Silent Wall pubblica il primo omonimo album: un lavoro che rappresenta l’essenza del progetto, nato dalla fusione tra le visioni personali dei suoi componenti e una narrazione che esplora i riflessi della storia umana.
Sei tracce che costruiscono un affresco sonoro dove passato e presente si confrontano, si rincorrono, si specchiano. Il filo conduttore? Il tempo, osservato non solo nel suo scorrere, ma anche nel suo eterno riproporsi sotto forme diverse.Tra sarcasmo e dramma, tra evocazioni storiche e riflessioni simboliche, il disco si muove tra ambientazioni immaginifiche e contenuti profondi, accompagnati da un sound sperimentale e ricco di sfumature, che grazie all'utilizzo di vari strumenti acustici e sonorità proprie di tradizioni europee e orientali, antiche e moderne, parte dal cantautoriale per spaziare fino all’ethnic folk e alla world music.
Tracklist:
SILENT WALL
Una breve introduzione strumentale, eterea e sospesa, che apre le porte a un viaggio sonoro dal carattere quasi onirico. Un invito a varcare la “parete silenziosa” che separa l’ascoltatore dal mondo evocato dai brani.
YAFA
Anno 1229, a Giaffa: l’Imperatore Federico II e il Sultano al-Malik al-Kamil firmano un trattato di pace che pone fine alla sesta crociata. Nessuno spargimento di sangue, solo dialogo. Il brano immagina il confronto tra due sovrani affascinati l’uno dalla cultura dell’altro, immersi nello splendore di una corte mediorientale.
L’ARBURU
Yggdrasil e l’ulivo: due alberi sacri in culture lontane, oggi uniti da una stessa ferita.
La xylella devasta i campi del Salento e l’albero della vita diventa simbolo di morte. Il brano mette in relazione la mitologia norrena con la cultura salentina, intrecciando musiche popolari, suoni arcaici e un senso di perdita condivisa.
LA TRAPPOLA
La presa di coscienza arriva spesso in modo inaspettato. Qui, è l’osservazione della natura — della sua spietata bellezza — a far emergere il dubbio: cos’è davvero crudele? Il morso del ragno o l’impossibilità di salvare sia la vittima che il predatore? Un brano che riflette con delicatezza sulla complessità morale dell’esistenza.
SOTTO COPERTA
Sotto il mito dei pirati si nasconde un’umanità diversa da quella raccontata dal cinema. Cosa accadeva davvero tra le assi di una nave, tra marinai ubriachi, affamati e costretti alla convivenza forzata per settimane? Il brano mette in discussione l’immaginario collettivo, restituendo una visione più cruda e ambigua della vita di mare.
L’ARMA BIANCA
Cosa succederebbe se un soldato moderno incontrasse un guerriero del passato? In questo brano si affronta lo stravolgimento dei valori militari attraverso i secoli: il confronto tra onore e tecnologia, tra corpo a corpo e distanza, tra ideali e disincanto. La guerra cambia forma, ma non perde la sua brutalità.
Silent Wall condensa un’esperienza in embrione da tempo. È un’esigenza di espressione e una volontà di esplorazione stilistica. La formazione umanistica dell’autore Matteo Boccadamo influisce su testi e tematiche che abbracciano storia e letteratura, presentate con tono ora aulico, ora goliardico. Per un sound coerente e contestualizzato, si ricorre a strumenti, per lo più acustici, e sonorità tradizionali di diverse epoche e provenienze. La fusione di stili e sperimentazioni, e di esperienze portate dai vari artisti che gravitano intorno al progetto, dà vita al primo album che spazia dal folk alla world music.