Dal 15 al 21 aprile prossimi, presso la Cattedrale di Fabbrica del Vapore, ISIA Firenze presenta l'installazione post-global village - oggetti migratori, a cura di Mirko Tattarini. Al suo interno un nutrito programma di eventi, progetti sviluppati all'interno del Biennio Magistrale insieme con un sistema di arredi partecipativi, incursioni di ex-alumni e design anonimo.
Concept
Un villaggio ad alta interazione, residenza e accampamento ad un tempo, cattedrale nella cattedrale. Al suo interno 15 coppie di sgabelli ricombinanti, posti intorno ad una lunga tavola e una serie di dispositivi indossabili. E poi un arredamento incrementale che, grazie a oggetti forniti dai visitatori, a oggetti anonimi di cultura materiale e ai pezzi concessi da ex-alumni ISIA Firenze, completerà l'habitat del villaggio-post-globale.
Gli sgabelli sono progettati dai giovani progettisti del corso di Design Strategico del biennio magistrale di ISIA Firenze e i dispositivi indossabili dedicati al trasporto di oggetti cari realizzati all'interno del corso di Fashion Design. Un progetto curato da Mirko Tattarini, in collaborazione con Veronica Bogao, Francesco Bonomi e Raffaele Marra.
Il programma
Il Villaggio post-globale sarà uno spazio ad alta intensità con un programma di eventi realizzato in collaborazione diretta con la Fabbrica del Vapore tra laboratori, presentazioni ed un talk a cui parteciperà anche Angelica De Vito, advisor ONU per i rifugiati climatici.
I presupposti
Un progetto di design speculativo ispirato e dedicato al fenomeno delle migrazioni -climatiche in particolare- consapevole che il cambiamento è in atto, con effetti sia locali che planetari che affliggono comportamenti e cultura materiale. La disciplina del design non può che sintonizzarcisi per scrivere la sua seconda storia. Da pantofole del welfare le merci si riconfigurano come strumenti, attrezzi, per la nuova -estrema- normalità, eventualmente concepiti in modo da escludere l'attivazione di filiere ex-novo. La cultura del progetto non sta dedicando sufficienti e giuste energie al cambiamento e ad un fenomeno, quello delle migrazioni, in particolare climatiche, destinato ad essere primario per i decenni a venire. Non sufficienti perché il dibattito è superficialmente preso da contenuti poetico/ mercantili, non giuste perché nei pochi casi animate da un approccio di natura assistenzialista o particolarmente banalizzante quando si tratta di ambiente e clima.
Consideriamo che l’estensione del ciclo di vita degli oggetti, a partire dalla loro concezione, sia la chiave primaria per intervenire sulla filiera profonda del sistema prodotto e tornare ad esportare nel futuro buona cultura materiale, anziché solo rifiuti.
Il design non può continuare a inseguire la realtà attivando nuove filiere produttive di, pur sublime, inutilità. Il pianeta regge. Occorre piuttosto lavorare su una progettualità ricombinante, a partire da semilavorati, prodotti esistenti o riparabili. Upcycling, ready-made, hacking per un'estensione del ciclo di vita dei prodotti. Con questo progetto abbracciamo l’idea di definire un futuro più auspicabile attraverso gli oggetti e promuoviamo una generazione di arredi non definitivi, aperti e pronti ad essere interpretati, anche nell’uso.
Il tempo del progetto ricombinante. Lunga vita al cambiamento.
Lunga vita col cambiamento.
| Giulia Silvestri, The Game |
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Con questa iniziativa, ISIA Firenze si conferma presente al Fuorisalone di Milano, affermando il proprio ruolo nell’ambito della cultura e della didattica del design. L’ISIA di Firenze, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, è un istituto pubblico di livello universitario inserito nel comparto AFAM – Alta Formazione Artistica e Musicale – del Ministero dell’Università e della Ricerca, ne sono direttore Francesco Fumelli e presidente Rosa Maria Di Giorgi. ISIA propone un’offerta formativa articolata in corsi triennali e bienni specialistici in Design del Prodotto e della Comunicazione. L’Istituto, fondato nel 1975 con l'intento di formare nuove generazioni di professionisti designer, è una scuola moderna, la cui attività è da sempre tesa all'innovazione tecnologica e stilistica. Da oltre quarant’anni, dunque, ISIA Firenze prepara i propri studenti e le proprie studentesse a diventare designer capaci di formulare progetti all'avanguardia, sostenibili, in grado di fornire comfort adeguati al modo di vivere contemporaneo e soluzioni tecniche creative provenienti da uno studio attento sia dal punto di vista umanistico, sia sociale, sia tecnologico.
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