Il Giardino dei Semplici, 50 anni di carriera. L'intervista di Fattitaliani: "Sanremo? ci proponiamo ogni anno, ma..."

 


“M’innamorai”, “Tu, ca nun chiagne”, “Miele”, “Concerto in La Minore” e “Carnevale da buttare”: canzoni che sono entrate nei cuori di milioni di ascoltatori e che raccontano una storia musicale iniziata nel 1974, che arriva fino ai giorni nostri.

Il Giardino dei Semplici festeggia cinquant’anni di storia, di concerti, di canzoni e di note che hanno viaggiato nel tempo: la band napoletana, costituita da Luciano Liguori, Andrea Arcella, Tommy Esposito e Savio Arato, ha venduto 4 milioni di dischi e si è esibita in oltre 2000 concerti in Italia e all’estero. Fattitaliani li ha intervistati.

50 anni di carriera: una tappa incredibile. Come riassumerla in termini di soddisfazioni, emozioni e difficoltà?
50 anni di rispetto dei pareri di ciascuno di noi, amore per il pubblico, passione per niente cieca e lavoro, lavoro e ancora lavoro.

Continuate a cantare e a suonare dal vivo: che reazione/aspettative riscontrate nel pubblico delle diverse fasce d'età?
Dopo un concerto, parlando con i fans, riscontriamo rispetto, stima e meno incertezze per il futuro di chi non credeva più di potersi permettere "aspettative".


Mercoledì 11 dicembre avete partecipato alla rassegna “Il Valore dell’Esperienza”: che cosa pensate di avere rappresentato e rappresentare tutt'ora all'interno della musica italiana?

La realtà del Giardino ha una " sua voce " parla, e ascolta. Solo il pubblico può rispondere ad una domanda così forte che sfida la nostra grande umiltà.

E di Napoli che cosa avete sempre portato nelle vostre canzoni?
Dalla nostra Napoli abbiamo tentato di attingere in quel serbatoio di fantasia, tradizione, speranza, voglia di emergere e quel tanto " altro " che rappresenta il mondo della storia di questa città.

Cosa rispondete a chi giudica il vostro stile 'sdolcinato'?
Rispondiamo che rispettiamo il suo parere. Anche se possiamo non essere d'accordo. Ascoltando le nostre canzoni "nascoste" nei vari lavori del Giardino, c'è tanta denuncia, ribellione, coscienza, voglia di soprannaturale, e tanto altro che se ne potrebbe parlare a lungo.


Nel prossimo futuro ci potrebbe essere posto per voi al Festival di Sanremo? vi siete proposti? vi ci vedreste?

Lo slogan "perché Sanremo è Sanremo" non morirà mai. Certo, ci proponiamo ogni anno, ma...

Ci sono dei gruppi o degli artisti di oggi che vi piace ascoltare o in cui rivedete un po' di voi?
Questa domanda richiederebbe una montagna di parole...rimandiamo ad un prossimo incontro dedicato. Giovanni Zambito.

Fattitaliani

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