La Milanesiana, a Bergamo la mostra “Cosmo Sallustio. Il colore dell’anima” alla Galleria Ceribelli



Dal 28 giugno al 5 agosto LA MILANESIANA, ideata e diretta da ELISABETTA SGARBI, ospita la mostra Cosmo Sallustio. Il colore dell’anima” alla Galleria Ceribelli di Bergamo (via San Tomaso, 86).

Cosmo Sallustio (Molfetta 1930 - Roma 2010) è rimasto all’ombra del mercato e della critica. Per questo, la mostra de La Milanesiana, in cui sono esposte 42 opere, tra cui oli su legno, acquerelli, chine e disegni a matita, è un vero evento, che ne suggella la grandezza. Consapevolmente estraneo alle tendenze a lui contemporanee dell’Informale e della Transavanguardia, Sallustio sceglie la strada del figurativo, e la propone sia in pittura che in scultura, di cui in mostra si espone il Cristo risorto, altezza oltre 2 metri, in lamiera di zinco saldata a stagno (1980), realizzato grazie a un argano issato sul tavolo di cucina: un’opera straordinaria.

I soggetti sono sia familiari che civili o religiosi. I colori spesso squillanti.

Pur nella varietà, anche tecnica, lo sguardo di Sallustio resta riconoscibile: un’indagine figurativa che è sempre psicologica, e rimanda sempre alla concretezza delle figure umane nella loro quotidianità.

 

«Mio padre era soprattutto uno studioso e un uomo di grande cultura, i suoi studi non sono mai cessati, spaziavano dalla scienza alla filosofia, dalla matematica alla letteratura, religione, politica e ovviamente all’arte. […] Forse, proprio quella saggezza dall’animo sensibile, abbinata a quelli che lui percepiva come fallimenti hanno contribuito al proliferare di una visione pessimistico ossessiva nei confronti della società, della famiglia, della vita» Monica Sallustio.

 

«In Cosmo Sallustio l’energia artistica ha avuto il perimetro fisico delle mura domestiche. Almeno sin qui. Almeno sino a quando Monica, sua figlia, artista come lui, scenografa, mentre lavoravamo a un film, mi ha parlato di suo padre pittore. […] C’è un elemento classico nella sua pittura, uno studio delle proporzioni, delle forme, della prospettiva. La passione per la pittura in lui si fonde alla passione per la matematica e le scienze esatte e meno esatte» Elisabetta Sgarbi.

 

L’inaugurazione si terrà venerdì 28 giugno alle ore 16.00 presso l’Accademia Carrara (piazza Giacomo Carrara, 82), interverranno Monica Sallustio, Vittorio Sgarbi, Mario Andreose, Martina Bagnoli (Direttrice della Fondazione Accademia Carrara) e Elisabetta Sgarbi.

Per partecipare all’inaugurazione, prenotarsi al seguente link:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-riscoperta-di-cosmo-sallustio-908177702957?aff=ebdsoporgprofile

 

La mostra è a cura di Monica Sallustio e Elisabetta Sgarbi.

Progetto di allestimento Luca Volpatti.

In collaborazione con Galleria Ceribelli e Ciaccio Arte.

 

Apertura mostra “Cosmo Sallustio. Il colore dell’anima”: da martedì a sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Domenica e lunedì su appuntamento.

I cataloghi delle 12 mostre ospitate quest’anno da La Milanesiana sono editi dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi.

 

Monica Sallustio

Roma 28 Agosto 1968. Maturità artistica presso Il Primo Liceo Artistico di Roma, diploma in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua carriera inizia nei laboratori di scenografia e nella televisione, approda al cinema nel 1997 al fianco dello scenografo G. Silvestri nel film L’assedio di B. Bertolucci. In seguito, collaborerà a film in Italia e all’estero diretti da registi di fama internazionale tra cui: M. Scorzese, R. Scott, G. Tornatore, L. Guadagnino con il quale lavora come supervising art director. Negli anni alterna scenografia e arredamento, come scenografa firma il suo primo lungometraggio nel 2022, Amusia di M. Ruspoli seguito da L’isola degli idealisti di E. Sgarbi nel 2024. Dal 2022 Monica Sallustio, Saba Sallustio, Francesca Bozza e Elsa Ceri si propongono di promuovere le opere dell’artista Cosmo Sallustio.

