La rivoluzione (di Cologno) Monzese

 


“Il 14 luglio si arrende il bastione, il 14 luglio c'è la rivoluzione”, no, non mi riferisco alla rivoluzione francese ma ad una rivoluzione nel cosiddetto access prime time di Canale 5 da diversi decenni fortezza di Antonio Ricci e dei suoi due programmi di punta: 'Striscia la notizia', nella programmazione ordinaria, e 'Paperissima sprint', nei palinsesti estivi.

Una rivoluzione necessaria visto la riduzione drastica degli ascolti del tg satirico diretto da Antonio Ricci. Una programmazione stanca e ripetitiva sia nei contenuti che nella grafica, stacchetti, gingle, rubriche, battute che hanno fatto il loro tempo. 

Resta il valore aggiunto che ha introdotto Antonio Ricci, una maniera anticonformista di fare inchiesta, negli anni il tg del Gabibbo ha attenzionato, come solo in programmi all'altezza di Report hanno saputo fare, questioni scomode che non guardavano in faccia nessuno. 

È fuor di dubbio che la modalità chiassosa, così colorata di trattare questo tipo di notizie, non fa più, scusate il gioco di parole, notizia. È per questo che dal 14 luglio, giorno della rivoluzione in casa Mediaset, l'amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi (è sempre più marginale il ruolo di direttore di rete soprattutto nelle televisioni private) ha deciso di mettere alla porta da un giorno all'altro, come solo lui sa fare, ne sa qualcosa Barbara D'Urso, chi negli anni ha garantito uno zoccolo duro di ascoltatori. 

Pier Silvio Berlusconi prova a far girare la ruota degli ascolti piazzando in quella fascia oraria 'La ruota della fortuna' di Gerry Scotti. Canale 5 gioca d'anticipo e “rinnova”, anche se con titoli vecchi di trent'anni, dalla settimana successiva anche il preserale, prima del tg delle 20 spolvera 'Sarabanda' con Enrico Papi. «Questa programmazione estiva», dice Pier Silvio Berlusconi, «è solo il primo passo di un graduale ma profondo lavoro di evoluzione di Canale 5. Evoluzione che, in totale sintonia con Antonio Ricci» (immaginiamo i salti di gioia del diretto interessato, nda) «coinvolgerà anche Striscia la Notizia: un contenuto importante, un pezzo di storia della televisione che tornerà in una nuova veste nell’arco della prossima stagione. Per evolvere bisogna sperimentare. E farlo già dall’estate dimostra la nostra determinazione a rischiare e innovare.» 

Sperimentare, rischiare e innovare, verbi di cui evidentemente il buon Pier Silvio, puntando su prodotti e volti collaudati, non conosce il significato e chiude ringraziando chi esce e chi entra: «Grazie ad Antonio Ricci, grazie di cuore anche a Gerry Scotti e a Enrico Papi e a tutti un sincero augurio di buon lavoro».

Antonino Muscaglione

Fattitaliani

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