Mostra "PUCCINI - OPERA MEETS NEW MEDIA" al Museo Teatrale alla Scala dal 24 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025



In occasione del centenario della morte di Giacomo Puccini, lo scorso 18 aprile Bertelsmann e Archivio Storico Ricordi hanno presentato in anteprima Opera Meets New Media – Puccini, Ricordi and the Rise of the Modern Entertainment Industry, una mostra multimediale sul compositore e sull'interazione tra l'opera e i media dell'epoca.

La mostra, che è stata aperta al pubblico fino al 16 maggio nella sede Bertelsmann di Berlino, sarà allestita presso il Museo Teatrale alla Scala di Milano dal 24 ottobre al 12 gennaio 2025 con il titolo Puccini - Opera Meets New Media, con il contributo del Comitato promotore delle Celebrazioni Pucciniane.

L’esposizione, curata dal direttore scientifico dell’Archivio Storico Ricordi, Gabriele Dotto, e dalle musicologhe Christy Thomas Adams e Ellen Lockhart, racconta una svolta epocale nel mondo dell’opera e delle industrie culturali: “Primo Novecento: il mondo sta vivendo una trasformazione senza precedenti. Nuove tecnologie, considerate fino a pochi anni prima semplici curiosità, diventano parte integrante della quotidianità della società occidentale; il grammofono, per esempio, porta la musica e il teatro direttamente nelle case, scuotendo dalle fondamenta l’esperienza d’ascolto e fruizione di un genere come l’opera. Poi, l’espansione del cinema. Giacomo Puccini, autore già affermato e destinato a diventare il più famoso compositore d’opera vivente e uno dei maggiori successi economici di Casa Ricordi, si trova con il suo editore al crocevia di questi cambiamenti epocali. Quali impatti avrebbero avuto le sfide della modernità sull’editoria, sui diritti d’autore, sul teatro dal vivo? Andavano affrontate con creatività e accolte come occasioni per avvicinare un pubblico sempre più ampio e variegato al mondo del melodramma.” [dall’introduzione della mostra]

Grazie al vasto patrimonio dell'Archivio Storico Ricordi, la più completa collezione musicale del Maestro, i materiali esposti e le installazioni descrivono le sfide dei nuovi media dell’epoca sul diritto d'autore, la costruzione del “brand” Puccini e i viaggi transoceanici del compositore per la promozione delle sue opere. Tra i documenti inediti, gli abbozzi per il duetto finale di Turandot, che il Maestro aveva portato con sé a Bruxelles, dove era andato nella speranza di trovare una cura per la sua malattia. Lontani dall’offrire una chiara traccia completa di quanto avesse in mente per il finale dell’opera, rappresentano tuttavia un commovente scorcio nelle ultime espressioni del processo compositivo di Puccini. Per il curatore Gabriele Dotto rappresentano uno dei contenuti più sorprendenti della mostra: “Non sono mai stati mostrati in pubblico prima, il che di per sé li rende piuttosto speciali. E sono accattivanti su più livelli: gli studiosi di musica saranno incuriositi dal loro aspetto di complessità insondabile; i compositori sorrideranno riconoscendo l'apparente caos di questa sorta di ‘appunti privati’; ma tutti i visitatori saranno toccati da uno sguardo a queste ultime testimonianze del processo compositivo di un grande compositore”.

A partire dall’immagine manifesto della mostra, un modello digitale in 3D dell'artista iraniano Hadi Karimi che raffigura un ritratto realistico del compositore all'età di 42 anni, si intuisce quanto Puccini - Opera Meets New Media giochi con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Una delle sezioni più coinvolgenti consente di ammirare alcune scenografie della Turandot, l’ultima opera (incompiuta) di Puccini, ricreate con l’Intelligenza artificiale. Il designer e direttore artistico Sascha Geddert, conosciuto per il suo lavoro in film come The Batman e serie tv quali Babylon Berlin, ha elaborato i bozzetti originali di Galileo Chini, conservati e precedentemente digitalizzati dall'Archivio Storico Ricordi, per creare con l’AI generativa delle moderne scenografie fotorealistiche, nuove immagini tridimensionali in movimento. Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Storico Ricordi, spiega: “Lo sviluppo delle scenografie di Turandot attraverso l'AI è un esempio molto forte di riattivazione dell'Archivio attraverso una tecnologia attuale, non un mero esercizio tecnico, ma la volontà di avvicinare una prospettiva artistica contemporanea al nostro patrimonio e in qualche modo incoraggiarne il dialogo. Per noi l'Archivio non è solo un deposito di importanti reliquie del passato, è materia viva in grado di evidenziare costanti storiche, nel mondo della musica e più in generale della creatività. E applicazioni come quelle di Turandot ci aiutano a immaginare ciò che gli archivi potranno dire a noi contemporanei oggi e in futuro”.

