dal 26 al 29 settembre giovedì e venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17
DE PROFUNDIS
Di Oscar Wilde
traduzione di Camilla Salvago
Raggi versione teatrale di
Glauco Mauri Con Glauco Mauri
musiche Vanja
Sturno luci Alberto
Biondi
allestimento scenico Laura
Giannisi produzione Compagnia
Mauri Sturno
durata 60’ guarda il video di presentazione https://youtu.be/65Fv4cj5rvI
Glauco Mauri, uno dei più grandi
artisti teatrali italiani, porta in scena “De Profundis” di Oscar Wilde, sua la versione
teatrale della lunga lettera, quasi
una autobiografia, che Wilde con la sua arte arguta e intelligente ha
trasformato in una parabola universale della
sofferenza, del valore
dell’arte e dell’amore.
Mauri con il suo lavoro di
elaborazione ha mirato innanzi tutto a eliminare le parti troppo letterarie, le non poche imperfezioni (dovute
alle pesanti restrizioni carcerarie), le omissioni e gli spazi
temporali non rispettati nell’epistola, per renderla
“scenicamente più efficace”.
Non un romanzo, ma una lunghissima lettera indirizzata al giovane Bosie
(Alfred Douglas) che Wilde scrisse
durante gli ultimi mesi della prigionia nel carcere di Reading.
Con l’arrivo del nuovo direttore, più sensibile nei suoi riguardi, gli fu concesso l’uso di carta e penna, severamente proibito dal durissimo regime carcerario a cui erano sottoposti gli omosessuali. Tuttavia Wilde poté leggere per intero quanto aveva scritto solo all’uscita dal carcere, quando gli furono consegnati tutti i fogli.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/de-profundis/237703
Dal 1°al 6 ottobre
dal martedì al venerdì h 21, sabato
h 19 e domenica h 17
LA FABBRICA DELL'ATTORE 50 ANNI DI (R)ESISTENZA
Dal teatro nelle cantine degli anni '70 al Teatro
Vascello, 50 anni della nostra
storia e della
nostra vita, sospesi
fra immaginazione e realtà.
drammaturgia e regia Manuela Kustermann
con la collaborazione di Gaia Benassi
Con Manuela Kustermann, Massimo
Fedele, Gaia Benassi,
Paolo Lorimer Cura delle immagini Paride
Donatelli
produzione La Fabbrica dell'Attore - Teatro Vascello
Uno spettacolo immersivo di immagini, video,
luci, musiche, ricordi
e aneddoti per celebrare il cinquantesimo anniversario della
compagnia La Fabbrica dell’attore e rivivere insieme le atmosfere magiche di spettacoli che hanno segnato un’epoca.
Dalle cantine degli anni ‘70
al Teatro Vascello,
50 anni della nostra storia
e della nostra vita, sospesi fra fantasia e realtà.
Dedicato a Giancarlo Nanni e a tutti gli artisti che hanno fatto parte della nostra avventura
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-fabbrica-dell-attore-50-anni-di-r- esistenza/237717
Dal 9 al 13 ottobre
dal mercoledì al venerdì
h 21, sabato h 19 e domenica h 17 debutto mercoledì 9 ottobre h 21
UCCELLINI
di Rosalinda Conti
un progetto di lacasadargilla
regia Lisa Ferlazzo
Natoli, Alessandro Ferroni
con Emiliano Masala, Petra Valentini, Francesco
Villano paesaggi sonori e ideazione spazio scenico Alessandro Ferroni ambienti visivi Maddalena Parise
scene Marco Rossi
luci
Omar Scala costumi Anna Missaglia suono Pasquale Citera
coordinamento artistico
al progetto Alice Palazzi
assistente alla regia
Matteo Finamore
assistente scenografa Francesca Sgariboldi collaborazione
alle immagini in ombra Malombra produzione La Fabbrica dell'Attore/Teatro Vascello
in coproduzione con Romaeuropa Festival, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con AMAT &
Comune di Pesaro, lacasadargilla, PAV Fabulamundi Playwriting Europe, RAM
– Residenze Artistiche Marchigiane
con il sostegno di ATCL / Spazio Rossellini durata 1 h e 15’
Una casa del
bosco. Un bosco che allo stesso tempo esiste e non esiste, non esattamente. La casa è un ambiente e pure ha qualcosa di organico. Una trama
e un trauma la sorreggono. Una
riunione familiare vi accade, imprevista e accidentale. Uccellini
racconta di presenze e
assenze, di umani (morti e vivi) e animali (vivi e morti). Di rimossi e
fratture, di sguardi discordi nel
dare senso al mondo, alle relazioni e alle perdite. E soprattutto di cosa c’è nel mezzo, sulla sottile linea di
confine. Uccellini è un esercizio notturno
tra i fantasmi, dove qualcun(altro) sembra scrivere la storia,
stando in ascolto, nascosto
nel bosco.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/uccellini/237728
Prima Nazionale
15 - 16 ottobre martedì e mercoledì
h 21
Altri Libertini
di Pier Vittorio Tondelli regia: Licia Lanera Compagnia Licia Lanera
con: Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Licia Lanera, Roberto
Magnani luci: Martin
Palma
sound design: Francesco Curci
costumi: Angela Tomasicchio aiuto regia:
Nina Martorana
tecnico di Compagnia: Massimiliano Tane
Prodotto da Compagnia Licia Lanera con il sostegno
di Ravenna Teatro
Romaeuropa Festival 2024 - In corealizzazione con la Fabbrica
dell'Attore Teatro Vascello
durata 1 h e 20’
Linguaggio esplicito
Opera prima di Pier Vittorio
Tondelli, pubblicata per la prima volta nel 1980 dalla casa editrice Feltrinelli, “Altri Libertini”
apparve come un fulmine a ciel sereno nel panorama italiano e internazionale. Strutturato in sei racconti o “episodi”, il romanzo (così lo definiva
il suo stesso autore)
raccolse un enorme successo in Italia e all’estero per la sua trasgressione e attualità unite a un
linguaggio vivo, giovanile e dialettale, non senza riferimenti a citazioni artistiche e culturali. Caratteristiche
che contribuirono ad annoverare Tondelli
tra gli autori più importanti della letteratura contemporanea e “Altri
Libertini” come parte del suo
patrimonio nonostante le prime incomprensioni della critica. La regista e attrice Licia Lanera (prima in Italia a
ottenere i diritti per la messa in scena dell’opera) si concentra su tre racconti della raccolta (Viaggio, Altri
Libertini e Autobahn) e interviene drammaturgicamente
riunendoli in un unico spettacolo che la vede in scena con Giandomenico Cupaiuolo,
Prima Nazionale
19-20 ottobre
sabato h 19 e domenica
h 17
CIME TEMPESTOSE
di Emily Brontë
un progetto di Martina Badiluzzi
regia e drammaturgia Martina
Badiluzzi con Arianna Pozzoli
e Loris De Luna dramaturg Giorgia Buttarazzi
collaborazione alla drammaturgia Margherita Mauro scene Rosita
Vallefuoco
suono e musica Samuele
Cestola luci Fabrizio Cicero
drammaturgia del movimento
Roberta Racis
produzione Cranpi, CSS Teatro stabile
di innovazione del Friuli Venezia
Giulia,
Romaeuropa Festival
in corealizzazione con La Fabbrica dell’Attore - Teatro Vascello
con il contributo di MiC –
Ministero della Cultura
con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo durata 75’
Il potere trasformativo della
scrittura femminile si manifesta attraverso autrici come Emily Brontë che hanno ridefinito il panorama
letterario e plasmato l’immaginario di generazioni. Attraverso “Cime tempestose” la scrittrice ha saputo esprimere
il fervore per l’emancipazione, costretta a celare la sua attività
di autrice sotto uno pseudonimo maschile, Brontë
rifletteva profondamente sull’alienazione emergente nella società capitalistica dell’epoca. Non è quindi un caso se la
regista Martina Badiluzzi si sia rivolta a questo romanzo e alla sua autrice per il quarto capitolo del suo ciclo
sulle identità femminili (“Cattiva
sensibilità”, “The making of Anastasia” – vincitore del bando Biennale di
Venezia Registi Under 30 nel 2019 – e
“Penelope” – co-prodotto da Romaeuropa Festival 2022). Il suo “Cime Tempestose” è un dialogo tra
interiore ed esteriore, una riflessione sull’ambivalenza
della natura umana. Trasportando gli spettatori al centro dell’universo tormentato di Catherine e Heathcliff qui interpretati da Arianna Pozzoli
e Loris De Luna.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/cime-tempestose/237702
Prima Nazionale
25-26-27 ottobre venerdì h 21, sabato
