Ad Albert Serra il Premio “Le vie dell’immagine” 2025

 


Albert Serra riceverà il premio “Le vie dell’immagine”, giunto alla terza edizione e assegnato da Cinematografo in accordo con Giornate degli Autori. Il riconoscimento, dedicato agli artisti capaci di attraversare i diversi linguaggi visivi, sarà consegnato nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Dopo Shirin Neshat e Marjane Satrapi, il premio viene assegnato a Albert Serra, un autore che più di altri ha messo in crisi i confini, facendone un territorio di rivelazione e che ha fatto della ricerca formale, del rischio e della libertà espressiva i cardini della propria opera. Dai primi lavori Honor de cavalleria Birdsong fino a titoli come Història de la meva mortLa mort de Louis XIVLiberté Pacifiction e l’ultimo lavoro, Pomeriggi di solitudine, Serra ha sviluppato un cinema che interroga la storia, i miti e il presente, attraverso uno sguardo radicale e innovativo. 

La sua attività si muove tra cinema, installazioni e performance, con progetti presentati in contesti internazionali come dOCUMENTA e nei principali musei europei. La sua poetica si distingue per l’attenzione al tempo, ai corpi e ai dettagli, elementi che diventano strumenti di conoscenza e riflessione. 

Il premio “Le vie dell’immagine” 2025 ad Albert Serra riconosce l’originalità di un percorso che ha saputo ampliare i confini del linguaggio cinematografico e visivo. 

La cerimonia di consegna si terrà il 4 settembre alle ore 12.00 presso la Sala Laguna (Casa degli Autori) e sarà seguita da un imperdibile incontro con l’autore. 

La collaborazione tra Cinematografo e Giornate degli Autori rafforza il dialogo tra cinema e arti visive, valorizzandone il ruolo nel panorama culturale contemporaneo. La cerimonia di premiazione sarà al tempo stesso occasione di riflessione e momento di celebrazione, dedicato all’incontro tra linguaggi e forme espressive diverse. 

Il premio è realizzato e donato da Pianegonda.
 
Albert Serra (Banyoles, 1975) arriva alla regia nel 2003 con Crespià, the Film not the Village, ritratto di un villaggio catalano in estate, a cui fanno seguito Honor de cavalleria (2006) e El cant dels ocells (2008), nei quali rilegge il Don Chisciotte della Mancia e la storia della Natività. Nel 2010 realizza Els noms de Crist, una serie televisiva in 14 episodi, commissionata dal MACBA di Barcellona. El Senyor ha fet en mi meravelles (2011), una sorta di making-of di un film che non esiste, precede Història de la meva mort (2013), rivisitazione del mito di Casanova – che si incontra con quello di Dracula – e vincitore del Pardo d'Oro al Festival di Locarno. Nel 2015 firma un’installazione della durata di 780 minuti sulle origini del Sacro (Singularity), proiettata come evento collaterale alla 56ª Biennale d'Arte di Venezia. Nel 2016 realizza La Mort de Louis XIV, interpretato, tra gli altri, da Jean-Pierre Léaud, a cui segue Roi Soleil (2018). Nel 2019 presenta a Cannes Liberté, con cui vince il Premio Speciale della Giuria. Nel 2022 è di nuovo a Cannes nel concorso ufficiale con Pacifiction - Tourment sur les îlesTardes de soledad, presentato al Festival di San Sebastián, ha vinto la Concha de Oro per il miglior film.
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