Intervista
di Marialuisa Roscino
La
montagna offre una serie di benefici unici per i bambini, sia dal punto di
vista fisico, che psicologico. Tra i vantaggi più significativi, favoriti
proprio dallo stile di vita in montagna, sono senz’altro importanti la
possibilità di respirare l’aria pulita in altura, l’opportunità di praticare sport
e attività fisica immersi nell’affascinante cornice della natura. Di questo e
molto altro, ne parliamo con Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista,
Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana
Dott.ssa Lucattini, quali sono i principali
benefici psicologici che i bambini possono ottenere trascorrendo del tempo in
montagna? E in che modo questi vantaggi differiscono rispetto ad altri ambienti
naturali?
L’American
Academy of Pediatrics (2024) ha da tempo riconosciuto il valore degli
ambienti naturali nel promuovere il benessere psicofisico dei bambini,
sottolineando come il contatto con la natura sia associato a una riduzione dei
livelli di stress, ad un miglioramento delle funzioni intellettive e a una
maggiore stabilità.
La
montagna, in particolare, offre benefici unici e profondi, rappresenta un
cambiamento radicale di scenario e di prospettiva, non solo fisica ma anche
psichica. Questo è particolarmente importante per i bambini che vivono in
contesti urbani, dove spesso sono sottoposti a ritmi frenetici, stimoli
artificiali e poco contatto con la natura. Uno studio recente pubblicato su Frontiers
in Psychology (2024), conferma che gli ambienti montani favoriscono la
regolazione emotiva e aumentano l’efficacia dei processi attentivi nei più
piccoli.
Trascorrere del tempo in montagna permette ai bambini di rallentare, entrare in sintonia con i propri ritmi interni e sviluppare un senso di meraviglia, esplorazione e libertà. A differenza di altri ambienti naturali, come il mare o i parchi comunali, la montagna stimola un senso di avventura, autonomia e sfida, elementi fondamentali per la costruzione dell’autostima e della resistenza fisica e mentale.
Lei
ha parlato dell'importanza del cambiamento di scenario offerto dalla montagna
per i bambini che vivono in città. Può approfondire come questo cambiamento può
influenzare positivamente il loro sviluppo emotivo e intellettivo?
L’esposizione
alla natura, e in particolare agli ambienti montani, offre ai bambini
un’opportunità unica per crescere in modo sano, equilibrato e resiliente.
Numerosi studi internazionali, come quello pubblicato su Environmental
Health Perspectives (2025), mostrano che i bambini esposti regolarmente ad
ambienti naturali, in particolare a scenari aperti e complessi come quelli
montani, sviluppano migliori abilità intellettive, maggiore regolazione emotiva
e una più alta capacità di adattamento.
Il
contatto con la natura e la pratica di attività fisiche all’aria aperta unite
al cambiamento di prospettiva stimolato da un ambiente in quota, dove lo
sguardo può abbracciare l’orizzonte o osservare il paesaggio dall’alto, come
sottolineato dalla Stanford University School of Education (2024), favorisce
la costruzione di una visione d’insieme più ampia, una funzione intellettiva
complessa, direttamente connessa allo sviluppo del pensiero astratto e critico.
Come confermato su Nature Neuroscience (2025) le qualità intellettive si uniscono alle piacevoli esperienze sensoriali derivanti dalla bellezza dei paesaggi, dai profumi e dagli aromi tipici dell’ambiente montano, elementi che attivano aree limbiche legate alla memoria, alla regolazione dell’umore e all’empatia. La sensazione di libertà che i bambini sperimentano in montagna, lontano da vincoli strutturati e ambienti chiusi, stimola una ‘mente che vola sopra gli ostacoli’, allenando la flessibilità mentale, l’autostima e la capacità riflessiva di osservazione profonda di se stessi e degli altri. Queste competenze si traducono in migliori prestazioni scolastiche e in una maggiore resilienza nella vita quotidiana.
Il contatto con la natura è stato associato a
una riduzione dello stress e a un miglioramento della salute mentale nei
bambini. Come l'ambiente montano può contribuire a questi benefici specifici?
Le
ricerche più recenti confermano che il contatto diretto e regolare con la
natura è associato a numerosi benefici per la salute globale dei bambini. In
particolare, studi pubblicati su JAMA Pediatrics (2025) e su The Lancet
Child & Adolescent Health (2024) evidenziano come l’esperienza
quotidiana in montagna sia correlata a una minore incidenza di ansia,
depressione, disturbi da iperattività e problemi comportamentali.
