di Caterina Civallero
Questo
racconto descrive le avventure di un ragazzo che si trova a vivere
un’esperienza singolare e fantastica nelle profondità marine. Il protagonista,
Willy, suo malgrado entrerà in contatto con un paio di figure fiabesche:
Poseidone, il dio re dei mari, e Ondina, una piccola onda personificata, suo
braccio destro; esse lo affiancheranno in maniera più o meno rigorosa nel corso
della vicenda, e lo aiuteranno a maturare trasformandolo da individuo dapprima
superficiale ed egoista in una persona consapevole e responsabile.
L’episodio si può anche interpretare come un’avventura metaforica, un viaggio all’interno della propria coscienza, un’esperienza evolutiva e coraggiosa perché “in fondo al mare sono pochi quelli che si avventurano”. È un invito a guardare con consapevolezza dentro sé stessi ma contemporaneamente anche la realtà quotidiana e il mondo che ci circonda.
Ci parli del tuo libro, “WILLY E ONDINA AMBASCIATORI DEL MARE”? Come nasce, qual è l’ispirazione che l’ha generato, quale il messaggio che vuoi che arrivi al lettore, quali le storie che ci racconti senza ovviamente fare spoiler?
Mi sono ritrovata a scrivere questo racconto per sperimentare una via di
comunicazione differente da quella utilizzata abitualmente. Spiego meglio:
percorrendo i sentieri di montagna, frequentando i parchi cittadini o le
spiagge, assisto a comportamenti di incuria verso l’ambiente. Da anni porto con
me sempre uno o più sacchetti per raccogliere il pattume che trovo frequentando
questi luoghi; con pazienza raccolgo, sovente sotto gli occhi indifferenti dei
frequentatori, i rifiuti presenti. Soprattutto al mare, tranne una sola eccezione,
non è mai, ripeto mai accaduto che qualcuno sia intervenuto a sostenermi. Altra
situazione ricorrente sono i mozziconi di sigaretta. Davanti ai locali o ai
negozi generalmente sostano i clienti o gli stessi gestori che, terminato
l’attimo di pausa, anziché gettare il residuo della sigaretta in un posacenere
che dovrebbe trovarsi obbligatoriamente presente per chi esercita un’attività
su strada, gettano invece il residuo all’interno dei tombini. Questo è un atto
che ritengo inaccettabile e mi suscita un sentimento di forte indignazione. La
funzione dei tombini è quella di convogliare le acque meteoriche che proseguono
poi il loro corso verso i fiumi e infine terminano in mare. Gettare quindi un
rifiuto nel tombino è come gettarlo direttamente nelle acque del mare. Qualcuno
potrebbe superficialmente ed erroneamente pensare che finiscano nella
fognatura. Anche finissero nella fognatura, il lavoro di depurazione delle
acque oltre a essere molto complessa e costosa, comporta successivamente anche lo
smaltimento dei fanghi residui della depurazione delle acque reflue urbane.
Il messaggio che vorrei veicolare, a questo punto indirettamente, tramite
i personaggi del racconto, è di riflettere sulle azioni abituali che vengono
adottate quotidianamente e di non avere scrupoli nello stigmatizzare i
comportamenti inappropriati. La solidarietà nel condannare con risolutezza e
unanimità un atto inopportuno è molto più efficace di una multa. Attualmente però
siamo in assenza sia della sanzione pecuniaria sia di una esplicita condanna
morale dei gesti che danneggiano l’intera collettività.
Cito, per concludere, una frase di Sant’Agostino: “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle”. E io ne aggiungerei un terzo: la volontà nel volerle cambiare.
Chi sono i destinatari che hai immaginato mentre lo scrivevi?
I destinatari sono principalmente i giovanissimi che se non adeguatamente
indirizzati possono assumere comportamenti negativi. L’educazione civica è
stata destituita, e sostituita dall’educazione politica che nulla ha in comune
con l’insegnamento del rispetto verso il prossimo, animali e ambiente compresi,
e delle indispensabili regole di attenzione verso il nostro Pianeta.
Tra i destinatari del racconto mi piacerebbe annoverare anche insegnanti e genitori, che per primi sono responsabili della formazione dei futuri componenti della società. Il racconto è una forma meno diretta per presentare la criticità della condizione attuale e la necessità di un drastico cambiamento delle quotidiane abitudini. È scorretto pensare che altri risolveranno le situazioni al posto nostro. Ciascuno deve attivarsi singolarmente nei piccoli gesti di tutti i giorni.
Una
domanda difficile: perché i nostri lettori dovrebbero comprare “WILLY E ONDINA AMBASCIATORI DEL MARE”? Prova a incuriosirli perché vadano in
libreria o nei portali online per
acquistarlo.
Perché tramite i tre protagonisti i lettori potrebbero vivere un’esperienza insolita. Un’occasione per entrare in contatto con il regno marino e capire come gli abitanti degli abissi percepiscono i comportamenti umani e le conseguenze generate sul loro mondo. Cambiando il punto di vista forse sarà anche più semplice acquisire consapevolezza dell’importanza di ogni gesto che si compie.
C’è qualcuno che vuoi ringraziare che ti ha aiutato a realizzare la tua ultima opera letteraria? Se sì, chi sono queste persone e perché le ringrazi pubblicamente?
Certamente: devo ringraziare sicuramente te e Alessandro per il servizio di consulenza editoriale. Il vostro contributo è stato determinante per trasformare un messaggio, che rischiava di rimanere chiuso in un cassetto e quindi inutile, in una pubblicazione che possa essere veicolata al prossimo. L’iter che riguarda la pubblicazione è complesso e destreggiarsi nel mondo dell’editoria, per chi ne è estraneo, risulta un’impresa nebulosa ma anche rischiosa: non si sa da dove iniziare e si può divenire vittime di raggiri o incappare in interlocutori poco professionali. Mi reputo quindi fortunata ad avervi incontrati e necessiterò a breve nuovamente del vostro contributo professionale.
“WILLY E ONDINA AMBASCIATORI DEL MARE”, Copyright © 2024
Stefania Bessone Independently published
Torinese, amante della natura, animalista e ambientalista, sin da giovanissima faccio parte attivamente di diverse associazioni e comitati per la sensibilizzazione, la tutela e il rispetto degli animali e dell’ambiente.
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