“Non ho il telefono sequestrato, non sono indagato. Niente. Tutta questa storia è una bufala clamorosa”.
Lo ha affermato Fabrizio Corona, nel corso di un’intervista rilasciata a Salvatore Dama per il programma "Filorosso", condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che ha dedicato un approfondimento al caso che vede al centro l’attore Raul Bova, vittima di violazione della privacy e di divulgazione di audio relativi a messaggi privati.
"È semplicissima la storia”, ha detto Corona, “Il ragazzo, Federico Monzino, figlio di una famiglia ricchissima, una sera insieme alla ragazza, mi dice: “Ho questo audio". A me non interessa, perché a me Bova non mi interessa, è uno che non fa notizia. Dopodiché vado a casa sua, lo trovo in condizioni pietose, chiamiamo Martina, ci accordiamo, sento gli audio, ci penso un giorno, dopodiché mi torna in testa e mi dico: "Gli audio valgono". Torno indietro, mi gira gli audio e me ne vado via. I file vengono mandati volontariamente, non estorti. Succede che - e questo non lo sanno neanche gli inquirenti - che il ragazzo non sta bene e per gioco insieme a un suo amico telefona a Raul Bova e dice: "guarda che c'è Falsissimo. Se mi fai un regalo e ci sono quelle chat. Ma questo tre giorni prima della puntata, non tre settimane prima, non dieci. Non c'è un sistema Martina Ceretti che ricatta le persone. La Polizia il giorno dopo viene da me con la notizia sui giornali: “A Corona hanno sequestrato il telefono”. Ma quale telefono? La Polizia viene a dirmi: ma come è andata la storia? Ho raccontato tutta la storia e si son fatti due risate. Non mi hanno chiesto neanche le chat. Non ho il telefono sequestrato, non sono indagato. Niente. Tutta questa storia è una bufala clamorosa”.