Sarà l’Arena della Linguella a Portoferraio ad ospitare la serata finale del Premio Letterario Internazionale Elba-Raffaello Brignetti 2025 in programma sabato 6 settembre alle ore 21.00. I tre vincitori finalisti sono pronti a contendersi il titolo di “supervincitore”: Vittorio Lingiardi con il romanzo “Corpo, umano” (Einaudi), Sandra Petrignani con “Autobiografia dei miei cani” (Gramma Feltrinelli) e Sandro Veronesi con “Settembre nero” (La Nave di Teseo). Le due giurie, quella letteraria e quella popolare, hanno il compito di scegliere l’opera che meglio rappresenta l’eccellenza letteraria contemporanea. La serata, condotta da Attilio Romita e Monica Giandotti, con la partecipazione straordinaria dell’attrice Veronica Pivetti, sarà un’occasione per celebrare la cultura e la letteratura, con la partecipazione di ospiti illustri. Il Premio Letterario Internazionale Elba-Raffaello Brignetti, giunto alla sua 53ª edizione, si conferma un punto di riferimento nel panorama culturale italiano, premiando l’eccellenza letteraria e promuovendo il dialogo tra autori, critici e lettori. Riconoscendo e valorizzando opere letterarie di alto valore culturale e artistico, con particolare attenzione a lavori che si distinguono per originalità e profondità, oltre a rappresentare un momento di riflessione sulla cultura e la letteratura contemporanea, contribuendo a promuovere la lettura e la diffusione di opere di alta qualità. “Non posso che esprimere soddisfazione per questa 53° Edizione. Abbiamo tre grandi opere in gara per il titolo di supervincitore, selezionato da una giuria letteraria e da una giuria popolare, ci sono tre autori di rilievo, le cui opere intrecciano riflessioni intime e racconti universali. Tre autori, dunque, tre sguardi – che si confrontano sotto il duplice sguardo delle due giurie: cultura esperta e opinione pubblica, in una serata che promette scintille tra sensibilità diverse. Questo premio, radicato in un patrimonio culturale di oltre mezzo secolo, vive tra mare, storia e scrittura. L’Isola d’Elba, verde e azzurra, diventa cornice viva di un’eredità che unisce letteratura e memoria: qui, tra i segni lasciati dagli Etruschi, dai Romani, l’attrazione dei Medici e il soggiorno napoleonico, il libro si fa custode delle identità e del sapere. Il libro, in questo contesto, si eleva a strumento di resistenza della memoria e futuro dell’idea, proprio come sapeva Napoleone, grande estimatore del sapere.” ha dichiarato Roberto Marini, presidente del Comitato Promotore del premio.
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