L’ambiente
montano amplifica questi effetti grazie all’esperienza immersiva nella natura
che riduce il sovraccarico emotivo delle aree urbane. Uno studio pubblicato su Frontiers
in Human Neuroscience (2025), ha osservato che i bambini impegnati in
attività all’aria aperta in montagna, mostrano una significativa riduzione dei
livelli di cortisolo salivare, un marcatore biologico dello stress, rispetto a
quelli che svolgevano le stesse attività in città.
Il gioco all’aperto in ambienti naturali, come quelli montani, promuove comportamenti salutari e duraturi. La montagna rappresenta un potente alleato per contrastare la sedentarietà, l’iperattività e l’isolamento sociale, previene l’obesità infantile, contribuisce alla costruzione di una cultura ecologica e a rafforzare le competenze sociali e l’autostima. Quando i bambini giocano immersi nella natura, sviluppano creatività, il problem solving, empatia e cooperazione, attenzione e concentrazione, tutte abilità fondamentali per la salute psichica, il benessere a lungo termine e il rendimento scolastico, come pubblicato sull’ American Psychological Association (2025).
Oltre ai benefici fisici legati
all'attività all'aperto, quali sono gli effetti a breve e lungo termine che una
regolare esposizione all'ambiente montano può avere sul benessere complessivo
dei bambini?
I benefici
derivanti da una regolare esposizione all’ambiente montano sono molteplici che agisce
su più livelli, hanno una ricaduta positiva sia sui bambini, che sui loro genitori dal punto di vista respiratorio,
immunitario, neuropsicologico, emotivo e relazionale. Mens sana in corpore
sano.
In
montagna, l’aria è meno inquinata e contiene una percentuale significativamente
più bassa di umidità, il che rende l’ambiente sfavorevole alla proliferazione
di acari e di allergeni. Secondo un rapporto dell’ European Respiratory
Society (2025), questo tipo di clima è particolarmente indicato per i
bambini affetti da asma, rinite allergica o altre condizioni respiratorie
croniche, che mostrano un miglioramento sintomatico già dopo pochi giorni.
Inoltre,
l’altitudine stimola la produzione di eritropoietina e, di conseguenza, di
globuli rossi. Questo effetto, noto come “acclimatazione fisiologica”, è stato
confermato da studi condotti dall’Istituto Superiore di Sanità (2024), i quali
mostrano che i bambini esposti in modo ricorrente ad altitudini moderate hanno una
maggiore resistenza fisica.
Dal punto
di vista psicologico, il soggiorno in montagna ha effetti benefici ben documentati,
il silenzio, la temperatura più fresca e la minor densità di stimoli visivi e
sonori aiutano anche i bambini più vivaci a rilassarsi e a dormire meglio, come
riportato in Sleep Research Journal (2025). In anni segnati da ondate di
calore sempre più frequenti, l’ambiente montano rappresenta anche un rifugio
climatico sicuro per i più piccoli e per i soggetti fragili.
Infine, la montagna è un vero e
proprio invito all’attività fisica in forma di gioco, camminate nei boschi, giocare
in spazi aperti, l’attività di esplorazione e sport leggeri. Se l’attività
fisica è in compagnia di adulti e coetanei, i bambini si sentono più motivati,
coinvolti e sicuri di sé.
I bambini possono correre il
rischio di sviluppare il mal di montagna in alta quota. Quali consigli darebbe
al riguardo ai genitori per preparare al meglio i loro figli ad un soggiorno in
montagna e minimizzare questi rischi?
Negli
ultimi anni, un numero crescente di famiglie ha scelto la montagna anche in
alta quota, spesso anche tra i 2500 e i
4000 metri, come destinazione privilegiata per le vacanze. Tuttavia,
l’esposizione dei bambini a queste altitudini comporta un rischio concreto di
sviluppare la forma acuta del cosiddetto ‘mal di montagna’, o Acute Mountain
Sickness (AMS). Per questo motivo, le principali società scientifiche
pediatriche internazionali, tra cui l’International Society for Mountain
Medicine (2024), hanno pubblicato nuove linee guida e raccomandazioni
specifiche aggiornate.
Le
ricerche più recenti come quelle pubblicate su The Journal of Pediatrics
(2025) e sull’ American Academy of Pediatrics, dimostrano che bambini e
adulti reagiscono in modo molto simile all’altitudine, ma i sintomi nei più
piccoli possono manifestarsi in modo più sfumato o essere facilmente confusi
con il malessere da viaggio. I disturbi più frequenti sono, inappetenza,
nausea, vomito, irritabilità, disturbi del sonno, affaticamento, respiro
affannoso e, nei casi più rari, stato confusionale. La sintomatologia inizia
solitamente entro 6–24 ore dall’arrivo a quote superiori ai 2000 metri.