h 19 e domenica h 17
ROBERTO ZUCCO
di Bernard Marie Koltés un progetto di Giorgina
Pi /Bluemotion
traduzione di Francesco
Bergamasco adattamento, regia,
scene e video: Giorgina Pi colonna
sonora originale: Valerio Vigliar ambiente sonoro:
Collettivo Angelo Mai
con Valentino Mannias
e Andrea Argentieri, Flavia Bakiu, Sylvia De Fanti,
Gaia Insenga, Giampiero Judica, Monica Demuru, Dimitri
Papavasiliou, Alessandro Riceci, Alexia Sarantopoulou
produzione: Teatro
Nazionale di Genova,
Teatro Metastasio di Prato e Romaeuropa Festival
in corealizzazione con Fabbrica dell'Attore - Teatro Vascello
in accordo con Arcadia; Ricono
Ltd, per gentile
concessione di François
Koltès
Dopo Tiresia, Filottete e
Pilade, dopo aver attraversato le visioni di Kae Tempest, Sofocle, Adrienne Rich, Heiner Müller e Pier Paolo
Pasolini, Giorgia Pi si rivolge a Bernard Marie Koltès. Il suo sguardo si concentra questa
volta su un antieroe, su un personaggio che del mito prende la capacità di mettere in
luce pieghe oscure dell’umano. Basato sulla storia reale di un giovane, Roberto Zucco è l’ultima opera del
drammaturgo francese, il racconto di
un criminale che, dopo essere stato accusato della morte violenta dei propri
genitori, fugge dal carcere, sfida la
polizia di tre diverse nazioni e infine, arrestato, muore suicida. Con un numeroso cast formato da Valentino
Mannias, Andrea Argentieri, Flavia Bakiu, Sylvia
De Fanti, Gaia Insenga, Giampiero Judica, Monica Demuru, Dimitri Papavasiliou, Alessandro Riceci e Alexia Sarantopoulou,
Giorgina Pi scava nella dimensione corale del
testo, nel raffinato tessuto psicologico dei personaggi che circondano
il protagonista, negli universi
oscuri abitati da donne, reietti e corrotti e
trova in Zucco e nel suo mondo l’incarnazione
contemporanea dell’ossessione della sfida, forma di follia del nostro presente.
dal 29 ottobre al 3 novembre dal martedì al venerdì h 21, sabato
h 19 e domenica h 17
LA VEGETARIANA
scene dal romanzo
di Han Kang
adattamento del testo Daria Deflorian
e Francesca Marciano
una co-creazione con Daria Deflorian, Paolo Musio, Monica Piseddu, Gabriele
Portoghese regia Daria Deflorian
scene Daniele Spanò luci
Giulia Pastore
suono Emanuele Pontecorvo costumi
Metella Raboni
collaborazione al progetto Attilio
Scarpellini aiuto regia Andrea
Pizzalis
regia Daria Deflorian
una produzione INDEX; Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro
Nazionale; La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
in corealizzazione con Romaeuropa Festival;
TPE – Teatro Piemonte
Europa; Triennale Milano
Teatro
in coproduzione con Odéon–Théâtre de l’Europe; Festival
d’Automne à Paris;
théâtre Garonne, scène européenne – Toulouse
con il supporto
di MiC – Ministero della Cultura
durata 100’ guarda
il trailer https://www.youtube.com/watch?v=cgCVKQxtGW8
Daria Deflorian torna al
Romaeuropa Festival in veste di regista e attrice per portare in scena insieme a Monica Piseddu, Paolo
Musio e Gabriele Portoghese il gesto misterioso, potente, irrazionale quanto politico di Yeong-hye, protagonista
de “La vegetariana”, romanzo della
scrittrice sudcoreana Han Kang. Un testo sensuale, provocatorio, ricco di immagini potenti, colori sorprendenti e
domande inquietanti: il rifiuto radicale, categorico quanto violento di una donna che sceglie
di non mangiare più carne dà il via ad un graduale processo di metamorfosi. Mentre
Yeong-hye cambia, cercando di diventare essa stessa vegetazione, ecco che è l’intero mondo che la circonda a vivere l’impatto
della sua trasformazione:
dall’irritazione sconcertata del marito, all’esaltazione artistica del cognato fino alla consapevolezza addolorata della
sorella. L’umanità è dannosa, furiosa, assassina, violenta, tutte cose che Yeong-hye non vuole essere. Lei non vuole
smettere di vivere.
Vuole smettere di vivere
come noi.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-vegetariana/237721
4 novembre lunedì h 21 in collaborazione con Flautissimo
IL SEN(N)O
di Monica Dolan
titolo originale The B*easts con Lucia Mascino
adattamento e regia
Serena Sinigaglia
traduzione Monica
Capuani scene Maria Spazzi
luci e suoni Roberta Faiolo assistente alla regia Michele
Iuculano
tecnico di produzione Christian Laface
produzione Centro
d’Arte Contemporanea Teatro
Carcano distribuzione a cura di Mismaonda
durata 100’
Alla fine tutto
si riduce a una sola domanda: pensiamo
che il seno sia una cosa oscena
oppure che sia quello che è e basta?
Una psicoterapeuta si trova a dover
valutare un gesto
mai compiuto prima.
Una madre ha preso
una decisione sul corpo di sua figlia e questa decisione scatena intorno a lei
una serie di conseguenze e di reazioni sempre
più fuori controllo.
Un monologo volutamente sfidante, Il Sen(n)o ci conduce
nell’esplorazione di un tema terribilmente attuale:
come l’esposizione precoce
alla sessualizzazione e alla pornografia nell’era di internet abbiano inciso profondamente sulla
nostra cultura.
Scritto da Monica Dolan e tradotto da Monica Capuani, dopo
un enorme successo in Inghilterra Il Sen(n)o debutta
per la prima volta in Italia interpretato da Lucia Mascino
con la regia di Serena Sinigaglia.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-sen-n-o/237716
Prima Nazionale
dal 12 al 17 novembre dal
martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17 spettacoli del teatro
vascello 13-14-15-17 novembre
mercoledì, giovedì e venerdì h 21 e domenica 17 novembre h 17
CAPITOLO II
di Neil Simon
uno spettacolo di Massimiliano
Civica
con: Maria Vittoria Argenti,
Ilaria Martinelli, Aldo Ottobrino, Francesco Rotelli regia Massimiliano
Civica
scene di: Luca Baldini
costumi di: Daniela Salernitano luci di Gianni
Staropoli
produzione Teatro Metastasio di Prato in corealizzazione con Romaeuropa Festival
e La Fabbrica dell’Attore – Teatro
Vascello
Il regista Massimiliano Civica porta in scena al Romaeuropa Festival
il suo allestimento di “Capitolo II”, commedia tra le più autobiografiche della
vasta produzione di Neil Simon.
George, quarantaduenne,
scrittore di gialli che non riesce a superare il dolore per la morte della moglie, e Jannie, attrice di teatro
che ha appena divorziato, si conoscono grazie al fratello di lui e alla migliore amica di lei. Dopo aver superato
dubbi, crisi e problematiche sentimentali,
decide di sposarla inaugurando così il secondo capitolo della sua vita. Con “Capitolo due”, scritto dopo la morte
della moglie, Neil Simon mette in commedia una
dolorosa esperienza personale e inaugura il “secondo capitolo” della sua
vita artistica, iniziando a scrivere storie
con protagonisti che fanno cose buffe in contrasto con la tristezza
che provano.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/capitolo-2/237701
dal 19 novembre al 1° dicembre
dal martedì al venerdì h 21, sabato h
19 e domenica h 17
LA SCORTECATA
liberamente tratto da Lo cunto de li cunti
di Giambattista Basile testo e regia
Emma Dante
con Salvatore D’Onofrio, Carmine
Maringola elementi scenici
e costumi Emma Dante
luci Cristian Zucaro
assistente di produzione
Daniela Gusmano assistente alla regia Manuel Capraro
produzione Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale, e Carnezzeria. coordinamento e distribuzione Aldo Miguel
Grompone, Roma
durata 60’
La
scortecata è lo
trattenimiento decemo de la iornata primma e narra la storia di un
re che s’innamora della voce di una
vecchia, la quale vive in una catapecchia insieme alla sorella più vecchia di lei. Il re, gabbato dal
dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a dormire con lui. Ma dopo l’amplesso,
accorgendosi di essere stato ingannato, la butta giù dalla finestra. La vecchia non muore ma resta
appesa a un albero. Da lì passa una fata che le fa un incantesimo e
diventata una bellissima giovane, il re se la prende per moglie.