 

Cosmo Sallustio

Nasce il 21 marzo del 1930, nella città pugliese di Molfetta, dall’unione di Maria Montaruli e Michele Sallustio, capo edile. Qui vive la sua infanzia e adolescenza, seguendo gli studi canonici fino al liceo classico, dove si diploma nel 1948. Dal 1958 si trasferisce a Roma dove decide di prendere l’abilitazione per l’insegnamento, iscrivendosi al corso di Pittura presso il primo liceo artistico, in via Ripetta. L’insegnamento diventerà la sua professione principale per oltre trent’anni. In seguito si iscrive alla facoltà di architettura dell’università di Roma, dove consegue la laurea in Architettura, nel 1971. Durante gli anni dell’università lavora anche come disegnatore, collaborando alla progettazione edilizia presso alcuni studi di architettura romani, tra i più noti quelli dell’architetto Marcello Piacentini e del prof. Saverio Muratori titolare della Cattedra di composizione presso la facoltà di Architettura. Tra il ‘60 e il ‘69 arricchisce ulteriormente l’esperienza professionale inserendosi nel settore della grafica pubblicitaria. In questa veste partecipa a vari concorsi, ricevendo incarichi e l’approvazione di amici artisti, tra i quali Mino Maccari. Durante gli esami di liceo artistico, nel 1961, a Roma, conosce Elsa Ceri, che diventerà sua moglie. Dall’unione nasceranno Saba, Monica e Fabiola. Le figure femminili che lo circondano nell’ambiente familiare diverranno spesso spunto e modello della sua produzione artistica, portata avanti con determinazione, pur nelle difficoltà logistiche ed economiche date dalla situazione. Sceglie spesso il confronto con tematiche filosofiche e religiose, incurante delle difficoltà di lettura alle quali inevitabilmente, in quel periodo storico, la sua arte sarebbe andata incontro. Ha partecipato a concorsi ed esposizioni.

 

Vittorio Sgarbi

È nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, professore ordinario di Storia dell’arte, accademico di San Luca, ha curato mostre in Italia e all’estero. È prosindaco di Urbino, presidente del MART di Rovereto, presidente della Fondazione Canova di Possagno, presidente di Ferrara Arte, commissario per le arti di Codogno, presidente del MAG – Museo dell’Alto Garda e presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi che conserva le sue opere. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54a Biennale d’Arte di Venezia. La serie di volumi dedicata al Tesoro d’Italia, una storia e geografia dell’arte italiana, comprende Il tesoro d’Italia. La lunga avventura dell’arte (2013), Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo (2014), Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio (2015), Dall’ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo (2016), Dal mito alla favola bella. Da Canaletto a Boldini (2017), Il Novecento. Volume I: dal Futurismo al Neorealismo (2018), Il Novecento. Volume II: da Lucio Fontana a Piero Guccione (2019). Tra le sue pubblicazioni più recenti, La Costituzione e la Bellezza (con Michele Ainis, 2016), Leonardo. Il genio dell’imperfezione (2019), Caravaggio. Il punto di vista del cavallo (nuova edizione 2021), Ecce Caravaggio. Da Roberto Longhi a oggi (2021), Raffaello. Un Dio mortale (2022), Canova e la bella amata (2022), Roma (nuova edizione 2022), Scoperte e rivelazioni. Caccia al tesoro dell’arte (2023), Michelangelo. Rumore e Paura (2023).

