L’età fragile, l’età difficile, l’età di passaggio, dei cambiamenti. Per quanto si cerchi di racchiuderla in una definizione, l’adolescenza è strutturalmente indefinibile. Il pediatra e psicoanalista Donald Winnicott la chiamava “una malattia normale”.
È frutto di una storia che Massimo Ammanniti - psicoanalista e scrittore - definisce biologica, ovvero iscritta nel patrimonio genetico, ma ampiamente modificata dalle relazioni, dagli scambi che - via via - ogni adolescente interseca fin dall’infanzia, nel proprio percorso. o dall’assenza di questi scambi, in un mondo iperconnesso ma talvolta così privo di relazioni autentiche se non addirittura concrete. E allora conta la scuola, o conta la famiglia? Oppure conta “il gruppo”, punto di riferimento per la costruzione del se’ assai più importante dei genitori? E quanto è indispensabile che ci sia attenzione, osservazione, cura, interesse autentico della collettività, per guidare l’evoluzione dei nuovi giovani individui - "i nostri figli” - per trovare le coordinate per affrontare i loro dubbi, insoddisfazioni, ansie, incertezze, il malessere condiviso soprattutto sui social che talvolta sfocia nella violenza, in tanti casi di cronaca di cui si parla quasi ogni giorno? “Vulnerabili”, lo Speciale Tg1 di Vincenzo Guerrizio e Rosita Rosa, in onda domenica 27 luglio a mezzanotte su Rai 1, non vuole “definire” una generazione, ma offrire delle chiavi di lettura per comprendere un percorso che appare quanto mai accidentato, in questo tempo fragile: quello di ragazzi che impattano con tutte le difficoltà tipiche dell’adolescenza, ma che lo fanno anche con l’autoisolamento, con i disturbi alimentari, con le dipendenze, con la violenza subita ed esercitata. Ma verranno raccontati anche i percorsi di sostegno e cura, la sfida quotidiana di operatori, psichiatri, familiari nel capire il disagio dei figli e le loro richieste di aiuto, la strada per il recupero che ragazze e ragazzi anche molto giovani intraprendono quando diventare adulti assume ai loro occhi l’aspetto di una salita impossibile da affrontare, se non priva di senso.