L'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri ha recentemente celebrato due importanti anniversari: i 60 anni dalla sua fondazione e i 30 anni dalla costituzione della Mario Negri Institute Alumni Association (MNIAA).
Armanda Jori, attuale presidente della MNIAA è una delle figure storiche dell'istituto, che fa parte del gruppo originale dei 22 ricercatori che, sotto la guida del Prof. Silvio Garattini, hanno dato vita a questa prestigiosa istituzione che da lustro alla ricerca italiana.
Nel 1961, l'Istituto Mario Negri apriva le sue porte con l'obiettivo di contribuire significativamente al mondo della ricerca medica, libera da vincoli commerciali. La visione del Prof. Garattini e del suo team era rivoluzionaria per l'epoca e ha gettato le basi per quello che sarebbe diventato un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale.
Professoressa Jori, che ricordo le è rimasto di quei giorni?
Un grande orgoglio per essere stata selezionata dal professor Garattini tra i suoi primi 22 collaboratori, un grande entusiasmo per la consapevolezza che stavamo aprendo un capitolo nuovo nel fare ricerca scientifica in Italia e, anche un po’ di paura. I nostri colleghi dell’istituto universitario di via Vanvitelli ci “ incoraggiavano” : ritornerete tra noi!
Oggi è arrivato anche l'anniversario dei 30 anni della MNIAA, l'associazione degli alumni, fondata con lo scopo di mantenere vivi i legami tra gli ex allievi e di promuovere una rete di supporto professionale e umano tra le nuove generazioni di ricercatori e i veterani del settore.
Ma la MNIAA è molto di più, perché oggi attraverso i premi e le borse di studio contribuisce fattivamente alla formazione dei nuovi talentuosi ricercatori, evitando in qualche modo la fuga dei cervelli. Ci spiega meglio questa dinamica?
Nel nostro Paese, purtroppo, la ricerca è considerata un costo non un’acquisizione di avanzamento.
Il modesto contributo offerto da noi vecchi ricercatori ai nostri giovani colleghi può gratificarli e indurli a portare in istituto un maggior entusiasmo su quanto acquisito nel loro soggiorno all’estero.