La ''Rivoluzione'' dei Daudia: il duo pop si racconta a Fattitaliani

 


Il duo pop Daudia, formato dai cantautori e polistrumentisti Claudia Pasquariello e Davide Maiale, ci presentano il brano ''Rivoluzione'', che racconta lo smarrimento interiore provato da chi affronta nuove sfide e opportunità lontano dalla propria zona di comfort.  Il testo è un monito per tutti coloro che spiegano le vele verso nuove avventure, cercando faticosamente di cambiare la propria condizione, e vuole ricordare l’importanza di rimanere fedeli ai propri valori, rispettando gli altri, anche nei momenti più duri. Solo ricercando sé stessi con onestà e rispetto del prossimo si realizza la propria personale rivoluzione.

Daudia è il duo dei cantautori e polistrumentisti Davide Maiale e Claudia Pasquariello che, da dicembre 2016, si distingue per le originali armonizzazioni che derivano dall’unione delle loro voci, valorizzate da un sound acustico che prevede l’utilizzo di strumenti quali ukulele, chitarra acustica e pianoforte. Nel corso della loro carriera, hanno partecipato ad importanti programmi televisivi tra cui “X Factor UK” (2017) nel quale ottengono, in una prima fase, i favori di Simon Cowell, Nicole Scherzinger, Louis Walsh e Sharon Osbourne, “X Factor Romania” (2017) nel quale si classificano quinti e "The Winner is" (2017) condotto da Gerry Scotti, in onda in prima serata su canale 5. Nel 2018 esordiscono con il loro primo singolo, "Back and forth (No more)", a cui fa seguito l’uscita di "Un altro giorno" e “Chiedi al mare” con il quale si aggiudicano la vittoria di “Area Sanremo 2018” e partecipano alle semifinali di “Sanremo Giovani”. Nel 2020 pubblicano i singoli "Via d'uscita", "Ciao amore mio" e “Fuori da questa stanza”. Nel mese di luglio dello stesso anno, pubblicano la versione acustica del brano "Jerusalema” con la quale totalizzano quasi 2 milioni di visualizzazioni su Youtube in due giorni e più di 2 milioni su Spotify, creando così una versione virale del celebre brano e dando inizio ad una nuova stagione artistica. 

A novembre pubblicano l’album “An unplugged Merry Christmas” che contiene una raccolta di canzoni natalizie riarrangiate dal duo in chiave acustica e che permette loro di ottenere i primi riconoscimenti negli Stati Uniti e in Argentina. Nel 2021, pubblicano un nuovo album “All around the POP”, arrangiato interamente in chiave acustica, che racchiude alcune delle cover divenute virali sui social media e che permette loro di realizzare un tour europeo, con partenza a Budapest dove ritornano gli anni successivi per partecipare a “Utcazene Festival” e a “Veszprèm Balaton 2023”. Tra il 2022 al 2024 realizzano numerosi concerti negli Stati Uniti, esibendosi in diverse venues e contesti artistici, tra cui il “NAMM SHOW 2023” a Los Angeles. Inoltre, presentano diversi singoli nelle trasmissioni televisive statunitensi, come “The one who said goodbye” (2022), “LET’S GO!” (2024) e “WHAT IF (we’re one)” (2024), questi ultimi preceduti dall’uscita di “Solo Noi” e “TÚ Y YO” (versione spagnola del brano). Daudia sono, infine, co-autori del singolo di Arisa “Non vado via” (2023), scritto insieme alla stessa Rosalba Pippa e a Giuseppe D’Albenzio.


''Rivoluzione'' cosa rappresenta nel vostro percorso musicale? 
 “Rivoluzione” è una canzone che rappresenta a piene emozioni vissute in un particolare momento della nostra vita, nel quale, dopo la pandemia, ci siamo sentiti smarriti e con il bisogno di esplorare nuove realtà. La rivoluzione di cui parliamo è interiore, si realizza uscendo dal proprio confort zone per ritrovare sé stessi, restando al contempo legati a principi e valori come filo conduttore del proprio percorso, personale come artistico.
In questo brano ci sono le sonorità che rappresentano Daudia: armonizzazioni vocali e sonorità elettropop che negli anni abbiamo sperimentato in più occasioni con un richiamo a strumenti acustici di cui facciamo largo uso nelle nostre composizioni.

Qual è l'esperienza artistica che ricordate con piacere e che vi rende soddisfatti? 
Claudia: nel mio caso, la partecipazione e vittoria ad Area Sanremo, è stata la prima volta in cui sia siamo trovati scrivere un brano in italiano, a perfezionare la nostra scrittura in un brano in italiano, fino a quel momento le nostre energie erano dirette alla scrittura in brani in inglese. È stata la prima volta in cui ci siamo confrontati con sonorità un po' diverse, pop ma che mettono un piede anche in un sound moderno. Ci siamo ritrovati a mettere in una canzone un’esperienza catartica vissuta personalmente e che caratterizzano il nostro sound.

Com'è stata l'esperienza estera ad X Factor UK?
L’esperienza a X Factor UK è stata tra le più incredibili esperienze che abbiamo fatto. All’epoca, nel 2017, il progetto era in fase embrionale, stavamo sperimentando e i produttori hanno visto qualcosa di unico e particolare tanto che ai Bootcamp siamo passati con 4 sì. È stata l’apripista per esperienze successive e sfidarsi con artisti di un certo livello ha fatto sì che perfezionassimo e intraprendessimo un percorso verso la nostra identità con strumenti acustici, chitarra e ukulele. In quell’occasione, abbiamo capito quale dovesse essere il sound del nostro progetto e quali esperienze volevamo continuare a perseguire.

Cosa pensate della nuova scena musicale italiana?
Riteniamo la scena cantautorale italiana molto valida e crediamo anche ci siano artisti che possano creare brani con le potenzialità per diventare evergreen, sopravvivere nel tempo perché realtà formidabili, dal punto di vista dell’attenzione alle sonorità e del talento di musicisti e interpreti. In particolare, apprezziamo la nuova scena cantautoriale italiana.

Cosa potete anticiparci del nuovo album?
il titolo sarà “Il Nostro Tempo” perché questo è per noi il momento giusto per abbandonare la comfort zone in cui ci siamo rifugiati in questi anni, l’interpretazione di cover acustico e presentare un progetto di canzoni interamente scritte da noi, restando fedeli a influenze musicali collezionate in questi anni. Saranno presenti, infatti brani in inglese e brani in italiano, tutti accumunati dal raccontare storie realmente vissute, da noi o da persone che ce le hanno raccontate. Si passa da sonorità allegre, upbeat a ballad più intense e profonde per un album che di fatto rappresenta il nostro amore per la sperimentazione.


Fattitaliani

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