Lucattini: “Parlare apertamente ai propri figli del fenomeno del cyberbullismo, delle fake news e del bisogno di proteggere la propria privacy”.
Intervista di Marialuisa Roscino
Schermi, bambini e adolescenti, un equilibrio
sempre più difficile nell’era digitale. L’uso precoce da parte dei bambini ed eccessivo degli adolescenti di
dispositivi digitali come smartphone e tablet, è oggetto ormai di crescente
preoccupazione. Un recente studio pubblicato su JAMA Pediatrics ha evidenziato
che l’esposizione intensiva a contenuti e dispositivi digitali nei primi due
anni di vita può avere conseguenze negative molto significative sullo sviluppo
sensoriale, intellettivo ed emotivo con ripercussioni comportamentali
importanti nei bambini e negli adolescenti. L’evoluzione del panorama dei media
digitali ha innescato, al riguardo, un’ondata di ricerche e studi scientifici,
volti a comprenderne le sue implicazioni, specialmente per le generazioni più
giovani. Di questo e molto altro, ne parliamo oggi, con la Dott.ssa Adelia Lucattini, Psichiatra
e Psicoanalista, Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana
Dott.ssa Lucattini, sempre più bambini e
adolescenti trascorrono molte ore della giornata davanti allo schermo, giocando
ai videogiochi e utilizzando telefoni cellulari, tablet e altri dispositivi
elettronici, cosa ne pensa al riguardo? Non crede debbano esserci delle
limitazioni di orario da imporre ai propri figli?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
ha pubblicato delle linee guida sull'attività fisica, comportamento sedentario
e sonno per i bambini sotto i 5 anni, che includono raccomandazioni specifiche
riguardo al tempo trascorso davanti agli schermi. Le linee guida dell'OMS pongono l'accento
sull'importanza del gioco tradizionale e dell’attività fisica, in sostituzione
di tempi prolungati trascorsi davanti a uno schermo, e sottolineano il peso di
attività sedentarie non basate su schermi – come leggere, cantare o giocare con
un puzzle – per lo sviluppo psicologico del bambino. Escluso il tempo dedicato alle attività
scolastiche, è indicato limitare il tempo davanti agli schermi a non più di due
ore al giorno.
Cosa riferiscono gli studi in merito? Quali
sono i numeri di questa vertiginosa tendenza e quali al riguardo, gli effetti
negativi di questa dipendenza dai dispositivi elettronici su bambini?
Uno studio pubblicato su Adolescent Mental Health (2023), su 7097 bambini di cui 3440 bambini (48,5%)
avevano meno di 1 ora, 2095 (29,5%) avevano da 1 a meno di 2 ore, 1272 (17,9%)
avevano da 2 a meno di 4 ore e 290 (4,1%) avevano 4 o più ore. A distanza di quattro
anni dall’osservazione, sono stati osservati ritardo nello sviluppo della
comunicazione verbale, della motricità grossolana e fine, nella capacità di
affrontare e risolvere i problemi e delle abilità relazioni e nelle interazioni
sociali.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'American Accademy of
Pediatrics hanno inoltre indicato criticità nello sviluppo intellettivo,
socio-emotivo, problemi di attenzione, e di regolazione emotiva. Inoltre,
disturbi del linguaggio soprattutto perché nessun parla con loro e i bambini
non possono apprendere a parlare da un dispositivo elettronico, e anche criticità nei bambini con disturbi
del neuro-sviluppo, come ad esempio disturbi dello spettro autistico, poichè
vengono diagnosticati in ritardo.
A volte, i genitori usano tablet o smartphone
per distogliere l’attenzione del bambino e fermare i loro capricci, Lei cosa ne
pensa? Sarebbe corretta in realtà questa
modalità di utilizzo del telefono come “escamotage” per calmare i bambini?
Uno studio dell’Université de Sherbrooke
(Québec, Canada) ha
dimostrato che quando i genitori utilizzano spesso lo smartphone per calmare i
bambini, questi mostrano scarse capacità di gestione della rabbia e della
frustrazione, inoltre sono mediamente più ansiosi e più tristi. Di fatto, i
dispositivi elettronici non calmano i bambini, li stordiscono e li danneggiano psicologicamente
e nello sviluppo neuro-psicologico. Il controllo e la gestione emotiva si
apprendono nella relazione con i genitori, parlando con loro, interagendo
positivamente, dando spiegazioni, mettendo i bambini al centro dei propri
pensieri e mostrando sempre attenzione
nei loro confronti.
Ritiene sia giusto incoraggiare abitudini
tecnologiche consapevoli, vale a dire, per un uso responsabile, anche negli
adolescenti?
