di George ONSY *
Ho creato questo elaborato grafico per incorporare in 12 output principali tutto ciò che è stato presentato dalle Personalità della Cultura italiana che hanno partecipato con me, il 1° o il 2° giorno, al Forum “La Cultura italiana e il mondo d’oggi”, tenutosi il 25 e 26 gennaio scorsi organizzato dal movimento internazionale RINASCIMENTO RENAISSANCE MILLENNIUM III (RRM3).
Ringrazio vivamente tutti i relatori intervenuti nelle due giornate del Forum, con un ringraziamento speciale alla nostra cara CEO di RRM3, Dr. Arch. Franca Colozzo, che ha passato lunghe ore a preparare il riassunto di tutte le presentazioni dei partecipanti. Sono molto grato anche alla nostra cara Vice Presidente di RRM3, Nikki De Pina, Presidente fondatrice di GPLT di Londra per aver sponsorizzato gli eventi, e al caro Joseph Alkinola per il supporto tecnico. Grazie Goffredo Palmerini, Presidente Associato di RRM3, Agron Shele, nostro membro del Consiglio di amministrazione di RRM3 e consulente per le pubblicazioni, e Massimo Massa, nostro membro del Consiglio di amministrazione e consulente del Festival, per la vostra presenza e per le vostre presentazioni!
Sintesi degli interventi delle due giornate del Forum,
a cura di Franca Colozzo
• Goffredo Palmerini, Presidente associato
RRM3, giornalista internazionale e scrittore di grande supporto per RRM3. Dopo
i rituali ringraziamenti e saluti da L’Aquila, ha lanciato un appello per una
rinnovata spiritualità per meglio affrontare le sfide del mondo odierno e per
far crescere una solida cultura di Pace, attraverso il dialogo tra culture e
religioni nella comprensione delle dinamiche italiane ed europee. A lui dobbiamo
l’importanza assunta da RRM3 nel mondo - dal Canada all’Argentina, dal Brasile
all’Australia - nell’attività da lui svolta nella diffusione sulla stampa, in
Italia e all’estero, delle attività e dei principi fondamentali del movimento
mondiale RRM3.
• Massimo Massa con la sua rivista “Oceano nell'anima”, voce autorevole
anche grazie al suo Festival letterario “Lucius Annaeus Seneca Award”, ha illustrato l’importanza della cultura e le nuove
sfide tecnologiche, in particolare dell’Intelligenza artificiale che deve
essere solo uno strumento al servizio dell’uomo e non viceversa.
• Dorotea Matranga, nostro membro da
tempo, la cui fervente azione culturale ben si sposa alla forza della fede ed
all’impegno attivo nella società, ha messo in guardia contro il materialismo ed
un sistema consumistico deprivato di valori.
• Orlando Simiele ha illustrato le
sfaccettature della cultura italiana e la sua capacità a dialogare con più
mondi, ad esempio con la cultura francese, dal momento che egli vive e lavora
in Francia ormai da anni. Cultura, dunque, come ponte e interscambio tra popoli.
• Rosa Maria Chiarello, poetessa dalle forti
radici siciliane, ha illustrato il concetto della mediterraneità della sua
cultura, la poesia come anticorpo ai mali del mondo attraverso un ponte
interculturale, ricco di spunti artistici e letterari. La poesia è da lei vista
come catarsi alla maniera greca.
• Marco Bruni, artista e musicista che
assomma in sé tante sfaccettature artistiche e poetiche, ha descritto il valore
di una cultura che sia trasversale e vivificatrice del nostro retroterra
artistico-culturale.
• Alexandra Psaropoulou, che vive ad
Atene ed è d'origine greca, ci ha condotto per mano nel mondo antico. La
matrice del suo essere di oggi, anche attraverso la grafica computerizzata, ci
introduce all’arte visiva ed alla poesia come espressione autentica dell’anima.
• Isabella Sordi, dalla sua terra di Udine
ricca di storia e di memorie passate, ci introduce a riflessioni profonde
sull’Italia e i suoi fermenti interculturali. Mette l’accento sulla Cultura
della pace che nasce appunto dagli scambi culturali tra popoli e civiltà diversi.