In una scena
vuota, due uomini,
a cui sono affidati i ruoli femminili come nella tradizione del teatro
settecentesco, drammatizzano la fiaba incarnando le due vecchie e il re.
Basteranno due seggiulelle per fare il vascio,
una porta per fare entra ed esci dalla catapecchia e un castello in miniatura per evocare il sogno.
Acquisita on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-scortecata/237720
Per un pubblico di famiglie e bambini a partire dai 6 anni in
su
23-24-30 novembre e 1° dicembre
sabato h 16,30 e domenica h 11,30
Il canto della sirena
liberamente tratto
da “La Sirenetta” di H.C. Andersen testo e
regia Emma Dante
con Viola Carinci, Davide
Celona, Stephanie Taillandier Luci Cristian Zucaro
Coordinamento e distribuzione Daniela
Gusmano Produzione Atto
Unico / Sud Costa Occidentale durata 60’
“Il canto della sirena”
racconta la storia di una sirena che se ne sta ore e ore su un scoglio a contemplare il mare. L'umido del mare le
trapassa le ossa e raffredda il suo corpo che ama invece la terraferma da dove il mare è una distesa bellissima
con un odore buono. Ogni sera,
Agnese, la più piccola di sei sorelle,
con la pelle delicata come petali di rosa e gli occhi chiari come laghi profondi, canta a
riva sotto le stelle, finché un giorno, a causa di una terribile tempesta, vede affondare una nave. Agnese si tuffa e
salva un principe che sta per affogare.
Lo riporta a riva e se ne innamora perdutamente. È a questo punto che la sirena fa la sua scelta: rinunciare alla coda di
pesce per inseguire il grande amore. È disposta a tutto Agnese e chiede alla strega del mare il sortilegio. Avrà
due gambe per correre dal suo principe e in cambio
darà alla strega la sua voce. Ma non è tutto, il rischio è più
grande: se il principe non ricambierà il suo amore, Agnese
diventerà schiuma del mare.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-canto-della-sirena/237711
Prima rappresentazione assoluta in forma teatrale
61° Festival di Nuova Consonanza
25 novembre lunedì
h 21
Ore 20.30 presentazione di Dacia Maraini
SyroSadunSettimino
o il trionfo della Grande
Eugenia Operina Monodanza
in un atto di notte
Di Sylvano Bussotti
Poema di Dacia Maraini
(1974 rev.
2024) Voce recitante Manuela Kustermann Danzatore Carlo Massari della C&C Company
Ensemble Roma Sinfonietta
Direttore M° Marcello Panni
EVO Ensemble
Filmati e proiezioni da
Sylvano Bussotti, RARA (film) 1968/
1970) nell’edizione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Bologna
A cinquant’anni esatti dalla prima
esecuzione in forma di concerto al festival di Royan, SyroSadunSettimino verrà ricreato al Festival
di Nuova consonanza, diretto oggi come allora
da Marcello Panni, amico e interprete accreditato di altre sue prime
assolute (Bergkristall all’Opera di Roma, Cristallo
di Rocca alla
Scala, Passion selon Sade a Genova).
Questo avvenimento sarà arricchito dalla presenza di Dacia
Maraini come presentatrice, dalla lettura del suo poema
affidata a Manuela Kustermann, anche lei amica storica di Bussotti, da un balletto monodanza creato e
interpretato dal giovane coreografo Carlo Massari. Proiezioni e filmati di Bussotti
stesso faranno da scenografia mobile.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/syro-sadun-settimino/237727
dal
3 all’8 dicembre dal martedì al venerdì h 21, sabato h
19 e domenica h 17
IL GIARDINO DEI CILIEGI
PROGETTO ČECHOV – terza tappa
Il giardino dei ciliegi
di Anton Čechov
traduzione Fausto Malcovati
regia Leonardo Lidi
con
Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Alfonso De Vreese, Ilaria Falini,
Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Mario
Pirrello, Tino Rossi,
Massimiliano
Speziani, Giuliana Vigogna
scene
e luci Nicolas Bovey
costumi
Aurora Damanti
suono
Franco Visioli
assistente
alla regia Alba Porto
produzione
Teatro Stabile dell’Umbria
in coproduzione con Teatro
Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Spoleto Festival dei Due Mondi
Un
luogo, un giardino/teatro, che aveva trovato la sua utilità cento anni fa e che
adesso vive solo nel ricordo dei suoi interpreti. Che adesso non produce più la
marmellata di cui i nostri nonni erano tanto ghiotti e che per questo si può
tranquillamente buttare giù in favore di un parcheggio. “Bisognerebbe buttarlo
giù questo teatro” tuonava il maestro del Gabbiano. Eccoci ancora qui.
Ecco
l’ultima immagine che Čechov ci lascia nel finale di Giardino, nel finale di
una vita spesa per il teatro. Una persona che ha servito altre persone per
tutta la vita, senza se e senza ma, dimenticato. Dice a sé stesso, o al teatro
che sta occupando “...Non hai più forze, non ti è rimasto proprio niente,
niente... Eh, buono a nulla...”. Poi una corda tragica di violino riempire
la scena. Anche Čechov, dopo tutta questa buona marmellata regalata, ci lascia
con una nota triste, come se non avesse più voglia di ridere. E infatti c’è da
piangere. O, forse, da reagire. Leonardo Lidi
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-giardino-dei-ciliegi/237712
Prima Nazionale
dal 10 al 22 dicembre dal martedì al venerdì h 21, sabato
h 19 e domenica h 17
FAUST
tratto da Faust I e II di Johann
Wolfgang von Goethe di Leonardo Manzan e Rocco Placidi
con Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi (altri
attori da definire)
regia Leonardo Manzan
scene Giuseppe Stellato,
video e luci Paride Donatelli, Sound Franco Visioli
produzione La Fabbrica
dell'Attore - Teatro
Vascello, Teatro Piemonte
Europa, LAC Lugano
Arte e Cultura
Il nostro Faust viene riproposto con il linguaggio e l’estetica della graphic novel.
Questa geometria di schermi
bianchi permette i cambi rapidi di ambientazione. Superfici sulle quali prendono
forma disegni, paesaggi,
scenari, che evocano
il regno della fantasia. Sono la
traduzione moderna dei fondali dipinti
del teatro rinascimentale.
L’estetica del fumetto, con la sua semplicità, permette
la varietà di stili che il Faust contiene e allo stesso tempo riporta la
complessità stratificata di Goethe all’essenzialità della fiaba popolare. Infatti Faust è una leggenda
popolare che Goethe ha portato al grado estremo della complessità letteraria e filosofica. La sua opera-mondo,
mostruosa per estensione, varietà di stili, numero di personaggi, tempi e luoghi,
è praticamente irrappresentabile.
Eppure, anche se leggendo
le sue mille pagine uno se lo dimentica, Faust è un’antica fiaba di tradizione
orale. E noi vogliamo recuperare la semplicità e insieme la forza di un racconto.
Leonardo Manzan e Rocco Placidi
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/faust/237706
Lunedì’ 23 dicembre h 21
LE GRANDI COLONNE
SONORE
M° Paolo Vivaldi dirige l'Orchestra Giovanile di Roma
Le più celebri colonne sonore
che hanno fatto la storia del cinema Italiano e mondiale ver- ranno eseguite e introdotte da una breve introduzione del Maestro Vivaldi
che ne spiegherà la loro
attinenza al film e le loro caratteristiche espressive Il concerto sarà
eseguito con il supporto delle immagini
dei film sullo schermo.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/le-grandi-colonne-sonore/237722
Per un pubblico di famiglie e bambini
Prima Nazionale
dal 27 al 31 dicembre
FLORA
CIRCO EL GRITO in collaborazione "FESTIVAL OPS! di Fondazione Musica per Roma e SIC / Stabile di Innovazione Circense"
Semina un pensiero e raccoglierai un’azione, semina un’azione e raccoglierai un’abitudine, semina un’abitudine e raccoglierai un carattere, semina un
carattere e raccoglierai un destino.
