ROBERTO ABBADO DIRIGE BRAHMS IN UN’INEDITA INCISIONE DEL 1996

 


Il fascino delle melodie popolari che Johannes Brahms raccolse sotto il nome di Danze ungheresi è protagonista di un nuovo disco BR-KLASSIK: l’etichetta, a quasi trent’anni di distanza dall’incisione in studio avvenuta con la Münchner Rundfunkorchester nel 1996, pubblica le 21 Danze ungheresi di Brahms in versione orchestrale dirette da Roberto Abbado, allora direttore principale della compagine musicale tedesca. 

L’album è disponibile dal 2 maggio, nei negozi e in formato digitale per lo streaming e download. Oltre agli originali arrangiamenti per orchestra scritti da Brahms per le sole danze n. 1, 3 e 10, il disco include orchestrazioni di Antonín Dvořák, Andreas Hallén, Paul Juon, Albert Parlow, Martin Schmeling e Hans Gál.

Combinando melodie di canti popolari ad alcune di propria invenzione, Brahms compose le Danze ungheresi inizialmente per pianoforte a quattro mani, dopo essere entrato in contatto con la tradizione musicale cosiddetta ‘ungherese’ o ‘zigana’ attraverso il violinista Eduard Reményi nel 1853. Le prime dieci danze furono pubblicate nel 1869, le altre nel 1880. Pochi anni dopo, Brahms presentò a Lipsia anche una versione orchestrale della n. 1, 3 e 10. Estremamente popolari fin dal loro debutto, le 21 Danze ungheresi contribuirono in modo determinante alla notorietà di Brahms, ispirando anche numerosi musicisti - come Dvořák, Hallén e Parlow - a realizzarne personali arrangiamenti.

Recentemente nominato direttore musicale della Korean National Symphony Orchestra a partire da gennaio 2026, Roberto Abbado è oggi alla guida della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna. Dal 1991 al 1998, è stato direttore principale della Münchner Rundfunkorchester. Insignito di un Premio Abbiati, ha diretto numerose prime esecuzioni e nuove produzioni operistiche nei più prestigiosi teatri, tra cui il Teatro alla Scala, la Wiener Staatsoper, la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, l’Opéra National de Paris e il Metropolitan Opera di New York. Tra le sue registrazioni con la Rundfunkorchester di Monaco figurano I Capuleti e i Montecchi di Bellini, nominato Miglior Registrazione dell’Anno da BBC Magazine nel 1999, Tancredi di Rossini, premiato con l’Echo Klassik German Record Award nel 1997, Don Pasquale di Donizetti e Turandot di Puccini.

Fondata nel 1952, la Münchner Rundfunkorchester si impegna nel riportare alla luce opere dimenticate e vanta un’ampia produzione discografica. Con un repertorio che spazia dall’opera all’operetta, dalla musica classica a quella sacra contemporanea, passando per la musica da film, l’orchestra si è esibita in sedi prestigiose come il Festspielhaus di Baden-Baden, il Musikverein di Vienna e il Festival di Salisburgo. Recentemente, ha inoltre collaborato con artisti quali Diana Damrau, Elīna Garanča, Plácido Domingo, Mischa Maisky e Khatia Buniatishvili. Direttore principale dal 2017 è Ivan Repušić.

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