bene a cosa andasse incontro, le cambiò la vita.

Baudo la portò anche alla radio, con Caccia alla voce: «In una puntata sostituii Franco Rosi e da lì iniziai a fare le imitazioni».

Un passaggio fondamentale fu poi il Festival di Sanremo del 1986. «Pippo mi chiese di condurlo con lui. Io dissi che non potevo limitarmi a leggere i titoli delle canzoni. Pianificammo tutto, ma a un certo punto mi chiamò: “Io questo Sanremo non lo faccio. Mi sposo con Katia”. A quel punto lui ebbe il coraggio di dire: “Loretta non ha bisogno di nessuno, ce la fa da sola”. Era la prima volta che una donna presentava da sola il Festival».

Un gesto che, secondo Goggi, dimostra la lungimiranza di Baudo: «Era difficile pensare che una donna potesse gestire gli imprevisti. Ma Pippo aveva fiducia. Le donne in tv erano spesso decorative, lui invece riconosceva il talento».

Il rapporto tra i due non fu solo professionale. Goggi racconta l’affetto e il sostegno ricevuti: «Agli inizi mi seguì con amore e attenzione. Quando decisi di tirarmi un po’ indietro dalla tv, lui mi rimproverava: “per me sei matta”. Ma vedeva in me molto più di quello che io stessa percepivo».

Baudo, sottolinea, era «tanto professionale quanto giocoso». Goggi ricorda episodi significativi, come durante Canzonissima, quando venne accusata di essere “crumira” per non aver aderito a uno sciopero: «Avevo vent’anni, come potevo mettermi contro la Rai? Pippo mi difese e mi consolò».

Il loro legame non si è mai spezzato: «Sono stata ospite in tutti i suoi programmi. Lo scorso anno lo chiamai per il compleanno e ripercorremmo insieme tanti ricordi».

Nell’ultimo periodo, però, la distanza si è fatta inevitabile: «Da un anno e mezzo non sto frequentando nessuno perché mi è nato un pro-nipotino che mi sta facendo sentire mamma a 75 anni. Non sapevo che Pippo fosse peggiorato. Quando l’avevo invitato a Benedetta Primavera, mi disse: “non mi va di farmi vedere così, spero tu capisca”».

Infine, un pensiero pieno di gratitudine: «Con lui ho fatto la tv più bella, negli anni più belli della mia carriera. Quel tipo di televisione non c’è più. Lui era il palcoscenico su cui ha camminato la storia».

Fonte: Corriere della Sera

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