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Ad annunciare la vittoria di Avallone è stato il Presidente della giuria Paolo Mieli che ha consegnato all’autrice il prestigioso riconoscimento: “Cuore nero è dedicato ai tanti incontri senza cui non avrei scritto questo libro. Ho ricevuto tanta umanità, è quello che accade quando usciamo di casa, leggiamo i libri, andiamo nei posti dove c’è più bisogno di noi: bisogna uscire di casa e andare nei luoghi feriti”, ha detto la scrittrice dal palco. “Io sono entrata in un carcere minorile maschile reale a Bologna che mi ha permesso poi di inventare quello femminile di questo romanzo. Ho visto insegnanti, educatrici, persone che davvero prendono per mano i ragazzi. E ai ragazzi dobbiamo dare parole, speranza e sogni. Diamo fiducia a tutti, siamo lunghe storie, non siamo un momento soltanto”.
"Sono felicissima e onorata che ‘Cuore nero’ abbia vinto un premio così prestigioso e storico come il Viareggio”, ha proseguito, “È un romanzo a cui tengo in modo speciale, perché mi ha insegnato la forza delle relazioni umane contro ogni male. Sono grata alla giuria e a questa meravigliosa, fervida, città."
“Ogni anno rimango colpito dalla straordinaria partecipazione del pubblico che cresce ad ogni edizione”, ha detto Mieli dando appuntamento all’edizione 2025. “Un successo che ci induce a proseguire in questa direzione, anche in vista dei grandi festeggiamenti per il compimento del secolo del Premio”. “Il Viareggio-Rèpaci non è solo uno storico riconoscimento, ma anche unico nel suo genere. La proposta delle tre categorie, poesia, saggistica e narrativa, ci permette infatti di offrire al pubblico tante novità di qualità del nostro panorama letterario, e di avvicinare, anche fisicamente, i libri e la gente. È un premio per gli scrittori - che sono i protagonisti assoluti - ma destinato soprattutto ai lettori”, ha concluso Mieli insieme al vicepresidente della giuria Leonardo Colombati.
Nel corso della cerimonia di premiazione condotta dalla giornalista del TG1 Monia Venturini sono stati protagonisti anche gli altri finalisti per la narrativa - Federica De Paolis con “Da parte di madre” (Feltrinelli) e Marco Lodoli con “Tanto poco” (Einaudi) - oltre ai premiati Stefano Dal Bianco con “Paradiso” (Garzanti) per la poesia, e Vincenzo Trione con “Prologo celeste” (Einaudi) per la saggistica.
E ancora, i premi speciali Anita Likmeta (Premio Internazionale "Viareggio-Versilia" con “Le favole del comunismo”, Marsilio Editori), Alice Valeria Oliveri (Premio Opera Prima per Sabato Champagne, ed. Solferino) e la direttrice di Radio Radicale Giovanna Reanda (
La Giuria del Premio Viareggio-Rèpaci 2024 è composta da Paolo Mieli (Presidente) - giornalista, saggista e storico, Leonardo Colombati (vicepresidente) - scrittore, Luca Alvino - poeta, Maria Pia Ammirati - dirigente televisiva, scrittrice e giornalista, Camilla Baresani - scrittrice e insegnante, Giorgio Biferali - scrittore e insegnante, Maria Borio - poetessa, Gabriella Buontempo - produttrice cinematografica, Diamante D’Alessio - giornalista, Francesca Ferrandi - autrice, Costanza Geddes da Filicaia - docente di Lettera+6tura italiana contemporanea, Emma Giammattei - docente di Letteratura italiana, Luciano Luciani professore e giornalista, Edoardo Nesi - scrittore e saggista, Mirella Serri - docente di Letteratura e giornalismo.
Il Premio Viareggio-Rèpaci è organizzato con il sostegno del Comune di Viareggio, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Regione Toscana. Fondato da Leonida Rèpaci, è tra i più antichi e prestigiosi riconoscimenti letterari d’Italia, vinto tra gli altri da Umberto Saba, Elsa Morante, Carlo Emilio Gadda, Sibilla Aleramo, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Pier Paolo Pasolini, Salvatore Quasimodo, Alberto Moravia, Goffredo Parise, Giorgio Manganelli, Serena Vitale, Sandro Veronesi e Alda Merini.
Premio Letterario Viareggio-Rèpaci
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