Dal 7 settembre all’8 novembre 2025, nell’ambito della IX edizione del Festival del Paesaggio di Anacapri, negli spazi di Villa San Michele apre la rassegna RUINA. Ricercare un'identità nell'antico e nell'attuale, un progetto promosso da Associazione Il Rosaio – Arte e Cultura Contemporanea, realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea, realizzato in collaborazione con Villa San Michele/ Fondazione Axel Munthe di Anacapri.
La rassegna comprende opere di
cinque giovani artiste italiane: Clarissa
Baldassarri, Morena Cannizzaro, Maria Cavinato, Carmela De Falco e Irene
Macalli le cui opere interpretano le rovine, reperti legati a un tempo
apparentemente lontano, come elementi in grado di orientare positivamente la ricerca e la definizione di nuovi
linguaggi visivi.
Attraverso il ricorso a differenti modalità espressive - dalla scultura all'installazione ambientale, dalla fotografia analogica all'uso dell'immagine digitale - le rovine, piuttosto che muti testimoni vengono lette come presenze attive in un nuovo alfabeto plastico e visuale.
Tra antico e contemporaneità, le giovani artiste affrontano temi come la fragilità della memoria pubblica e personale e la necessità di prendersene cura, il rapporto tra sfera pubblica e dimensione intima, tra storia personale e storia collettiva. In un percorso espositivo distribuito negli spazi esterni e interni della Villa, le opere interpretano le molte sfumature del tema mettendo in dialogo archeologia e contemporaneità.
Carmela De Falco (1994), con le sculture della serie "dentro, fuori" del 2024, affronta la rovina come perdita di una memoria, personale e collettiva, dovuta alla scomparsa di rituali quotidiani della tradizione del sud Italia e al contempo come dispositivo relazionale da riattivare. Le sue sculture - calchi di zerbini domestici realizzati con zucchero e caffè - sono disposte lungo il perimetro del chiostro a diretto contatto con i frammenti neoclassici della villa, evocando la progressiva dissoluzione del senso comunitario del vivere e dell'abitare.
Le opere di Clarissa Baldassarri (1994) dal titolo "Dove sei?" “Quando piombò il silenzio e il tempo sembrò essersi fermato” e “392 Km” riflettono sui concetti di mobilità e immobilità, protezione e fragilità, che le rovine di ieri e di oggi evocano; sculture in polistirolo che attraverso la leggerezza del materiale e il contrasto con la solidità dei frammenti rappresentati, sollevano nello spettatore dubbi sulla relazione tra passato e presente, e sul rapporto tra oggetto protetto e oggetto da proteggere. Le opere di Baldassarri, presentate come reperti preziosi, invitano a riflettere sulla circolarità della storia, sulla fragilità dei reperti dell'antichità ma anche della condizione umana in generale.
Irene
Macalli (1999) presenta due opere scultoree in cui il tema della
rovina emerge nella sua dimensione di stratigrafia di memorie private e nel
riferimento costante all'universo domestico come luogo ambivalente, in bilico
tra sopravvivenza e dissolvenza.
Attraverso il riuso di oggetti della quotidianità, l'installazione "Identità" (2021) e la scultura “The journey of hope” (2021), allestite nel giardino, rimandano da vicino all'estetica dei paesaggi con rovine tipica della pittura settecentesca. Nel loro incerto equilibrio, quelle strutture solide e al tempo stesso fragili, rovesciano i presupposti formali dell'iconografia neoclassica dando vita a un paesaggio fantasmatico.
Anche Maria Cavinato (1996) e Morena Cannizzaro (1997), rispettivamente con le serie fotografiche "Aurea interrotta" (2024) e "Paesaggio interrotto", inquadrano il tema della rovina come ferita che si apre nel paesaggio, ambientale e culturale, contemporaneo, riconoscendo proprio nella frattura che attraversa un ordine storico o naturale, digitale o archeologico, lo spazio per configurare nuove strategie poetiche e nuove identità linguistiche.
RUINA.
Ricercare un’identità nell’antico e nell’attuale.
7
settembre — 8 novembre 2025
a cura di
Arianna Rosica e Gianluca Riccio
Clarissa
Baldassarri, Morena Cannizzaro, Maria Cavinato, Carmela De Falco, e Irene
Macalli
Sede
principale
Villa
San Michele, Viale Axel Munthe 34
Anacapri (Capri), Napoli
Altre sedi
Piazza Vittoria, Piazza San
Michele, Via Trieste e Trento, Capolinea Autobus A.t.c.
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