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Furies è una serie di 8 episodi ambientata a Parigi...
Troppi meccanismi complicati, trame e troppi personaggi che si rivelano l'opposto di quello che sono all'inizio.
Una giovane donna che da autodidatta in prigione impara le arti marziali e che rimane indenne dopo continui e massicci attentati alla sua persona, e fronteggia intere squadre di morte. Una ferita sulla tempia che si rinnova testimonia scarsamente i violenti confronti.
Lei è l'erede dell'attuale Furie, la zia paterna: anche lei inscalfibile, coordina e protegge le famiglie mafiose della Ville Lumière.
Un padre scomparso da vent'anni, creduto assassinato dalla sorella che lo relega in carcere. Ma che poi si rivela quello che tiene le fila di una serie di attacchi e uccide la Furie, che poi scopriamo essere viva e che attraverso apparizioni incita la nipote a perseguire la missione.
E poi la poliziotta senza scrupoli che pur di ricevere informazioni non esita a incastrare il giovane e bel collega, che ha una relazione con la protagonista. Lei cerca di allontanarlo per proteggerlo e si lega a un altro giovane aitante che rinuncia all'iniziale piano di eliminarla. E, da disobbediente, riceve una bella intensa pugnalata dal suo boss che lo interra ancora semivivo. Miracolo: lui si riesce a liberare e risuscita.
E quanti morti per le strade, nei caffè... Nessuna reazione alle carneficine.
Insomma, un pasticcio di serie che aveva l'intenzione di incollare alla sedia gli spettatori, ma che in realtà provoca loro non pochi sbadigli. Non è mica detto che un thriller per essere efficace debba per forza e inutilmente complicarsi la vita e la trama...
Classificato come fumetto, sarebbe stato coerente e credibile. Ma cosi, al confronto, Beautiful e Terra amara risultano più realistici.
Il cast di Furies è composto da Lina El Arabi, Marina Foïs, Mathieu Kassovitz, Steve Tientcheu, Quentin Faure, Jeremy Nadeau, Sandor Funtek, Anne Azoulay e Eye Haïdara.
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