Charles Reade
un progetto di Duo Kaos / ARCA
Performance Giulia
Arcangeli, Clio Gaudenzi, Luis Paredes Regia Giacomo Costantini
Immaginario e coreografie Giulia
Arcangeli, Luis Paredes
Sapper Composizioni musicali
di Clio Gaudenzi
scenografie ideate
da Giulia Arcangeli
e Luis Paredes e realizzate da Spazio Scenico
Ancona
luci Giacomo Costantini
genere Performing Arts / Circo
Contemporaneo
discipline: danza,
bicicletta acrobatica, manipolazione di oggetti, mano a mano,live
music tipo di pubblico tout public durata 50 min. circa
produzione di ARCA
co-prodotto da Blucinque/Nice centro
di produzione per il circo contemporane e SIC/Stabile di Innovazione Circense
In un paesaggio scenico
dai colori terrigni
due figure camminano
l’una verso l’altro,
mentre lo spazio ruota e
immerge lo spettatore in una dimensione onirica modellata dalle lente metamorfosi e dagli equilibri silenziosi del mondo naturale.
L’alba lascia spazio al giorno, il tramonto alla notte in
un presente che rivela tracce di passato: reale
e immaginario si fondono facendo
emergere vaghe reminiscenze di storie lontane, visioni meravigliose
di un "pianeta che verrà".
Con un linguaggio poetico e immaginifico, gli artisti si
muovono in scena contaminando le tecniche acrobatiche del nouveau cirque con quelle della ricerca
coreografica propria della danza
contemporanea.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/flora/237708
Per un pubblico di famiglie e bambini dai 6
anni Dal 2 al 6 gennaio
LUZ DE LUNA
CIRCO EL GRITO TEATRO CIRCENSE
in collaborazione "FESTIVAL OPS! di Fondazione Musica per Roma e SIC / Stabile
di Innovazione Circense"
di e con Fabiana Ruiz Diaz Regia Michelangelo Campanale e con Gennaro
Lauro
Scenografie Michelangelo Campanale - Fabiana
Ruiz Diaz Costumi Beatrice Giannini
Luci Tea Primiterra
Macchinisti Michele Petini
- Maxime Morera
Un ringraziamento a Raffaella Giordano per la sua presenza
nel tempo e l’accompagnamento
del percorso artistico.
Produzione SIC / Stabile
di Innovazione Circense
Realizzato grazie al contributo di Ministero
Italiano della Cultura e Regione
Marche
Durata: 60 minuti
Tout public dai 6 anni
VIDEO Promo ‘Luz de luna’ https://vimeo.com/902198122/b85cb4a4eb
Nel riparo
intimo di una piccola stanza
colorata che sembra
un dipinto, la quotidianità vibra
di particolari, fuori il temporale, poco a poco l’orizzonte geometrico
del mondo degli oggetti sbiadisce,
diventa
sfondo, sopraggiunge il lato surreale, l’oscurità è il varco per magia e
stupore. Strani esseri
si affacciano, bestiario
dell’irrazionale, archetipi: è la fantasia
che si nutre dell’inconscio o viceversa?
I colpi di
scena che punteggiano questo dramma circense gentile sono improntati a un’ironia delicata, una narrazione immaginifica, avvolgente, sintesi
di teatro e circo.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/luz-de-luna/237723
Dal 7 al 12 gennaio dal martedì al venerdì h 21, sabato
h 19 e domenica h 17
BAHAMUTH
di Flavia Mastrella Antonio
Rezza con Antonio
Rezza e con Manolo Muoio
e Neilson Bispo Dos Santos
liberamente associato
al “Manuale di zoologia fantastica” di J.L. Borges e M. Guerrero (mai)
scritto da Antonio
Rezza habitat di Flavia
Mastrella
assistente alla creazione Massimo
Camilli luci e tecnica Alice
Mollica macchinista Andrea Zanarini
organizzazione Tamara Viola,
Stefania Saltarelli
una produzione RezzaMastrella - La Fabbrica
dell’Attore Teatro Vascello
durata 1 h e 20’ senza intervallo
In una scatola appena
accennata, un uomo trascorre l’agonia
che lo porterà a una nuova vita fatta di rigurgiti tribali
e storie passate,
inquinate da problematiche contemporanee.
Bahamuth vive di atmosfere e
non considera gli orpelli che umanizzano la situazione giocattolo, e dirigono la percezione alla facile comprensione.
La scatola, giocattolo di metallo,
legno, stoffa verde e aria, determina un vincolo formale e provoca un’urbanizzazione dello spazio composto di
piani d’aria, definiti da rette quasi mai parallele. Il giallo fluorescente delle aste, le dimensioni spropositate,
i rapporti di equilibrio distorti, danno all’uomo
d’oro, che vive l’ambiente, la possibilità di sfinirsi nell’immobilità e in seguito
di estendersi e saltare
affiancato dai due ragazzi
blu, intesi come elementi dinamici.
I due giovani mettono
in moto le possibilità meccaniche della struttura, ruotano
le ali leggere e
svolazzanti che chiudono la scatola e si mostrano indaffarati intorno al
fardello uomo, entrano in scena frantumando la solitudine del protagonista
e la staticità della
scultura.
La scatola, elemento filiforme
dall’equilibrio bizzarro, possiede
solo l’illusione della chiusura, è vibrante
nello spazio e soprattutto è dipendente alle sollecitazioni
dell’umano.
Antonio è partito
dall’immobilità di un uomo steso.
La storia dello spettacolo è
nel ritmo: i passi, le frasi, I frammenti narrati, sono tenuti assieme dal corpo – parola. Il susseguirsi
delle vicende è una costruzione creata con le
regole del montaggio cinematografico; Bahamuth si svolge in uno spazio
esterno – interno che logora
la percezione del tempo e lo
reimposta. La sequenza drammaturgica è costruita mettendo in relazione i frammenti di
storie con i movimenti e con i ritmi sonori della parola recitata in corsa.
acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/bahamuth/237698
Dal 14 al 19 gennaio dal martedì al venerdì h 21, sabato
h 19 e domenica h 17
ANELANTE
di Flavia Mastrella
Antonio Rezza con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara A. Perrini, Enzo Di Norscia
(mai) scritto da Antonio
Rezza habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli Luci Mattia Vigo/ Luci e tecnica Daria Grispino macchinista Andrea Zanarini organizzazione
Tamara Viola Stefania
Saltarelli
una produzione RezzaMastrella
La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
Antonio Rezza e Flavia
Mastrella Leoni d’oro
alla carriera La Biennale di Venezia 2018
durata 90’
In uno spazio privo di volume,
il muro piatto chiude alla vista la carne rituale che esplode e si ribella. Non c’è dialogo
per chi si parla sotto. Un
matematico scrive a voce alta, un lettore
parla mentre legge e non capisce ciò che legge ma solo ciò che dice. Con
la saggezza senile l’adolescente,
completamente in contrasto col buon senso, sguazza nel recinto circondato dalle cospirazioni.
