Con il singolo “Canzone da cazzeggio”, i Trislais tornano con la loro inconfondibile miscela di ironia, groove e riflessione. Il brano è un frizzante funk rock che si prende sul serio, ma non troppo - proprio come la copertina, che ritrae Ferruccio, il loro gatto mascotte, in versione psichedelica.
Nata come risposta istintiva al bombardamento quotidiano di informazioni, aspettative e pressioni sociali, “Canzone da cazzeggio” è una valvola di sfogo. Racconta il caos contemporaneo, alternando pensieri intimi e critiche sociali, ansie esistenziali e momenti di pura leggerezza. Perché è così che funziona la mente: salta dal sublime al ridicolo, dai dubbi più profondi alla risata improvvisa. Il titolo stesso è un manifesto d’intenti: affrontare temi importanti senza perdere l’ironia, la spontaneità e quel sano spirito di cazzeggio che ci salva ogni giorno.
Trislais è un trio funk rock nato per caso, ma con un’intesa musicale istantanea. Riccardo Spinello (batteria e voce), Francesco Tonolo (Hammond e synth) e Marco Bregolin (chitarra) provengono da percorsi diversi, ma condividono una passione viscerale per la musica suonata con energia e ironia. Il nome della band nasce durante una sessione in sala prove: davanti a tre fette di pizza avanzate (three slices) la scintilla si accende. Quelle fette, disposte a formare un triskell, diventano il simbolo perfetto del loro progetto.
Il triskell, antico simbolo celtico con tre spirali, rappresenta l’energia vitale, il movimento eterno e gli elementi della natura. Una metafora perfetta per i Trislais: tre musicisti, tre strumenti, tre personalità che si intrecciano per dare vita a un suono unico, personale e autentico.
Con all’attivo già tre brani pubblicati su tutte le piattaforme e Ferruccio sempre al loro fianco, i Trislais raccontano storie leggere ma sentite, suonano con passione e si divertono nel farlo. Perché a volte basta davvero poco per dire cose vere: un ritmo giusto, un’idea brillante e — ovviamente — tre fette di pizza.