Per minimizzare i rischi del mal di montagna nei bambini, è consigliabile scegliere altitudini moderate (tra 1200 e 1800 m) per le prime esperienze in montagna e procedere gradualmente verso l’alto, evitando salite brusche in poche ore. Prevedere un periodo di acclimatamento di almeno 2–3 giorni per ogni 1000 m guadagnati, prima di arrivare a quota 2500 m o superiore gradualmente; garantire un’idratazione abbondante e regolare, anche in assenza di sete. Assicurarsi che il bambino dorma abbastanza e non faccia sforzi intensi nei primi giorni. Proteggere la pelle con creme solari ad alta protezione (SPF 50–100) e usare cappelli con la visiera, anche a quote più basse, in particolare per i bambini sotto i 6 anni come raccomandato dall’ European Society for Dermatology (2025).
La montagna può avere un ruolo
determinante nel rafforzare, in
particolare, i legami familiari e nell'offrire esperienze educative ai bambini,
ad esempio attraverso l'esplorazione della natura e la scoperta di nuove
culture?
La
montagna offre occasioni preziose per rafforzare i legami familiari e
arricchire il vissuto dei bambini, grazie a esperienze immersive e
multisensoriali che coinvolgono la natura, la cultura e la gastronomia locale.
Lontano dai ritmi frenetici della vita urbana, le attività in montagna si
svolgono spesso in un contesto condiviso, dove genitori e figli possono vivere
momenti autentici di relazione, collaborazione e gioco.
Secondo un
recente studio pubblicato dalla Stanford University (2025), le
esperienze familiari nella natura favoriscono la comunicazione
intergenerazionale, aumentano la coesione e stimolano l'empatia. Questo effetto
si rafforza se l’esperienza include elementi di scoperta e apprendimento, come
l’osservazione del paesaggio, il riconoscimento di specie animali e vegetali, o
la conoscenza di tradizioni locali.
Le regioni
montane italiane ed europee offrono inoltre numerose opportunità educative e
culturali. L’esplorazione di nuove pietanze, sapori e aromi, come quelli dei
formaggi d’alpeggio, dei frutti di bosco o dei dolci tipici nelle baite,
rappresenta una vera e propria “avventura del gusto” che arricchisce i bambini
sul piano sensoriale e intellettivo, infatti, l’educazione alimentare in
contesti naturali promuove un rapporto più consapevole e positivo con il cibo.
Tutte queste esperienze contribuiscono anche alla prevenzione dell’obesità infantile, infatti, la combinazione tra movimento all’aperto e scoperta di cibi sani e prodotti alimentari a chilometro zero, come suggerisce anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (2025), rafforza abitudini alimentari equilibrate e uno stile di vita salutare, già dall'infanzia.
Quali consigli si sente di dare al riguardo alle
famiglie?
-La salute prima di tutto. Anche
solo un fine settimana in montagna migliora respirazione e benessere nei
bambini con asma o allergie mentre giocano e si divertono;
-L’aria d’alta quota stimola la
produzione di globuli rossi e attiva la vitamina D, utile per ossa e difese
immunitarie, preparandolo ad affrontare meglio l’inverno e la ripresa delle
attività scolastiche;
-Clima fresco, silenzio e aria
pulita favoriscono il sonno profondo e riducono irritabilità e stanchezza nei
più piccoli;
-Muoversi all’aperto stimola la
crescita fisica e mentale. Praticare trekking, bici, cavallo, nuoto nei laghi,
rafting, slittino estivo e foresting, sono perfetti e molto stimolanti,
soprattutto se con i genitori;
-Fare esperienze di campeggio
in tenda o in baita, insegna ai bambini l’adattamento, l’autonomia e il
rispetto della natura in un ambiente sicuro e libero;
-Ascoltare la montagna con i
suoi suoni, l’eco, il canto degli animali e approfittare dei concerti per
rilassarsi e apprezzare buona musica, sono occasioni impedibili per tutta la
famiglia;
-Ricordare sempre di bere
spesso e mangiare sano. Alimentazione e idratazione adeguate sostengono energia
e vitalità;
-Le passeggiate sui sentieri
segnalati con abbigliamento adatto sono esperienze di scoperta e sicurezza per
tutta la famiglia;
-La scarsa connessione internet
è un vantaggio. Riduce progressivamente per tutti l’uso della tecnologia e
favorisce un rapporto più sano con i dispositivi elettronici;
-Camminare tutti insieme tra
gli alberi è un’occasione per parlare, ascoltarsi, condividere emozioni e
rafforzare i legami affettivi;
-Ogni giornata in montagna
rilassa corpo e mente, favorisce pensieri positivi e rafforza l’intimità
familiare.