Spia, senza essere visto,
personaggi che in piena vita si lasciano trasportare dagli eventi, perdizione e delirio lungo il muro. Il
silenzio della morte contro l’oratoria patologica, un contrasto tra rumori,
graffi e parole
risonanti. Il suono
stravolge il rimasuglio di un concetto
e lo depaupera. Spazio alla logorrea, dissenteria della
bocca in avaria, scarico intestinale dalla parte meno congeniale. Flavia Mastrella
/ Antonio Rezza
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/anelante/237697
dal 21 al 26 gennaio dal martedì al venerdì h 21, sabato
h 19 e domenica h 17
IL RITO
di Ingmar Bergman
traduzione di Gianluca
Iumiento adattamento e regia Alfonso Postiglione
produzione Ente Teatro Cronaca,
Teatro di Napoli
– Teatro Nazionale, Fondazione Campania
dei Festival – Campania
Teatro Festival
CON Elia Schilton (Giudice Ernst Abrahmsson) Alice Arcuri (Thea Winkelmann) Giampiero Judica (Sebastian Fischer) Antonio Zavatteri (Hans Winkelmann)
adattamento e regia Alfonso
Postiglione
scene
Roberto Crea costumi Giuseppe Avallone musiche
Paolo Coletta
disegno luci Luigi Della
Monica partitura fisica Sara Lupoli
aiuto regia Serena Marziale
coproduzione Ente Teatro Cronaca
Teatro di Napoli
– Teatro Nazionale Fondazione Campania dei
Festival – Campania Teatro Festival
durata 100’
guarda io trailer
https://youtu.be/VJGDHVqaBd0
La scena dello spettacolo, si
presenta come una grande scatola interamente bianca, indefinita e assoluta, al centro della quale campeggia una
piattaforma sospesa, su cui è allestito,
completamente in nero, l’ufficio del giudice Abrahmsson. L’uomo è rintanato lì sopra, rifugiato dal mondo, protetto dal
suo abito istituzionale. Non osa, forse non può, o non sa, allontanarsi dal suo ambito. I tre artisti agiscono sul
bianco ineffabile nelle loro intime
relazioni, quando non interrogati dall’autorità del magistrato, che li
accoglie, alternandoli, sulla piattaforma-ufficio. In realtà, nonostante la cooptazione ufficiale, il loro è una sorta di assedio
volontario, di assalto
all’istituzione, di contagio
artaudiano con i germi della loro
libertà artistica e del loro consapevole azzardo esistenziale.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-rito/237715
dal 28 gennaio al 2 febbraio dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17
IL GRANDE VUOTO
uno spettacolo di Fabiana Iacozzilli
regia Fabiana Iacozzilli
drammaturgia Linda Dalisi, Fabiana
Iacozzilli
dramaturg Linda Dalisi
con Ermanno De Biagi, Francesca
Farcomeni, Piero Lanzellotti, Giusi Merli e con Mona Abokhatwa per la prima volta in scena
progettazione scene Paola Villani
luci Raffaella Vitiello, musiche originali Tommy Grieco, suono Hubert Westkemper costumi Anna Coluccia, video Lorenzo Letizia, aiuto regia Francesco Meloni scenotecnica Mauro Rea, Paolo Iammarrone e Vincenzo
Fiorillo, fonico Jacopo Ruben Dell’Abate, Akira Callea Scalise,
direzione tecnica Francesca Zerilli
assistenti Virginia Cimmino, Francesco Savino,
Veronica Bassani, Enrico Vita
collaborazione artistica
Marta Meneghetti, Cesare Santiago
Del Beato
foto di scena Laila Pozzo, ufficio stampa Linee Relations
produzione Cranpi, La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello Centro di Produzione
Tea- trale, La Corte Ospitale,
Romaeuropa Festival
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione
Emilia-Romagna
con
il sostegno di Accademia Perduta / Romagna Teatri, Carrozzerie n.o.t, Fivizzano
27, Residenza della Bassa
Sabina, Teatro Biblioteca Quarticciolo
durata 90’
Ne Il Grande vuoto la narrazione
teatrale si contamina con il video per raccontare che gra- zie alle fotocamere Tapo e i loro video
ad alta risoluzione con visione notturna fino a trenta piedi, un figlio può continuare a vivere la propria
vita ed entrare
senza essere visto
in quella del proprio genitore. Guardare la madre
giocare al solitario, fissare la televisione spenta, parlare con persone che non esistono, non farsi il bidet,
piangere, stare seduta e ferma sul bordo
del letto, passare la notte a tirare fuori dai cassetti fotografie pezzi di
carta mutande sporche per poi rimetterli dentro.
Tante le domande che ci hanno
spinto a sprofondare in questa materia artistica, ad adden- trarci in questa ricerca su cosa rimane
di noi e se resta qualcosa di quello che siamo stati mentre ci approssimiamo alla fine, ma una su tutte è forse la
più incandescente bella e giu- sta
per il lavoro ed è quella letta in un fumetto della autrice Giulia Scotti: “il punto è trasfor- mare il dolore in bellezza. Ci riusciremo ancora?”
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-grande-vuoto/237713
Prima Nazionale
Dal 7 al 16 febbraio dal martedì al venerdì h 21,
sabato h 19 e domenica
h 17
BOCCONI AMARI - SEMIFREDDO
Scritto e diretto da Eleonora Danco
cast in via di definizione Cinque personaggi. Padre, madre, tre figli.
produzione La Fabbrica
dell'Attore – Teatro
Vascello e Teatro
Metastasio di Prato.
Prima parte. Casa dei genitori. La famiglia si riunisce per il compleanno della madre. Siamo
nella lira nel 1999. Il padre la madre e la figlia trentenne Paola
vivono insieme. Li raggiungono i due fratelli Luca 40 anni
Pietro 38 anni. Una volta tutti insieme nella casa paterna si mangiano l’un l’altro come pesci in un acquario.
Battute serrate dai ritmi travolgenti.
I meccanismi dei conflitti familiari espressi in un linguaggio universale, in
cui tanti si potranno riconoscere.
Seconda parte. Vent’anni
dopo. Siamo nell’euro. La famiglia si ritrova nella
stessa casa per festeggiare il compleanno del padre.
Luca, sessant’anni, Pietro
cinquantotto anni, invecchiati e travolti dalla crisi economica, patiscono
l’egoismo del padre, un Re Lear del terzo piano che si schiera ora con un figlio, ora con l’altro.
La scena diventa un’arena
dove le ombre e i ricordi si agitano come lembi. I flash, come in un film, rendono
i personaggi giovani e vecchi, a tratti
tornano bambini e adolescenti.
Cadono in uno stato
di trans allucinatorio, non si accorgono
di esprimere le immagini più profonde
del loro subconscio. Una regia fisica. Una danza, un movimento continuo, visionario e commovente.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/bocconi-amari-semifreddo/237700
dal 18 al 23 febbraio
dal martedì al venerdì
h 21, sabato h 19 e domenica
h 17
IL MINISTERO DELLA SOLITUDINE
uno spettacolo di lacasadargilla
parole di e con Caterina Carpio,
Tania Garribba, Emiliano Masala,
Giulia Mazzarino,
Francesco Villano
drammaturgia del testo Fabrizio Sinisi
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni drammaturgia del movimento Marta Ciappina cura dei contenuti Maddalena
Parise
spazio scenico e paesaggi sonori Alessandro Ferroni
luci Luigi Biondi
costumi Anna Missaglia
aiuto regia Alice
Palazzi / Caterina Dazzi
assistente al disegno
luci Omar Scala
produzione Emilia Romagna
Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Metastasio di Prato, La Fabbrica dell’Attore
– Teatro Vascello Durata: 95’ guarda
il trailer https://www.youtube.com/watch?v=CzLsDEGVfHM
Lisa Ferlazzo Natoli firma
insieme al regista e disegnatore del suono Alessandro Ferroni, Il Ministero della Solitudine, nuovo spettacolo di lacasadargilla.
Il lavoro, una scrittura
interamente originale a cura di tutto l’ensemble, si avvale della collaborazione di Fabrizio Sinisi,
che cura la drammaturgia del testo, e di Marta Ciappina che cura invece
la drammaturgia del movimento.
Lo spunto dello spettacolo
nasce da una notizia di cronaca politica internazionale. Nel gennaio 2018, la Gran Bretagna ha nominato
ufficialmente un ministro della Solitudine, il
primo al mondo, per far fronte ai disagi che questa puòò̀ provocare a livello emotivo,
fisico e sociale. L’anno
successivo viene inaugurato il relativo Ministero, «istituzione dalla natura politicamente ambigua e dalle finalitàò̀ incerte».
