Dopo tre anni di lavori, tra ideazione, ricerche d’archivio e costruzione del progetto editoriale, l’Archivio Manuela Bedeschi presenta la monografia, curata da Matteo Galbiati, intitolata Manuela Bedeschi. Pensa guarda ascolta.
Il volume, ripercorrendo nelle testimonianze critiche quarant’anni di ricerca e lavoro dell’artista vicentina, si concentra in modo peculiare sugli ultimi 25 anni di attività che la vedono impegnata in un esercizio espressivo in cui la luce – al neon nello specifico – è parte fondamentale del suo impegno di riflessione estetica.
Questo volume dà modo, quindi, di compiere un itinerario completo e totale che rende testimonianza utile di ogni mostra personale – tranne qualche eccezione per valore e rilevanza di progetto – in cui Bedeschi si è attivata, in ciascuna circostanza come è sua consolidata abitudine, in un lavoro site-specific. Bedeschi nelle sue installazioni unisce in un universo di senso personalissimo la pittura, la scultura, l’installazione e concede sempre allo sguardo dell’osservatore il modo di vivere l’esperienza dell’opera con modalità, sensibilità e sentimenti differenti. Il variare costante della re-invenzione del neon è, quindi, l’elemento centrale di questa pubblicazione è il viaggio che la luce di Bedeschi compie nel corso del tempo, modificando e rafforzando le proprie istanze.
Questo libro, che non risparmia attenzione ai dettagli, è concepito come uno zoom sul suo lavoro e sulla modalità da lei attuata nel modulare la propria espressività in relazione stretta all’ambiente che non è mai quinta scenica, mai sottomesso all’opera, ma risponde sempre con il proprio carattere a rilanciare l’effetto dell’innesto luminoso impresso dall’artista.
Grazie alla ricognizione attenta e puntuale condotta sui materiali fotografici si è potuti ritornare sulla documentazione di mostre passate di cui poco era stato mostrato nei volumi editati allora e di cui si riesce ora a dare una testimonianza stampata per la prima volta in modo davvero esaustivo, oppure, in altri casi, risultano essere dei veri e propri inediti che possono essere ripresi da un tempo passato e restituiti a una giusta registrazione storico-critica.
L’operazione di riordino ha riguardato anche la sistemazione dell’apparato bio-bibliografico di Bedeschi che ora è organicamente strutturato e completato cronologicamente con ogni mostra, pubblicazione, articolo, recensione, intervista. I contributi portanti del volume sono: il testo storico-critico principale, Manuela Bedeschi. (Non) di sola luce, di Matteo Galbiati che segue la “presenza luminosa” fin dalle opere degli esordi dell’artista e guida poi nel corso dei decenni fino alle ultime realizzazioni dello scorso anno; segue poi il testo di Massimo Donà, Dall’inizio, ovvero da sempre. Puri giochi di luce. Sull’opera di Manuela Bedeschi, in cui si osserva in modo profondo e intenso la dimensione filosofica e spirituale della sua ricerca; quindi, a chiudere la prima parte, Sentire la luce: appunti sull’opera di Manuela Bedeschi, di Francesca Pola che offre una lettura concentrata e schietta, molto attenta al legame con i luoghi e alle connessioni che la luce concede. Da questo punto in poi – sottolineato anche da un voluto cambio di carta – iniziano a fluire i racconti delle mostre e degli allestimenti espositivi dal 2005 al 202; venticinque anni raccolti in un flusso di immagini avvincenti e che concede al colore luminoso la possibilità di affascinare lo sguardo, di cogliere il tempo di un lavoro che non si è mai fatto limitare, arginare o interrompere. Nella distanza temporale affiora il peso della costanza, valore grandissimo con cui Manuela Bedeschi ha prestato fede alla propria vocazione artistica e, così, la sperimentazione non è mai venuta meno al desiderio dello sguardo di non fermarsi mai entro i confini delle conquiste certe, ma di tendere sempre oltre alla prossima tappa del suo viaggio. |
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Dopo un’immersione tanto potente nella descrizione della semplice complessità dell’opera di Bedeschi, al lettore viene data – volutamente posizionato a questo punto per mettere in risalto il tono intenso del dibattito – la possibilità di “assistere” a un intenso dialogo tra l’artista e Luca Massimo Barbero che, tra domande e risposte, toccano temi non solo validi nel mettere in luce la forza dell’artista e del suo lavoro, ma anche l’umanità e l’onestà intellettuale della persona. Un dialogo importante, tra confidenzialità e rigore, in cui il valore dell’arte si accende della passione, delle conoscenze, delle esperienze di entrambi gli interlocutori. Si va a chiudere con una parte dedicata ai progetti utili a far comprendere la dinamica di gestazione lunga del suo lavoro e la capacità di innestare, con freschezza, in un contesto sempre diverso la propria idea e visione. Inoltre, è sembrato importante anche dare spazio ai tre studi dell’artista che – a Verona, a Bagnolo di Lonigo e a Roma – aiutano con energie diverse a maturare la resa concreta di ogni opera. La fine è riservata, come accennato in precedenza, ad un aggiornato apparato bio-bibliografico cui si intervallano fotografie dei momenti salienti, degli incontri, delle amicizie, dei rapporti personali, degli affetti vissuti dall’artista, perché anche la sua vita e le persone che ne hanno fatto e ne fanno parte, sono un necessario punto di riferimento che dimostra come vita e ricerca siano sempre umanamente strettamente connesse. |
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| Titolo: Manuela Bedeschi. Pensa guarda ascolta Artista: Manuela Bedeschi A cura di: Matteo Galbiati Testi: Matteo Galbiati, Massimo Donà, Francesca Pola Dialogo con l’artista: Luca Massimo Barbero Lingua: italiano, inglese Traduzioni: Simon Turner, Michael Haggerty, Lisangela Perigozzo ISBN: 978-88-6057-639-2 Dimensione: cm 23×28 Formato copertina: cartonata con apertura a cartella tagliata a raso rispetto al blocco libro, con cartone quadrante di colore nero di 3 mm di spessore, rivestito all’interno in carta Siro Color Dark Blu (Fedrigoni) da 140 gr/mq senza stampa e, all’esterno in carta Freelife Vellum Premium White (Fedrigoni) da 140 gr/mq con stampa in due colori speciali e vernice di spessore solo in bianca Carta: 380 pagine (due folder a tre ante) in Symbol Mattt Plus Premium White (Fedrigoni) da 170 gr/mq e con stampa in quadricromia e vernice di macchina in bianca e volta; 144 pagine in carta usomano Magnum volume (Sappi) da 150 gr/mq con stampa in quadricromia in bianca e volta Rilegatura: brossura cucita con un foglio posto all’inizio del blocco libro e un quartino in chiusura del blocco libro in carta Siro Color Dark Blu (Fedrigoni) da 140 gr/mq, il primo foglio con serigrafia in colore bianco solo in bianca Progetto grafico: Studio grafico Bosi srl, Verona Fotolito e stampa: Grafiche Aurora srl, Verona Pagine: 524 | | | | |
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