Dal 16 maggio 2025 sarà disponibile sulle piattaforme di
streaming digitale e in rotazione radiofonica “Fingi”, il nuovo singolo di
Stefano Govoni.
"Fingere" è
un brano che nasce dall’esigenza di raccontare una delle dinamiche più diffuse
e spesso taciute del nostro tempo: l’obbligo di indossare una maschera per
sopravvivere. In un’epoca dominata dai falsi
rapporti e da una vita sempre più filtrata dai social, essere autentici può diventare un rischio. Esporsi
significa mostrarsi vulnerabili, affrontare il giudizio altrui e rivelare le proprie debolezze.
Ma fingere diventa anche una strategia di sopravvivenza all’interno di
relazioni tossiche, soprattutto
quelle di coppia, dove spesso la finzione è l’unico mezzo per proteggersi dalla
violenza — fisica o psicologica — che può celarsi dietro una facciata di
normalità.
Il brano si sviluppa su un sound jazz volutamente evocativo, che
richiama l’atmosfera dei sobborghi della
Louisiana, pur mantenendo il testo in italiano. Una scelta musicale che
conferisce al pezzo un respiro internazionale, capace di trasportare
l’ascoltatore in un mondo emotivo denso, sincero e dolorosamente attuale.
Commenta l’artista sul nuovo brano: “Osservando ogni
giorno le persone con cui interagisco, ho percepito una finzione spesso
inconsapevole, dettata dal bisogno di mostrarsi sempre in un certo modo.
Raccontare costantemente ciò che ci accade, come accade nella nostra vita
sempre più 'social', è diventato parte integrante del nostro modo di esistere.
Ma dietro a tutto questo, mi sono reso conto che spesso fingiamo. È un’arte
antica e sottile, che continua ancora oggi a condizionare profondamente il
nostro mondo. Come diceva Aristotele: 'Abbi ragione e argomenterai bene…
argomenta bene e avrai ragione'.”
Il videoclip di “Fingi”, realizzato interamente con
intelligenza artificiale dal regista Fabio Bastianello, esplora i temi
dell’alienazione e della maschera sociale attraverso un’estetica potente e immersiva. Ispirato liberamente
alla figura del Joker, racconta la discesa interiore di un individuo diviso tra
il desiderio di accettazione e la paura di mostrarsi autentico. Le immagini
generate da AI enfatizzano il disagio psicologico contemporaneo, trasformando
il video in una riflessione visiva sull’identità e la finzione.
Biografia
Stefano Govoni inizia la sua
attività musicale nel 1986, quando muove i primi passi esibendosi con diverse
orchestre locali nell’area bolognese. Dal 1989 intraprende una collaborazione
fondamentale con il M° Max Calanca, formando un duo che si esibisce regolarmente
nei locali più prestigiosi dell’hinterland bolognese. Una collaborazione
longeva e intensa, interrotta purtroppo nel 2020 a causa della prematura
scomparsa di Calanca.
Nel 2000 è tra i fondatori della
SDT Music Edizioni Musicali (oggi Nadamas Produzioni), insieme a Tony Labriola,
Danilo Amerio e lo stesso Max Calanca. In questo contesto iniziano le
collaborazioni con nomi importanti dello spettacolo, sia come autore che come
musicista.
A partire dal 2009 si dedica anche
alla scrittura teatrale e musicale, soprattutto nel campo del musical,
affiancando Tony Labriola nella creazione di musica e testi. Da allora porta in
scena oltre 300 repliche nei principali teatri italiani, firmando titoli di
successo come Il Libro della Giungla – Il Musical, La Sirenetta – Il Musical,
Cercasi Viola – Violetta, Il Primo Papa – La libertà di essere uomo, Il Libro
della Giungla – Il ritorno di Mowgli, e La Lauda di Francesco.
Parallelamente, è attivo anche in
ambito discografico, sia con produzioni classiche (come Francesco Malapena –
Neapolis, 2003) che crossover e pop (Le Dolce Vita, 2019).
Nel suo percorso da solista
pubblica due album, “Meglio Tardi che...
MAX” nel 2022, una raccolta di dieci brani inediti con arrangiamenti
orchestrali, “Anima libera” nel 2023, un progetto “live” con il gruppo di 12
brani inediti con sonorità pop oltre a “Ratatouille
vol 1 e 2” comprendente oltre 30 cover nazionali e internazionali
reinterpretate in chiave personale in trio jazz.