A partire da questa vicenda, la
compagnia lacasadargilla inaugura una riflessione su un luogo – reale e immaginifico – capace di operare con linguaggi e
dispositivi narrativi intorno ai desideri, ai rimossi
e alle immaginazioni di un’epoca che sempre piùò̀ richiede di ragionare con
cura sulle comunitàò̀ dei viventi.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-ministero-della-solitudine/237714
dal 25 febbraio al 2 marzo dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17
RECOLLECTION OF A FALLING
30 anni di Spellbound Contemporary Ballet Programma in due parti
Jacopo Godani – “Forma mentis” Mauro Astolfi – “Daughters and angels”
Interpreti: Maria Cossu,
Giuliana Mele, Lorenzo
Beneventano, Alessandro Piergentili, Anita Bonavida, Roberto Pontieri, Martina Staltari, Miriam
Raffone, Filippo Arlenghi
Una produzione Spellbound
in collaborazione con Comune di Pesaro & AMAT per Pesaro Capitale
italiana della Cultura
2024, Festival Torino
Danza
durata 30’ e 38’ con intervallo di 15’ Parte 1: Forma mentis
Coreografia, Art Direction, Luci, Costumi: Jacopo
Godani Musica originale: Ulrich
Müller
Musica dal vivo Sergey Sadovoy
Assistente alle coreografie: Vincenzo De Rosa
Forma Mentis è una piattaforma vibrante per esplorare il
potenziale della danza come linguaggio universale per mezzo della
propria intelligenza. Ogni passo, ogni movimento, è un'opportunità
per esprimere idee e visioni, creando un dialogo dinamico con sé stessi, il pubblico e le generazioni future. In
questo spazio creativo, Godani riconosce il valore del talento e della determinazione professionale. Ogni danzatore,
ogni artista, è un faro di ispirazione per coloro che anelano a realizzare i propri
sogni.
Parte 2: Daughters and angels Coreografia e regia: Mauro Astolfi Set e Disegno luci: Marco Policastro Musica
originale: Davidson Jaconello Costumi: Anna Coluccia
Assistente alle coreografie: Elena Furlan
In Daughters and Angels
parlo della possibilità di intraprendere un percorso di conoscenza da parte del genere maschile del proprio
femminile, smantellando gli stereotipi di genere e mettendo in discussione alcune rocche forti della mascolinità.
Cerco di recuperare un’informazione
antica, il semplice potere della conoscenza, senza appartenenza né primati. La donna che immagino è stata una
figlia che ricorda ed amplifica ciò che ha imparato dalla
sorgente, l’uomo, sembra
aver dimenticato quasi tutto” (Mauro Astolfi)
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/recollection-of-a-falling/237725
dal 4 al 9 marzo dal martedì
al venerdì h 21, sabato h
19 e domenica h 17
EDIPO RE
di Sofocle traduzione
Fabrizio Sinisi adattamento e regia Andrea De Rosa
con (in o.a.)
Francesca Cutolo, Francesca
Della Monica, Marco Foschi, Roberto
Latini,
Frédérique Loliée,
Fabio Pasquini scene
Daniele Spanò
luci Pasquale Mari suono G.U.P. Alcaro costumi Graziella Pepe
realizzati presso Laboratorio di Sartoria del PICCOLO TEATRO
DI MILANO – TEATRO D’EUROPA
produzione TPE - Teatro
Piemonte Europa, Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro
ERT / Teatro Nazionale
durata 75 min guarda il trailer https://www.youtube.com/watch?v=b0C4IkpRU6A&t=13s Considerato uno dei testi
teatrali più belli di tutti i tempi, Edipo re di Sofocle rappresenta il simbolo universale dell’eterno dissidio
tra libertà e necessità, tra colpa e fato. Arrivato al potere grazie alla sua capacità di “far luce attraverso le
parole”, abilità che gli aveva permesso
di sconfiggere la Sfinge che tormentava la città di Tebe, Edipo è costretto, attraverso una convulsa indagine
retrospettiva, a scoprire che il suo passato è una lunga sequenza di orrori e delitti, fino a riconoscere la drammatica
verità delle ultime, desolate parole del Coro: “Non dite mai di un uomo che è felice,
finché non sia arrivato il suo ultimo
giorno”.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/edipo-re/237704
Dall’11 al 16 marzo dal martedì
al venerdì h 21, sabato
h 19 e domenica h 17
MOBY DICK ALLA PROVA
*
di Orson Welles
adattato - prevalentemente in versi sciolti
- dal romanzo di Herman
Melville traduzione Cristina
Viti
uno spettacolo di Elio
De Capitani
costumi Ferdinando Bruni
musiche dal vivo Mario
Arcari, direzione del coro Francesca Breschi
maschere Marco Bonadei,
luci Michele Ceglia,
suono Gianfranco Turco
con Elio De Capitani
e Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo
Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia
Viana/Giulia Di Sacco (in via di definizione),
Vincenzo Zampa, Mario
Arcari
coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile
di Torino – Teatro Nazionale
durata 2 ore e 20 minuti + intervallo
guarda il trailer
https://vimeo.com/manage/videos/580278056/5892caa461
Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Gigi Dall'Aglio
Orson Welles
portò al debutto il suo testo il 16 giugno 1955, al Duke of York’s Theatre di Londra. Lo mise in scena in un palco
praticamente vuoto, scegliendo di non dare al pubblico né mare, né balene, né navi. Solo una compagnia di
attori e sé stesso in quattro ruoli,
Achab compreso. E vinse la sfida di portare in teatro l’oceanico romanzo di
Melville gettando un ponte tra la
tragedia di Re Lear e Moby-Dick: l’ostinazione del re – che la vita, atroce maestra, infine redimerà – si
rispecchia in quella irredimibile, fino all’ultimo istante, dell’oscuro e tormentato capitano
del Pequod.
Splendidamente tradotto per
l’Elfo dalla poetessa Cristina Viti, il copione di Welles restituisce con forza d’immagini la prosa
del romanzo. In scena accanto a De Capitani (che interpreta Achab, padre Mapple, Lear e
l’impresario teatrale) troviamo Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro
Lussiana, Massimo Somaglino, Michele
Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa. Il cast salda le eccellenze artistiche di tre generazioni di
interpreti. La musica
dal vivo di Mario
Arcari e i canti diretti
da Francesca Breschi
(vibranti rielaborazioni degli sea
shanties) riempiono intensamente la scena generando emozioni profonde, in uno spazio dominato da un fondale
enorme, eppure leggero,
cangiante e mutevole, capace di evocare l’immensità del mare e la presenza
incombente del capodoglio.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/moby-dick-alla-prova/237724
dal 21 al 23 marzo
BEHIND THE LIGHT
coreografia, drammaturgia e interpretazione Cristiana Morganti
regia Cristiana Morganti e Gloria Paris disegno
luci Laurent P. Berger creazione
video Connie Prantera datore luci Matteo
Mattioli
audio/video Alessandro Di Fraia
una produzione Teatri di
Pistoia Centro di Produzione Teatrale in coproduzione con Fondazione I Teatri - Reggio Emilia,
Théâtre de la Ville - Paris, MA scène nationale-Pays de Montbéliard e con il sostegno di Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento distribuzione per l’Italia Roberta
Righi
Durata 70’
Gemo in un pianto
e fremo Fosco mi sembra il giorno Ho cento affanni intorno Ho mille furie in sen
Pietro Metastasio, L’Olimpiade, musica di Antonio Vivaldi
Spettacolo
autobiografico, che racconta di una crisi familiare, professionale e intima,
una sequela di eventi con il tipico
“effetto domino”, in cui una disgrazia pare chiamarne un’altra, in cui sembra venga meno ogni singolo
punto di riferimento, ogni certezza. Questa “personale crisi globale” viene mostrata, presa in giro, aggirata,
attraversata, superata grazie
al potere rigenerativo della confessione e soprattutto dell’arte, ora urlata, ora sussurrata tra le lacrime,
con il capo adagiato sul pavimento.
È una danza che fa venire voglia di danzare quella di Cristiana
Morganti, complice l’esplosione di energia che fa seguito
alla catarsi di questa confessione aperta, sincera, sofferente ma di un dolore mai autocompiaciuto, anzi
immediatamente lenito dalla risata, anche
di sé, con il pubblico.
Accompagnati da un collage musicale
che spazia da Vivaldi al punk-rock di Peaches, da Giselle,
di Adolphe Adam alla musica elettronica di Ryoji Ikeda, si alternano momenti di danza e
di parola.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/behind-the-light/237699
Sono aperte le iscrizioni per la
Master Class di Teatro Danza con Cristiana
Morganti per danzatori e
attori professionisti per un massimo di 20 partecipanti che si terrà MARTEDI 18 e MERCOLEDI 19 MARZO 2025 dalle h 15.00 alle h 19.30 Presso il Teatro Vascello. La
Master Class si svolgerà su
2 giorni con lo stesso gruppo: quindi 2 classi di 4 ore l’una, dalle h 15.00 alle h
19.30 (4 ore di lezione + 1 pausa di
30 min).
