Parte dalla Puglia il progetto sulle parità di genere della Presidente Maria Grazia Russo: ''La cultura dell’uguaglianza parte da una corretta narrazione''



Al via in Puglia il progetto 'Parità di Genere' che, da oltre tre anni, promuove la parità di genere all’interno di una cultura che non lascia liberi bambini e ragazzi di essere sé stessi, indipendentemente dai ruoli assegnati dalla società in relazione al genere. 

Un Istituto, quello Bonsegna-Toniolo a Sava, in provincia di Taranto, che intende abbattere le barriere costruite dal genere. Da qui l’esigenza di aderire al progetto “Parità di Genere'', attraverso il quale alunni, genitori e insegnanti, sono chiamati a misurarsi con un’esperienza inedita, dove la scrittura, l’editoria, le differenze e l’uguaglianza si mescolano insieme. Una scuola che, attraverso questo progetto, intende sovvertire le dinamiche relazionali di dominio, spesso a svantaggio delle donne.

“Il gender gap ci consegna una parità di genere che è in fase di stallo. Solo una formazione attenta, minuziosa e soprattutto di pensiero può aiutare a innescare il cambiamento. La scuola ha la responsabilità di insegnare a riconoscere anche gli stereotipi di genere che, solo se conosciuti possono essere decostruiti”. Queste le parole delle insegnanti Monda Emanuela e Bottazzo Anna Maria. 


La nascita del progetto e l'idea di farlo partire dalla Puglia: ''Il progetto legato alla parità di genere - spiega la Presidente Maria Grazia Russo - è nato dall’associazione di promozione sociale Blitos che si occupa di scrittori emergenti italiani e di scrittura creativa. La compagine associativa, prettamente femminile, ha sentito da subito l’esigenza di impegnarsi sulle tematiche inerenti alle discriminazioni tra uomo e donna. Essendo le parole il “cuore” della nostra associazione, abbiamo pensato di lanciare un’iniziativa che si basasse proprio sul loro utilizzo. Gli stereotipi di genere rappresentano dei modelli di pensiero precostituiti, per lo più basati su un certo tipo di narrazione radicato in determinati gruppi culturali. Quello che ci proponiamo di fare con I Laboratori didattici sulla parità di genere è di creare una nuova narrazione, più inclusiva, che esalti l’uguaglianza tra uomo e donna. I laboratori, infatti, hanno lo scopo di far realizzare ai bambini delle fiabe che abbiano come metafora l’uguaglianza tra i sessi. Le fiabe realizzate dai bambini verranno poi raccolte in libri illustrati.

Il progetto è partito dalla scuola primaria dell'Istituto Comprensivo “Bonsegna -Toniolo” del comune di Sava (Taranto), perché l’insegnante Emanuela Monda ha appreso della nostra iniziativa e si è fatta portavoce presso la dirigente scolastica Alessandra Sirsi. Il laboratorio è stato poi presentato ai genitori che lo hanno accolto molto positivamente. Siamo in contatto continuo con l’insegnante e sappiamo che i bambini stanno realizzando la favola con grande entusiasmo. Vorremmo dire a bambini, ragazzi e adulti di assecondare i loro talenti e le loro inclinazioni, e di non scegliere una tipologia di studi, una professione o addirittura un percorso di vita perché è quello che la società si aspetta da loro. A questo aggiungerei che vanno rispettati gli altri in quanto persone; dobbiamo imparare ad utilizzare le parole come strumenti di libertà e non come armi affilate per “giudicare” chi fa scelte che vanno fuori dai modelli a cui siamo stati abituati negli ultimi secoli. Il nostro motto, infatti, è la cultura dell’uguaglianza parte da una corretta narrazione''. 

Fattitaliani

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