Melani ci racconta “Se scatta l'ora”, un brano che parla della solitudine

Melani è un giovane cantautore e attore toscano originario di Pistoia. Sin da Bambino mostra una predisposizione al canto improvvisando canzoni dal nulla e in ogni luogo. Le sue esibizioni sono sempre state accompagnate, sin dall’inizio, da movimenti del corpo che lui fa mentre canta, accompagnando i testi delle sue canzoni con originali passi di Danza.

Inizia a scrivere e ad avvicinarsi al mondo della musica grazie al musicista Lorenzo Maffucci con cui produrrà il suo primo ep.

Attinge idee e energia dalle sigle dei cartoon con le quali si dà sempre una certa carica prima di esibirsi, o prima di iniziare a comporre una nuova canzone. I testi delle sue canzoni prendono forma grazie all’ascolto di una grande quantità di musica di ogni genere, fino al momento in cui non individua fra le canzoni da cui prende ispirazione, quella che lo spinge a creare il brano nuovo.

Da questa breve ma significativa e originale presentazione ci rendiamo subito conto che Tiziano è un artista molto originale, ma mai banale, e fra le tante cose particolare che fa quando scrive e canta una canzone, c’è anche quella di fare la parodia alla pronuncia della lingua inglese: ama svuotare infatti i vocaboli dal suo significato originale, dando alle stesse una forma nuova, diremmo quasi inedita nel suo contenuto.

Partecipa alle audition televisive di Xfactor 2022 con il brano “Star Pack” ottenendo un buon gradimento da parte dei giudici e del pubblico.

 

Parliamo del tuo nuovo singolo. Com’è nato?

Il mio nuovo singolo, “Se scatta l’ora”, è nato mentre ascoltavo della musica che mi ispirasse a cercare una melodia che mi sbloccasse la scrittura.

Cosa rappresenta per te?

Per me rappresenta uno strumento con il quale descrivo il lato più fragile delle persone che spesso si vergognano a parlare di queste tematiche.

A quale idea si ispira il videoclip?

L’idea del videoclip mi è venuta nel dormiveglia. Una volta sveglio su delle tavole ho disegnato le scene, come faccio per tutti i miei cortometraggi.

Quali sono le tue influenze musicali?

Il mio punto di riferimento per eccellenza è Micheal Jackson e tutta la musica afroamericana, R&B, soul, melodica, soprattutto old school e anche musica gotica. Nel panorama italiano, invece, ascolto molto Annalisa, Rose Villain, Elisa, Gabbani.

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica risale a quando ero bambino, perchè in casa mia riecheggiava sempre molto musica italiana come De Andrè, i Nomadi e tutto il panorama pop rock degli anni 80 e 90. Un giorno mi misi a cantare sul balcone improvvisando testi e melodie dal nulla e puntualmente le anziane del condominio mi chiedevano di cantare per loro, ma io arrossivo e mi vergognavo perchè ero e sono molto timido.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

Ce ne sono tanti nella mia testa ma se dovessi scegliere ti direi Micheal Jackson in un feat. postumo e nel panorama italiano Rose Villain perchè penso che siamo molto simili su certi aspetti caratteriali e tormenti interiori.

Progetti futuri?

Preferisco lavorare in silenzio e farvi delle bellissime sorprese piuttosto che fare annunci grandiosi come spesso fanno i politici e puntualmente rimangono fantasia su carta o nell’aria delle idee.


Fattitaliani

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