Costo d’iscrizione 150 Euro a persona. Per poter partecipare è necessario inviare
la richiesta con il curriculum a produzione@teatrovascello.it
Si richiede ai partecipanti di garantire la loro presenza
in entrambi i giorni per tutte le ore.
25-26 marzo martedì e mercoledì h 21
ERODIADE
di Giovanni Testori
con Francesca
Benedetti
regia di Marco Carniti
Musiche Originali David
Barittoni Video Artist Francesco
Scandale Aiuto regia Francesco Lonano
Erodiade per Giovanni Testori
si fa corpo, metà Dio, metà donna
che scopre il lato ambiguo e fluido della sua virilità. Francesca
Benedetti, musa dell’autore milanese, affronta la scrittura testoriana facendosi carne e sangue e immergendosi in
un flusso verbale senza precedenti
per restituire al pubblico, il mito ribaltato di un personaggio controverso e trasgressivo come Erodiade, che oggi si fa.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/erodiade/237705
dal 28 marzo al 6 aprile
LA PULCE NELL'ORECCHIO
di George Feydeau
traduzione, adattamento e drammaturgia Carmelo
Rifici e Tindaro
Granata regia Carmelo Rifici
con (in ordine alfabetico): Giusto
Cucchiarini, Alfonso De Vreese, Giulia
Heathfield Di Renzi
Ugo Fiore, Tindaro Granata, Christian La Rosa, Marta Malvestiti, Marco
Mavaracchio Francesca Osso, Alberto
Pirazzini, Emilia Tiburzi, Carlotta Viscovo e un attore in via di definizione
musiche Zeno Gabaglio
produzione LAC Lugano Arte e Cultura,
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
durata 2 h 35' più intervallo
Carmelo
Rifici affronta la regia di una commedia facendo cadere la sua scelta su un esilarante vaudeville di Georges
Feydeau. Un lavoro che, pur mantenendo l’impianto originale del testo, rispettandone la vocazione, sottolinea lo
spirito giocoso e selvatico della scrittura
di Feydeau, ne cerca i piani nascosti, libera i singoli personaggi dal contesto borghese
e valorizza i ruoli femminili.
Negli anni, il lavoro di
indagine registica di Rifici si è focalizzato sul tema del linguaggio e sulle sue ambiguità. Con La pulce
nell’orecchio siamo di fronte ad una farsa sul linguaggio, o meglio ad una farsa di linguaggi. I
rapporti umani tracciati da Feydeau sono costruiti sulla sagacia delle parole ma, a differenza delle grandi commedie di
Shakespeare, il commediografo francese
impone allo spettacolo una macchina comica
perfetta: un orologio
di rara precisione che porta i suoi personaggi e il loro modo di parlare
oltre il ‘gioco’ linguistico fine a
sé stesso, di puro intrattenimento ed evasione, con lo scopo di estrapolarne il massimo potenziale
teatrale e la massima
ridicolaggine umana.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-pulce-nell-orecchio/237719
dal 9 al 13 aprile
I FANTASMI DELLA NOSTRA STORIA
ideazione e drammaturgia Fabrizio
Gifuni 9, 10 aprile
Il male dei ricci
Ragazzi di vita e altre visioni
A vent’anni dal debutto di ‘Na
specie de cadavere lunghissimo spettacolo culto, ideato e interpretato dall’attore, con la regia di
Giuseppe Bertolucci, Fabrizio Gifuni ritorna alle pagine di Pasolini con una nuova drammaturgia originale. La
rilettura di Ragazzi di vita, romanzo
d’esordio dello scrittore, interpolata e storicizzata con altri scritti
pasoliniani - poesie, lettere,
interviste - dà vita a un racconto personale che l’attore-autore porta sul palco in un gioco di inedite prospettive e
vertiginosi sdoppiamenti. Il corpo-voce di Gifuni ci costringe a misurarci con un fantasma
poetico, una voce inquieta che continua a reclamare un ascolto. Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/i-fantasmi-della-nostra- storia-il-male-dei-ricci/237710
11,12,13 aprile
Con il vostro
irridente silenzio
Studio sulle lettere
dalla prigionia e sul memoriale
di Aldo Moro
Aldo Moro durante la prigionia
parla, ricorda, confessa, accusa, si congeda. Moltiplica le parole su carta: scrive lettere, si
rivolge ai familiari, agli amici, ai colleghi di partito, ai rappresentanti delle Istituzioni, annota
brevi disposizioni testamentarie. E insieme compone un lungo testo politico, storico, personale, il cosiddetto
memoriale. Le lettere e il memoriale sono
le ultime parole di Moro. Quelle ritrovate, quelle fino a noi pervenute. Un
fiume di parole che si cercò subito di silenziare, mistificare, irridere. Dopo oltre quarant’anni il destino
di queste carte non è molto cambiato. Pochi le hanno davvero lette, molti hanno scelto di dimenticarle. Attraverso un ostinato
lavoro di drammaturgia, Gifuni si confronta con lo scritto
più scabro e nudo della
storia d’Italia.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/i-fantasmi-della-nostra-storia-con-il- vostro-irridente-silenzio/237709
dal 15 al 19 aprile
SALVEREMO IL MONDO PRIMA DELL’ALBA
Uno spettacolo di CARROZZERIA
ORFEO
Drammaturgia Gabriele Di Luca
Con
(in o.a.) Sebastiano Bronzato, Alice Giroldini, Sergio Romano, Roberto
Serpi Massimiliano Setti,
Ivan Zerbinati
Regia Gabriele Di Luca, Massimiliano
Setti, Alessandro Tedeschi
Musiche originali
Massimiliano Setti
Una coproduzione
Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
Durata: 120’ Linguaggio esplicito
Guard il trailer
https://www.youtube.com/watch?v=fZkXkc3xyjQ
Dopo aver esplorato il mondo degli ultimi, dei reietti, degli esclusi e dei perdenti, Carrozzeria Orfeo
indaga il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto
dei primi, dei vincenti, della classe dirigente, dei ricchi, paradossalmente, però, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità
asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti e, quindi, frantumati da tutto ciò che la mentalità capitalista non può comprare:
l'amore per se stessi, la purezza dei sentimenti, gli affetti sinceri, la
ricerca di un senso autentico nell’esistenza.
Salveremo
il mondo prima dell’alba è il racconto della vita di alcuni
ospiti in una clinica di riabilitazione
di lusso situata su un satellite nello spazio, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee (sessuali, affettive, da lavoro, da psicofarmaci). Ma le dipendenze e la riabilitazione
costituiscono solo il sintomo esteriore di problemi più profondi ed esistenziali; la metafora di un modello di vita ormai giunto a un punto di non ritorno.
Il tutto viene esplorato in pieno stile Carrozzeria Orfeo, grazie a un occhio
sempre lucido e, forse,
disilluso, che intende cogliere, con ironia ed estremo divertimento, i
paradossi, le contraddizioni e le
deformazioni grottesche della realtà attraverso personaggi strabordanti di umanità,
ironia e dolore.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/salveremo-il-mondo-prima-dell- alba/237726
Dal 6 all’11 maggio
6 DONNE che hanno segnato
la storia/ 6 AUTORI che le raccontano
sei giorni per sei grandi ritratti
femminili Camille Claudel –
Dacia Maraini (6 maggio) Marie Curie
– Sandra Petrignani (7 maggio) Marilyn
Monroe – i suoi diari
segreti (8 maggio)
Maria Montessori – Eugenio Murrali
(9 maggio) Rosa Luxemburg – Viola Ardone
(10 maggio)
Billie Holiday – Maurizio De Giovanni (11 maggio) un progetto
di Mariangela D'Abbraccio
testi originali di Viola Ardone,
Maurizio De Giovanni,
Norma Jeane, Dacia Maraini, Eugenio
Murrali, Sandra Petrignani
con Mariangela D’Abbraccio e Manuela Kustermann
regia Francesco Tavassi
produzione La Fabbrica
dell'Attore-Teatro Vascello
Il progetto, si articola in
sei giorni. Ogni replica è dedicata ad una grande figura femminile: Camille,
la scultrice geniale e incompresa; Billie,
la signora triste del jazz; Marie,
scienziata fra le più brillanti del
Novecento; Rosa,
rivoluzionaria di professione, studiosa marxista e antimilitarista; Marilyn,
la più grande diva del cinema e icona di femminilità; Maria, pedagogista, educatrice e medica
italiana.
