Un’opera pittorica di grande impatto visivo e spirituale apre la mostra “Pontefice, Pastore, Padre, Pescatore” di Corrado Veneziano.
Si tratta di un olio su tela di oltre due metri e mezzo d’altezza, interamente dedicato a uno dei simboli più potenti e stratificati del Papato: l’Anello Piscatorio di San Pietro.In un momento di passaggio e riflessione sul presente e sul futuro della missione petrina, con l’insediamento del nuovo Pontefice Papa Leone XIV, l’opera propone una rilettura moderna e universale del simbolo dell’anello: attraverso un linguaggio pittorico che coniuga tradizione e geografia, spiritualità e politica, Veneziano auspica un ponte tra le origini della Chiesa e le sfide dell’oggi. Orari: dal lunedi al venerdì, dalle 10 alle 19, fino al 30 maggio.
Il quadro si sviluppa su uno sfondo dominato dall’azzurro, in cui mare e cielo si confondono. Al centro, San Pietro è rappresentato come un marinaio che getta le reti – la rete dell’umanità, la rete della fede – mentre i suoi gesti si proiettano tra trame invisibili e coordinate geografiche: paralleli e meridiani che simboleggiano un mondo fragile ma ancora navigabile, unito da un compito di salvezza.
“Ho voluto riprendere l’antichissimo ‘logo’ dell’Anello di San Pietro, recuperandone lo spirito più trascendente ma cogente – dichiara Corrado Veneziano - L’ho reinterpretato su un doppio binario visivo: da un lato l’iconografia consolidata del pescatore che getta le reti, dall’altro la sua attualizzazione attraverso la cartografia del nostro pianeta, attraversato da ferite e contraddizioni, ma ancora capace di salvezza.”
(Corrado Veneziano)
“L’anello che viene consegnato insieme al Pallio nella cerimonia di inizio pontificato sin dai primi secoli del cristianesimo, è simbolo di autorità e potere, ma rappresenta anche unità e coesione tra uomini, Chiesa e Dio – spiega Francesca Barbi Marinetti - Il cerchio è completezza, perfezione e ciclicità, ed è la dimensione sferica del terreno. L’abbraccio papale alla totalità della Terra è misurato, nell’opera di Veneziano, da coordinate latitudinali e longitudinali.”
L’opera è una delle prime pitture esplicitamente dedicate al nuovo Papato, e con ogni probabilità la prima in assoluto ad aver ricevuto un patrocinio congiunto tanto da una componente ecclesiastica – il Dicastero per l’Evangelizzazione e l’organizzazione del Giubileo 2025 – quanto da una istituzione politica di rilievo come la Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati. Un segnale chiaro della duplice responsabilità del Papato, spirituale e immanente, che trova in San Pietro e nella sua rete un’icona perfetta di unità e vocazione universale.