 

Mario Andreose

Veneziano, è attivo da alcuni decenni nell’editoria. Ha partecipato all’avventura del Saggiatore di Alberto Mondadori in vesti successive di correttore di bozze, traduttore, redattore, redattore capo, direttore editoriale. Passato alla Mondadori, si è occupato del settore nascente delle coedizioni dei libri per ragazzi e dei libri illustrati. È stato direttore editoriale del Gruppo Fabbri, comprendente le case editrici Bompiani, Sonzogno, Etas e le edizioni scolastiche. Nella RCS Libri, nata dalla fusione del Gruppo Fabbri con la Rizzoli, ha ricoperto l’incarico di direttore letterario. Attualmente è presidente della Nave di Teseo, collaboratore del supplemento culturale “Domenica” del “Sole 24 Ore” e membro del comitato direttivo del Centro internazionale di studi umanistici “Umberto Eco” presso l’Università di Bologna. Il suo libro più recente è Voglia di Libri (2020).

 

Elisabetta Sgarbi

Dopo 25 anni come editor e Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani, ha fondato nel novembre 2015, assieme ad altri autori tra cui Umberto Eco, Mario Andreose ed Eugenio Lio, La nave di Teseo Editore, di cui è Direttore Generale e Direttore Editoriale. È Presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni e Direttore Responsabile della rivista “linus”. Ha ideato, e da 25 anni ne è Direttore Artistico, il Festival Internazionale La Milanesiana - Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto Economia Sport Fumetto e linus - Festival del Fumetto, che giunge quest’anno alla sua terza edizione. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici, presentati nei più importanti festival internazionali del Cinema. Nel 2020 ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia un film sul gruppo musicale Extraliscio, dal titolo “Extraliscio – Punk da Balera. Si ballerà finché entra la luce dell’alba”. Il film ha ricevuto il Premio Siae al talento creativo e il Premio FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essais. Il suo film più recente è “Gatto e la casa dei fantasmi”, presentato nel 2023 al Torino Film Festival; alla fotografia di Nino Migliori ha dedicato due film, entrambi presentati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma: “Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza (2022)”, selezionato per i Nastri d’Argento, e “Nino Migliori. La festa che rovescia il mondo per gioco (2023)”. Nel 2020 ha fondato la Betty Wrong Edizioni musicali che ha esordito producendo il doppio album degli Extraliscio “È bello perdersi”, che include il singolo presentato al 71^ Festival di Sanremo, Bianca Luce Nera. Nel 2022 ha pubblicato insieme a Margutta 86 il singolo “È così” di Luca Barbarossa e Extraliscio, seguito dall’album di Extraliscio “Romantic Robot”. È Presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi che promuove la lettura, la diffusione della cultura e della conoscenza dell’arte. Per la sua attività culturale ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’Oro. È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Paulo Coelho, con sede a Ginevra. È membro, su nomina del Pontefice Francesco I, della Pontificia Accademia delle Arti e delle Scienze.

 

Quest’anno La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, festeggia 25 anni con un’edizione straordinaria che dal 20 maggio attraversa l’Italia concludendosi il 9 agosto a St. Moritz in Svizzera, unendo Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto.

 

Il tema del 2024 è LA TIMIDEZZA (e i suoi contrari), l’arte di saper ascoltare e osservare il mondo, e i mondi degli altri, invece di farsi risucchiare in un turbine di attività e stimoli, rischiando di perdere di vista ciò che è veramente importante. Ma anche i suoi contrari, l’istrionismo e l’estroversione. La Timidezza ama la pace, una chimera in un mondo dominato dalle Guerre. Il secondo argomento portante è il rapporto con la Natura, e in particolare con l’Acqua.

 

La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno arrossisce con grazia in aderenza al tema portante, rielaborata da Franco Achilli.

 

Quest’anno La Milanesiana consegna i seguenti premi:

Premio Rosa d’oro de La Milanesiana ad Anne Carson e Laura Morante

Premio SIAE / La Milanesiana a Paolo Fresu

Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle a Mathieu Belezi

Premio Omaggio al Maestro ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella

Premio Regas / La Milanesiana "Artisti dell'innovazione” ad Andrea Moro

 

Per prenotarsi agli appuntamenti a ingresso gratuito: Eventi di La Milanesiana. Ideata da Elisabetta Sgarbi - 1 attività e biglietti futuri | Eventbrite.

 

La Milanesiana è organizzata da Imarts International Music and Arts Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il Patrocinio del Comune di Milano e con il contributo di Regione Lombardia.

 

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Fattitaliani

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