Spiegare come funzionano i social media, gli algoritmi e le
strategie di marketing che possono influenzare i comportamenti online. Lu
Insegnare a distinguere fonti affidabili da contenuti manipolati o
disinformazione e parlare delle emozioni suscitate dall’uso dei social,
soprattutto per proteggerli dai confronti dannosi con gli altri, soprattutto
dal mondo degli influencer, tanto in voga. Aiutare i ragazzi a sviluppare un rapporto
attivo con la tecnologia, iscrivendoli a
corsi di programmazione (coding), foto editing, video making, creazione di
podcast, etc., evitando il più
possibile un uso passivo prolungato.
L’educazione digitale è una responsabilità
condivisa tra genitori, scuole e la società nel suo complesso. La
collaborazione e la comunicazione sono fondamentali per garantire che i bambini
e gli adolescenti sviluppino le competenze necessarie per navigare in modo
sicuro e responsabile nel mondo digitale, crede sia necessaria pertanto,
promuovere sempre di più una formazione specifica sulle modalità di interazioni
digitali e di utilizzo dei dispositivi elettronici?
Non si può negare che gli smartphone siano
diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. Questi piccoli gadget
hanno trasformato tutto, dal modo in cui comunichiamo al modo in cui impariamo
e ci divertiamo. Sebbene rendano la vita più comoda e offrano molti vantaggi,
portano anche delle sfide, soprattutto per i bambini piccoli e gli adolescenti.
Come insegnanti e genitori, è essenziale aiutare a guidare i bambini verso sane
abitudini con gli smartphone. Le
recenti indicazioni dell’ American Academy of Child and Adolescent
Psychiatry (AACAP) per genitori ed insegnanti, raccomandano di limitare il
tempo trascorso davanti allo schermo a fini non educativi a un'ora al giorno
durante i giorni feriali e a tre ore al giorno nei fine settimana. I bambini di
questa età sono come spugne, assorbono tutto ciò che vedono e sentono, ecco
perché è fondamentale che gli adulti abbiano un comportamento responsabile con
gli smartphone. Insegnare
l'alfabetizzazione digitale è fondamentale insegnare sia ai preadolescenti che
agli adolescenti l'“impronta digitale” che lasciano dietro di sé ogni volta che
usano la tecnologia, qualunque cosa che si fa sul web, è difficile toglierla,
di fatto resta per sempre.
Quali indicazioni utili e consigli, in particolare, si sente di
dare ai genitori, sia di bambini più piccoli, che di adolescenti?
Consigli per i genitori di bambini piccoli (0-10 anni)
-Evitare nei propri figli l’uso precoce degli schermi: l’OMS sconsiglia l’esposizione agli schermi prima dei due anni e
ne raccomanda un uso molto limitato nei primi anni di vita.
-Stabilire regole chiare: definire limiti di tempo precisi, come
massimo 1 ora al giorno in età
prescolare.
-Favorire attività
alternative: lettura, gioco libero e all’aperto, attività creative manuali e sport, devono essere
prioritari rispetto allo smartphone, tablet e consolle;
-Essere presenti durante l’uso
dei dispositivi elettronici: guardare video o giocare insieme ai bambini per
stimolare l’interazione
e la comprensione dei contenuti.
-Creare in casa delle “stanze
senza schermi”;
- Non usare i dispositivi elettronici durante i pasti, uno dei
pochi momenti della giornata in cui si può stare tutti insieme, o prima di
dormire perché, com’è noto, causano insonnia.
Consigli per i genitori di
preadolescenti e adolescenti (11-18 anni)
-Stabilire regole
flessibili ma chiare. A questa età è importante negoziare i tempi di utilizzo,
spiegando sempre il senso e i motivi delle regole;
-Promuovere un uso
creativo: aiutare i figli a usare la tecnologia per imparare (corsi online,
creatività digitale, programmazione, etc.);
-Conoscere e discutere con
loro della sicurezza online: privacy, cyberbullismo, fake news e gestione dei
social media in modo consapevole;
-Limitare o impedire l’uso
notturno dello smartphone. Niente uso in camera da letto la sera dopocena, per
evitare insonnia;
-Essere di esempio: se i
genitori sono sempre al telefono, poi è difficile chiedere ai figli di
diminuire l’uso del proprio telefonino;
-Parlare sempre con i figli
e ascoltarli: il dialogo aperto, tranquillo, non colpevolizzante o critico è
indispensabile per educare e trasmettere sentimenti positivi. L’amore è fatto
di abbracci, parole attente e pensate, comportamenti affettuosi.