• Maria Pellino punta l’indice sulla
disumanità di questo nostro mondo, imbevuto di eccessivo materialismo e
consumismo, laddove i veri valori sembrano essere sommersi dall’indifferenza
generale. La cultura e la nostra funzione come membri di RRM3 devono
rappresentare un autentico veicolo di valori, protesi alla salvaguardia
dell’ambiente.
• Letizia Caiazzo ha sottolineato il
ruolo egemone dell’educazione e dell’armonizzazione tra modelli vecchi e nuovi,
laddove l’individuo deve essere, soprattutto nella fase evolutiva, posto al
centro del processo di integrazione e socializzazione.
• Teresa Riccobono, ci illustrerà domani,
domenica 26 gennaio, l’importanza della politica nei processi concreti di
salvaguardia dell’immenso patrimonio artistico italiano, che assomma a quasi
l’80% del patrimonio mondiale. Mi sembra di vedere affiorare dal suo discorso
la “Politica” di Aristotele e l’Homo Politicus che deve sempre avere per
oggetto la vita nella Polis e la salvaguardia del patrimonio culturale.
Nel congratularmi
con i partecipanti alla seconda sessione del Forum, attraverso Zoom rivolto ai
nostri membri italiani, riporto di seguito in sintesi i punti salienti dei vari
interventi.
- Cinzia Baravini, dal suo punto di vista di organizzatrice di Festival, quali “La Ritmica
dell’Anima”, è una cittadina umbra molto attenta alla diffusione
letteraria non mercificata, ma sentita e vissuta come esperienza volta
soprattutto alle nuove generazioni quando sembrano vacillare le relazioni
interpersonali.
- Cinzia Rota, artista, poeta e scrittrice, ha focalizzato il suo intervento sulla
cultura, in particolare di quella italiana, come tramite di scambi
interculturali soprattutto nelle dinamiche sempre più complesse del mondo
d’oggi. Stralcio dal suo discorso: "La cultura italiana ha sempre avuto un
impatto profondo e duraturo sul mondo. Dai capolavori del Rinascimento alle
innovazioni contemporanee, l'Italia viene vista come la culla d'arte, letteratura
e sapere. Questo patrimonio culturale non solo arricchisce la nostra identità
nazionale, ma è un contributo nel dialogo interculturale, elemento essenziale
nel mondo d’oggi. Viviamo in un'epoca di globalizzazione dove le connessioni
tra i popoli sono fondamentali. La cultura è un ponte che ci permette di
superare le barriere linguistiche e territoriali, favorendo la comprensione
reciproca e la collaborazione. I valori, le tradizioni e le idee ci avvicinano
e ci rendono più consapevoli della nostra comune umanità. Il dialogo empatico è
quella connessione fondamentale che unisce e ci distingue al tempo
stesso. Concludo questo intervento con l'auspicio che il nostro impegno
per la cultura, la parità di genere e la pace continui a crescere e a fiorire.
Che questo forum sia un punto di partenza per nuove idee e progetti che
arricchiscano non solo le nostre comunità, ma il mondo intero. Grazie per la
vostra attenzione".
- Agron Shele (Belgio), poeta ed editore di prestigio di #ATUNIS ed antologie con poesie
multilingue, ha celebrato la cultura italiana ed il suo ruolo egemone,
soprattutto nel Rinascimento, nei confronti della cultura europea.
- Lilly De Siati, poetessa e scrittrice pugliese, ha parlato di equa distribuzione
delle risorse del pianeta tra i popoli, di diplomazia politica per ottenere la
pace e di dare voce sempre più incisiva ai poeti per oltrepassare i confini e
le frontiere.
- Cettina La Placa Tumminelli, poetessa e scrittrice, da siciliana verace
attualmente residente a Roma, ha messo a fuoco l'importanza della cultura nel
mondo contemporaneo, pieno di contraddizioni e sfide sempre maggiori anche a
causa dell'avvento dell'intelligenza artificiale. Il richiamo, poi, alla
cultura siciliana con il suo retaggio archeologico, storico ed artistico, terra
di confine tra il nord e il sud pulsante del mondo, riflette le sue radici
arcaiche imbevute di cultura mediterranea. La centralità, dunque, della cultura
è il fulcro del suo discorso, molto più lungo, ma riassunto in dieci minuti per
dare spazio ai numerosi interventi.