Sei donne di eccezionale
talento e di struggente umanità, vittime di discriminazione e protagoniste di grandi battaglie, che hanno segnato
in modo determinante la Storia e le storie
di noi tutti.
A raccontarle, attraverso
differenti registri narrativi, sei autori, tra le firme più prestigiose e talentuose del nostro panorama, per sei narrazioni in forma di reading pensate
per due voci,
quelle di Mariangela D’Abbraccio e Manuela Kustermann, interpreti fra le
più attente e sensibili della scena
italiana.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/search?q=6%20donne&o=date
dal 13 al 18 maggio
FELICISSIMA JURNATA
Finalista Forever
Young – La Corte Ospitale
2022
Vincitore del premio Giuria Popolare – Dante Cappelletti 2021
drammaturgia e regia Emanuele D’Errico
con Antonella Morea e Dario Rea
e con le voci delle donne e degli uomini del Rione Sanità
scene Rosita
Vallefuoco musiche originali Tommy Grieco
suono Hubert Westkemper
luci Desideria
Angeloni costumi Rosario Martone aiuto regia Clara Bocchino
realizzazione scene Mauro
Rea macchinista Michele Lubrano
Lavadera fonico Stefano
Cammarota
foto di scena
Laila Pozzo
ufficio stampa Linee Relations (Valeria
Bonacci, Giorgia Simonetta) produzione Cranpi, Teatro di Napoli
– Teatro Nazionale, Putéca Celidònia in collaborazione con La Corte Ospitale – Forever Young 2022
con il sostegno
di Teatro Biblioteca Quarticciolo
e di C.RE.A.RE Campania
Centro di residenze della Regione Campania
durata 60’ guarda
il trailer https://vimeo.com/928531604
Felicissima
jurnata cerca di cogliere l’essenza o, forse, l’assenza di vita reale che unisce
sul filo della solitudine il basso napoletano e quel che ne resta
di Giorni Felici
di Beckett.
Dal 2018 Putéca Celidònia
vive attivamente il Rione Sanità di Napoli portando il teatro in mezzo ai vicoli bui ed abbandonati. “Ci è
successo di entrare in alcuni bassi e
di trovare una situazione surreale.
Così abbiamo deciso di iniziare un viaggio (…), immergendoci nelle storie delle persone che ci hanno
sorpreso, rapito e portato su di una strada imprevista.
Felicissima jurnata pone
l’accento sulla paralisi emotiva e fisica che
queste persone si impongono per
mancanza di mezzi. Molti di loro non sono mai usciti dalla loro città, dal proprio quartiere e chissà da quanto tempo
dalla propria casa. Non è prigionia questa? È
una prigionia consapevole o inconsapevole?”
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/felicissima-jurnata/237707
dal 20 al 25 maggio
LA GATTA
SUL TETTO CHE SCOTTA
di Tennessee
Williams traduzione Monica Capuani
regia Leonardo Lidi
con Valentina Picello, Fausto
Cabra e cast in via di definizione scene e luci Nicolas Bovey
costumi Aurora Damanti
assistente regia Alba Maria Porto
Teatro Stabile
di Torino - Teatro Nazionale
Dopo Lo zoo di vetro Leonardo Lidi torna
a Tennessee Williams allestendone il primo grande
successo teatrale: La gatta
sul testo che scotta, andato in scena in prima assoluta a Chicago nel 1944. Una ricca famiglia del
Sud degli Stati Uniti entra in crisi di fronte alla morte annunciata del padre-padrone, mettendo
in mostra l’avidità
e la debolezza di carattere dei due figli, ed in particolare
il dramma di Brick e di sua moglie, la gatta del titolo. Brick e Maggie vivono insieme ma da tempo non hanno rapporti
sessuali, per volere di lui, che
ritiene la moglie responsabile del suicidio del suo amico Skipper. Ritratto
formidabile di un uomo che lotta
rabbiosamente “contro la luce che muore” (sono versi di Dylan Thomas), questa è una delle prime e più violente prese di posizione
a proposito del tema dell’omosessualità, significativamente
scomparso nella notissima versione cinematografica di Elia Kazan, interpretata da Paul Newman e Liz Taylor. Il
teatro di Leonardo Lidi, regista residente del Teatro Stabile
di Torino, si muove da tempo attraverso le pagine dei più grandi
autori per la scena (García
Lorca, Čechov, Molière), focalizzando il proprio
lavoro sui delicati rapporti familiari e sulla
tenerezza dei sentimenti negati, un punto di vista registico che gli è valso numerosi
riconoscimenti da parte della critica.
Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-gatta-sul-tetto-che-scotta/237718
INFO ORARI
dal martedì al venerdì
h 21 sabato h.19
domenica h.17 lunedì
h 21
Circo El Grito
h.19
Emma Dante Il Canto della Sirena Vascello
dei Piccoli sab. 16,30 dom.11,30
BIGLIETTERIA
intero € 25
over 65 € 20
cral e convenzioni € 18 studenti € 16
Vascello dei piccoli € 15 / € 12 (bambini) Concerti € 15 / € 12 (studenti e anziani) Abbonamenti
Zefiro (8 titoli)
€ 120
Eolo (9 titoli)
€ 135
Card libera (6 spettacoli a scelta su tutta la programmazione) € 108
Card love a 2 spettacoli a scelta su tutta la programmazione per 2 persone
(4 ingressi) € 72
Zefiro
DE PROFUNDIS CAPITOLO II
IL GIARDINO DEI CILIEGI
IL RITO
IL MINISTERO DELLA SOLITUDINE MOBY DICK
LA PULCE NELL’ORECCHIO
LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA
Eolo
UCCELLINI
LA VEGETARIANA LA
SCORTECATA FAUST BAHAMUTH
IL GRANDE VUOTO
BOCCONI AMARI SEMIFREDDO EDIPO
RE
FELICISSIMA JURNATA
Campagna abbonamenti
Abbonamento
Zefiro 120 euro (8 titoli) (ACQUISTA ONLINE https://www.vivaticket.com/it/Ticket/abbonamento-zefiro-8-spettacoli/237688 ) con eventuale scelta del posto
Abbonamento
Eolo 135 euro (9 titoli) (ACQUISTA ONLINE https://www.vivaticket.com/it/Ticket/abbonamento-eolo-9-spettacoli/237687 ) con eventuale
scelta del posto
Card
libera 108 euro (6 spettacoli a scelta) (ACQUISTA ONLINE https://www.vivaticket.com/it/Ticket/card-libera-6-spettacoli/237689 ) con
eventuale scelta del posto
Card
love 72 euro (2 spettacoli a scelta per 2 persona) (ACQUISTA ONLINE https://www.vivaticket.com/it/Ticket/card-love-2-spettacoli-4-ingressi/237690 ) con eventuale scelta del posto
Info e prenotazioni anche tramite abbonamenti Zefiro , Eolo e CARD LIBERA E CARD LOVE o tramite VIVICINEMAETEATRO ancora
valido fino a novembre 2024 - promozioneteatrovascello@gmail.com
Biglietti: Intero 25 euro -
Ridotto over 65: 20 euro - Ridotto addetti ai lavori del settore e Cral/Enti
convenzionati: 18 euro - Ridotto
studenti, studenti universitari, docenti e operatori
esclusivamente delle scuole di teatro, cinema e danza 16 euro e gruppi
di almeno 10 persone 16 euro a
persona È possibile acquistare i biglietti, abbonamenti e card telefonicamente 065881021 con carta di credito
e bancomat abilitati,
acquista direttamente alla
biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/ acquista tramite bonifico bancario
a favore di Coop. La Fabbrica dell'Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Via G. Carini 32 di
Roma c/c 3842 abi 03069 cab 05078 iban IT89V0306905078100000003842
oppure acquista on line https://www.vivaticket.com/it/search?q=teatro%20vascello&o=date
Info: 06 5881021 – 06 5898031
promozioneteatrovascello@gmail.com - promozione@teatrovascello.it Teatro Vascello Via Giacinto
Carini 78
Monteverde Roma