Il presidente e CEO di Bertelsmann, Thomas Rabe, afferma: “Opera Meets New Media getta nuova luce sull'’era Puccini’. Gli editori Ricordi hanno svolto un ruolo chiave nell'industrializzazione e internazionalizzazione del teatro musicale all'inizio del XX secolo. Con questo approccio tematico, la mostra contribuisce al dibattito in corso sui nuovi media e sulla loro influenza dirompente sul business, sulla cultura e sulla società. Sono lieto di poter presentare alcuni dei fondi unici dell'Archivio Storico Ricordi, che fa parte di Bertelsmann, in questa interpretazione contemporanea”. Karin Schlautmann, vicepresidente esecutivo delle comunicazioni aziendali di Bertelsmann, aggiunge: “L’utilizzo innovativo delle tecnologie più recenti fa sì che la visione artistica di Puccini sia, per la prima volta, presentata in un modo che va ben oltre i confini statici dei disegni su carta e riflette l’attualità del suo lavoro. Questo trasferimento al presente è lo scopo della nostra mostra”.

Dominique Meyer, sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano, dichiara: "Per il Teatro alla Scala il centenario pucciniano è la continuazione di un percorso intrapreso nel corso degli anni con la proposta delle opere del compositore in nuove produzioni dirette da Riccardo Chailly. Nel corso del 2024 la mostra ospitata dal Museo Teatrale in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi e Bertelsmann si inserisce in un calendario che include nuovi allestimenti della Rondine, che mancava dal 1994, con Riccardo Chailly e la regia di Irina Brook, e di Turandot

con Michele Gamba e la regia di Davide Livermore. Il Maestro Chailly dirigerà inoltre un concerto straordinario con Anna Netrebko e Jonas Kaufmann il 29 novembre, nel giorno esatto del centenario della scomparsa"

Donatella Brunazzi, direttrice del Museo, aggiunge: "In questi anni l'impegno del Museo Teatrale alla Scala è stato rivolto a presentare l'immenso patrimonio del melodramma da punti di vista inediti e con l'ausilio di strumenti metodologici e tecnologici aggiornati. Questo era stato il senso, per esempio, delle mostre su palchi e palchettisti, sul rapporto tra la musica e scrittura, fino al recente successo internazionale della mostra Fantasmagoria Callas, curata da Francesco Stocchi, che ha cercato gli echi del mito della cantante nell'arte di oggi. In questo percorso la collaborazione con l'Archivio Ricordi è stata costante: questo nuovo appuntamento pucciniano è insieme l'occasione di ribadire una linea culturale di apertura all'innovazione e proseguire il rapporto naturale tra il Teatro alla Scala e Ricordi, proprio nei locali che ospitavano un tempo la Casa Editrice".

Il public program della mostra propone un’ampia gamma di iniziative collaterali pensate per approfondire i temi trattati nell’esposizione. Concerti, incontri tematici e proiezioni cinematografiche indagano diverse sfaccettature dell’eredità di Giacomo Puccini, dal rapporto tra musica e nuove tecnologie, alle connessioni tra il compositore e il cinema, fino all’importanza della divulgazione e della ricerca collaborativa nel contesto digitale. Queste attività coinvolgono una pluralità di soggetti e istituzioni (La Grande Brera, PianoSofia, MEET Digital Culture Center, Cineteca di Milano, Istituto Italiano di Cultura Londra, Tipoteca Italiana), offrendo un dialogo multidisciplinare aperto a diverse forme espressive. Il calendario dettagliato degli appuntamenti è consultabile nella scheda dedicata e nel sito della mostra.

www.operameetsnewmedia.com

Ricordi

LArchivio Storico Ricordi è la memoria storica delleditore musicale Ricordi, fondato nel 1808 e acquistato nel 1994 dalla multinazionale tedesca Bertelsmann che da allora ne garantisce la conservazione e lo sviluppo culturale. Il suo prestigio risiede nella varietà̀ dei documenti conservati, che offrono una visione completa della cultura, dellindustria e della società̀ italiana. Definito da Luciano Berio “una cattedrale della musica”, è comunemente considerato il più importante archivio musicale privato al mondo. Ospitato presso il Palazzo di Brera a Milano, l’Archivio raccoglie le partiture dei grandi operisti italiani, ma anche lettere, bozzetti, figurini, libretti, foto d’epoca, manifesti Art Nouveau

Bertelsmann

Bertelsmann è una società media, di servizi e di formazione che opera in circa 50 paesi in tutto il mondo. Ne fanno parte l’emittente televisiva RTL, la casa editrice commerciale Penguin Random House, la casa discografica BMG, il provider di servizi Arvato, il Bertelsmann Marketing Services, il Bertelsmann Education Group e Bertelsmann Investments, una rete internazionale di fondi. L'azienda conta oltre 80mila dipendenti e un fatturato di 20,2 miliardi di euro nel 2023. Bertelsmann si distingue per la sua creatività e imprenditorialità, una combinazione che favorisce contenuti multimediali di qualità eccelsa e soluzioni di servizi innovativi che ispirano clienti in tutto il mondo. Bertelsmann aspira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.

Foto: ritratto opera di Hadi Karimi 

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