- Marika Cefalù, un’altra siciliana doc, ha parlato del suo ruolo di giornalista e di esponente
della cultura italiana anche in ambito europeo (Parlamento Europeo) e nell’ONU.
Ha illustrato la situazione delle donne nel mondo d'oggi il loro ruolo apicale
in una società in continua trasformazione. Incisivo è stato il suo intervento
soprattutto per quanto concerne le dinamiche interne a situazioni in costante
metamorfosi relativamente al ruolo emergente delle donne in ambito
internazionale.
- Ada Rizzo, attualmente in Kenya per una missione umanitaria, illustra le difficoltà
che incontrano le donne, per quanto apparentemente liberatesi da tabù,
preconcetti appartenenti ad una società patriarcale, almeno per quanto attiene
alla nostra società occidentale, eppure ancora schiave di stereotipi e comunque
soggette a violenza di genere. In sintesi, il suo discorso vuole essere un
grido di protesta alla ricerca delle pari opportunità nel rispetto dei diritti
umani e della fratellanza tra i popoli. Le vie della Pace passano attraverso
armoni interreligiosa e accettazione dell’altro. In fondo, ognuno rispecchia in
sé l’altro.
- Barbara Di Sacco, toscana doc, riversa nel suo mondo poetico la schiettezza tipica dei
toscani, riverberando nella sua poesia tutta la ricchezza della italianità più
genuina. Riallacciandosi alla grandezza della sua terra, celebra la forza
espressiva di Dante e il fluire dei versi del Dolce Stil Novo, fino ai nostri
giorni tecnologici ed alla necessità di interconnettersi e confrontarsi.
- Stefano Chiesa, giovane poeta e scrittore, reduce dalla sua esperienza parigina in cui
veniva esaltata la cultura italiana, adduce ulteriori punti di confronto che
affondano le radici nella nostra cultura mediterranea, nel mondo greco-romano,
dove troneggia la figura del mitico Ulisse che si spinge fino alle Colonne di
Ercole. Conclude il suo intervento sulla cultura odierna, additando come
esempio l’immagine della nostra rivista Millennium Renaissance con le due
figure di Platone e Aristotele per sottolineare come la cultura sia un ponte
tra idealismo e ambiti socio-politici.
- Lucilla Trapazzo ha centrato il suo intervento sulle dinamiche artistiche all’avanguardia e
sulle contraddizioni culturali dell’Italia odierna, spesso ibrida e legata a
schemi contrapposti: da un lato il ricorso ad un passato classicismo e
dall’altra un mondo sommerso di artisti, spesso incompresi, che vivono
nell’ombra o sono costretti ad espatriare. La dicotomia consiste nella
difficoltà a comprendere i nuovi linguaggi: la “Body Art”, la performance, la
parola che s’invera nel movimento del corpo, la Computer Art, etc., unitamente
ad espressioni che trovano riscontro in altre realtà straniere, ma spesso non
capite o dispregiate in un’Italia che sembra essere diventata la provincia del
mondo.
- Tina
Ferreri ha centrato il
nucleo principale del suo discorso sulla complessità del mondo in cui viviamo,
difficoltà ad intessere relazioni interpersonali, e preoccupazione.
-
Pasqualina Alfieri ha espresso il
suo apprezzamento per siffatte iniziative di zoom all’insegna della cultura,
che dovrebbero essere ripetute prossimamente, non solo in lingue diverse,
secondo lo spirito dell’Accademia ETERNORAMA, ma anche in italiano con
intervallo mensile.
- Fioralba Focardi, fiorentina, dal canto suo, non potendo essere sempre presente per motivi lavorativi, si è congratulata con il Prof. George Onsy per l’iniziativa che fa seguito ad un periodo di brillanti traduzioni poetiche che l’hanno vista partecipe ed entusiasta.
A conclusione dei vari interventi, e in chiusura del Forum, con la sintesi tratteggiata dal Prof.George Onsy, candidato al Premio Nobel, si è conclusa la serata con un saluto di Teresa Riccobono e di Letizia Caiazzo, con cenni a quanto detto ieri da entrambe. Il saluto della Presidente Dr. Nikki De Pina ha coronato questa serata ricca di spunti e di riflessioni sul ruolo della Cultura nel mondo odierno.
*Fondatore
e Presidente RRM3 - Egitto