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leomeconi - Ph. by Ermes Tazzari |
Fattitaliani ha avuto il piacere di intervistare leomeconi, giovane cantautore e chitarrista italiano, per parlare del suo ultimo singolo "Honest". Un brano che affronta il tema della verità e dell'impegno sociale, accompagnato da un video altrettanto significativo.
"Honest"
è un brano molto intenso e riflessivo. Cosa ti ha colpito di più quando lo hai
ascoltato per la prima volta?
Con Honest è stato amore a… primo ascolto! Don Mescall aveva questa versione quasi gospel di Honest, è un brano importante per lui ed è stato il secondo brano che mi ha proposto dopo Backseat of a Rental Car. L’ho amato subito ma volevamo che suonasse bene con l’album, quindi l’abbiamo pensato come una rock ballad moderna, piena di messaggi attuali. Oggi sento questo brano ancora più attuale e necessario di quando l’ho ascoltato la prima volta un paio di anno fa.
Il
video del singolo ha una scelta estetica molto particolare. Puoi raccontarci
l’idea dietro la transizione dal bianco e nero al colore?
L’idea originaria del video è del mio amico Sem Moioli, coproduttore del disco. Volevamo un video schietto, diretto. Il bianco e nero era perfetto per il messaggio che volevamo dare, poi alla fine il video rivela la verità, per onestà verso chi ascolta il brano.
L’album
"Heaven" segna un’evoluzione nel tuo percorso artistico. Come è stato
lavorare con Don Mescall?
Beh io venivo da un primo disco folk/pop scritto a soli 15 anni e poi un album più elettronico e pop nel 2021. Sentivo la necessità di un disco rock e l’incontro con Don Mescall ha fatto scoccare la scintilla, la combinazione dei brani in italiano con quelli in inglese è stata magica. Il risultato doveva essere un disco rock 2.0 che suonasse bene nel suo insieme. Penso che ci siamo riusciti, adoro il risultato finale.
Il
messaggio di "Honest" è molto attuale. Come pensi che la musica possa
contribuire a rendere il mondo un posto migliore?
La musica è un veicolo importante, lo è sempre stato. Lo è ancora. L’attenzione deve però andare al messaggio che si vuole veicolare, quello di Honest è attuale e potente. Io ora vivo e studio a Boston e tutti qui hanno apprezzato il brano, perché il messaggio che contiene è quanto mai attuale e forte, specialmente negli States ma credo ovunque.
L’onestà,
sia personale che collettiva, è un tema centrale del brano. Quanto senti questo
valore vicino alla tua generazione?
Questa è una domanda difficilissima. Io ho 20 anni, vedo tante distorsioni intorno a me, i social, la musica stessa, a volte mi sembra di non capire in che direzione la mia generazione sta andando. Per questo penso che ci siano valori, come l’onestà, verso sè stessi e verso gli altri, che vadano difesi e promossi. Honest racchiude proprio questo, la difesa di valori che stanno perdendo vigore e che vanno invece protetti.
Il
tuo viaggio musicale ti ha portato anche a Boston alla Berklee College of
Music. Come questa esperienza sta influenzando il tuo modo di fare musica?
Sono felicissimo qui a Boston, studio in un College con musicisti di tutto il mondo, conosco culture diverse e sto lavorando a nuovi progetti musicali con diverse influenze. Tutto questo arricchisce il mio bagaglio e allarga la mia visione, è qualcosa di unico. Sto lavorando a nuovi brani in cui, sono certo, queste influenze saranno ben presenti.
Cosa
possiamo aspettarci nei prossimi mesi? Ci saranno altri singoli o progetti in
arrivo?
In
questo momento sto pensando di suonare live Heaven con la mia band nel corso
della prossima estate e sto lavorando sempre a nuova musica. Abbiamo dei
progetti per il 2026, potrebbe esserci un singolo prima della fine dell’anno ma
per ora mi sto godendo Heaven, l’esperienza alla Berklee e i miei vent’anni.
Come dicevano i punk, il futuro non è ancora scritto, mi piace pensare alla mia
vita come una pagina bianca tutta da riempire.