Intervista ai Tothem: il messaggio di "Libera" e il percorso verso il nuovo album

In questa intervista, i Tothem ci raccontano il processo creativo dietro il loro nuovo singolo "Libera", un brano che affronta il delicato tema della fine di una relazione disfunzionale. La band condivide come il pezzo sia nato dal riff di chitarra di Mark, che ha guidato l'atmosfera e l'intero sviluppo del brano. Il videoclip, strettamente legato al testo, raffigura una storia che richiama esperienze reali, esprimendo visivamente il tema della liberazione emotiva.

La copertina di "Libera" rappresenta una figura isolata in una bolla, simbolo della sensazione di essere intrappolati prima di prendere una decisione difficile ma necessaria. I Tothem ci parlano anche delle loro ispirazioni, dei progetti futuri e delle collaborazioni che sognano, con l'obiettivo di pubblicare un nuovo album entro il 2025.

"Libera" è il vostro nuovo singolo. Com’è nato questo brano e cosa rappresenta per voi dal punto di vista artistico ed emotivo?

“Libera” è nata, come la maggior parte dei nostri brani, da un lavoro collettivo di arrangiamento. Il germe iniziale in questo caso è stato il riff di chitarra portato da Mark che ha determinato il tipo di atmosfera che siamo andati a ricercare e che, paradossalmente, fittava perfettamente con l’idea di testo che avevamo in mente.

Potete raccontarci l’idea che sta alla base della realizzazione del videoclip e come si collega al tema della canzone?

Il videoclip abbiamo deciso di realizzarlo in maniera “descrittiva” con una storia che accompagna visivamente il concetto e le emozioni che la canzone si propone di descrivere. È aderente al brano. Ci piaceva l’idea di raccontarlo con una situazione di vita vissuta (proprio come racconta la canzone) e che purtroppo non è rara ai nostri giorni.

Parliamo della copertina di "Libera". Cosa rappresenta la figura isolata in quella che sembra essere una bolla trasparente? Qual è il messaggio che volevate trasmettere con questa immagine?

Questa canzone si propone di “fotografare” un momento particolare ovvero quello immediatamente successivo all’aver preso una decisione difficile ma necessaria come può essere quella di porre fine ad una relazione disfunzionale. La copertina racconta l’attimo precedente, quando la protagonista è dentro questa bolla e non ne riesce ad uscire. Non si rende conto di essere stata inglobata, senza né aria né vie d’uscita.

Collaborare con altri artisti è spesso una grande fonte di crescita. Se aveste la possibilità di collaborare con un artista o una band in particolare, chi scegliereste e perché?

Essendo cinque persone con gusti anche molto diversi ci risulta molto difficile fare uno o pochi nomi. Fortunatamente il mondo è pieno di “grandi artisti” che sono fonte incessante di ispirazione. Vuoi qualche nome, vero? Per la musica italiana, oltre a Pelù, Vasco, Pfm, Teatro degli Orrori…ti direi Caparezza e per la musica pop Diodato. Per la scena internazionale l’elenco è davvero infinito. 

Oltre a "Libera", ci sono altri progetti o uscite a cui state lavorando? Cosa possono aspettarsi i vostri fan nei prossimi mesi?

Stiamo lavorando su diversi brani che sono a diversi gradi di avanzamento, dall'idea appena abbozzata alla canzone praticamente finita che necessita solo degli ultimi ritocchi. Il nostro obiettivo è quello di dare alle stampe un album entro il 2025 mantenendo al contempo una grande attenzione ai concerti e al rilascio di singoli che restano la cosa più importante per noi.

 


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