VALLECCHI FIRENZE LANCIA ITALIANISTICA, 1° volume "Manuale di stilistica" di Luigi Matt

 


La nuova collana di Vallecchi Firenze – marchio rilanciato dall’imprenditore Manlio Maggioli - si propone di orientare gli studenti universitari, ma anche gli appassionati, sui grandi temi della cultura linguistica, filologica e letteraria con una serie di saggi monografici originali e innovativi sul piano critico e metodologico, affidati a docenti, ricercatori e specialisti di calibro.

PRIMO VOLUME IN USCITA IL 16 FEBBRAIO PROSSIMO

Il Manuale di stilistica di Luigi Matt ha l’obiettivo di fornire gli strumenti essenziali per lo studio formale dei testi letterari, necessario per una comprensione generale delle opere letterarie, in cui forma e contenuto non sono elementi indipendenti, ma costituiscono un’en­tità inscindibile. Nella prima parte si tracciano alcu­ne coordinate generali: il concetto di stile, il rapporto tra lingua e stile, le procedure della retorica e della stilistica moderna. Nella seconda ci si occupa dei tre macrogeneri fondamentali: la poesia, la prosa e il tea­tro, offrendo le informazioni di base sulle caratteristi­che dei principali tipi testuali e su alcuni loro aspetti tecnici, e tratteggiando alcune tendenze stilistiche fondamentali. Nella terza parte, infine, i concetti illu­strati in precedenza sono messi alla prova nell’analisi di dieci esempi di grande letteratura, rappresentativi di diversi periodi e generi.

Luigi Matt insegna Storia della lingua italiana nell’Uni­versità di Sassari. È condirettore degli «Studi linguistici italiani» e dell’«Archivio per il vocabolario storico ita­liano». Si occupa principalmente della lingua letteraria (in particolare dell’epistolografia cinque-secentesca, del poema eroicomico, e soprattutto della narrativa del No­vecento e del Duemila), di lessicologia e lessicografia, del dialetto romanesco otto-novecentesco. I suoi ultimi volumi sono Giorgio Manganelli ‘Verbapoiete’. Glossario completo delle invenzioni lessicali (Artemide 2017), Nar­ratori italiani del Duemila. Scritti di stilistica militante (Meltemi 2021).

Gli altri titoli, e ne prevediamo cinque ogni anno, saranno:

Declinazione della voce e forme dell’io nella letteratura moderna di Anna Dolfi, L’analisi linguistica del testo poetico di Emilio Manzotti e Luciano Zampetti,  Dante lirico Saggi sulle Rime di Marco Grimaldi, Antonio Vignali (Arsiccio Intronato) La Cazzaria Dialogo filosofico-grottesco di Pasquale Stoppelli

IL COMITATO SCIENTIFICO è formato da:

Cecilia Bello Minciacchi («Sapienza» Università di Roma), Claudio Ciociola (Scuola Normale Superiore di Pisa), Domenico De Martino (Università di Pavia), Anna Dolfi (Università di Firenze), Claudio Giovanardi (Università Roma Tre), Marco Grimaldi («Sapienza» Università di Roma), Mirko Grimaldi (Università del Salento), Paola Italia (Alma Mater Studiorum Università di Bologna), Monica Lanzillotta (Università della Calabria), Sergio Lubello (Università di Salerno), Emilio Manzotti (Università di Ginevra), Luigi Matt (Università di Sassari), Maria Napoli (Università del Piemonte orientale), Pasquale Stoppelli («Sapienza» Università di Roma), Pietro Trifone (Università di Roma «Tor Vergata»).

NOTA BIOBIBLIOGRAFICA DI GUALBERTO ALVINO

Come critico e filologo, Gualberto Alvino si è particolarmente dedicato agli irregolari della letteratura italiana, da Consolo a Bufalino, da Sinigaglia a D’Arrigo, da Balestrini a Pizzuto, del quale ha pubblicato in edizione critica Ultime e Penultime (Cronopio 2001), Si riparano bambole (Sellerio 2001; Bompiani 2010), Giunte e Caldaie (Fermenti 2008), Pagelle (Polistampa 2010), nonché i carteggi con Giovanni Nencioni, Margaret e Gianfranco Contini (tutti editi dalla Polistampa). Fra i suoi lavori più noti la curatela di Sconnessioni di Nanni Balestrini (Fermenti 2008), Peccati di lingua. Scritti su Sandro Sinigaglia (Fermenti 2009), «Come per una congiura». Corrispondenza tra Gianfranco Contini e Sandro Sinigaglia (Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini 2015, 2022), Per Giovanni Nencioni, con Luca Serianni, Salvatore C. Sgroi e Pietro Trifone (Fermenti 2017), i romanzi Là comincia il Messico (Polistampa 2008), Geco (Fermenti 2017) e Pelle di tamburo (Caffèorchidea 2021), le raccolte di saggi critici Scritti diversi e dispersi (Fermenti 2015), Dinosauri e formiche. Schegge di critica militante (Novecento 2018), il monologo teatrale La Perfetta (La Mongolfiera 2021) e le sillogi poetiche R[h]ethorica novissima (Il ramo e la foglia 2021) e Sala da musica (Il Convivio 2022). Suoi scritti poetici, narrativi, critici e filologici appaiono regolarmente in riviste accademiche e militanti, di alcune delle quali è redattore e referente scientifico. Collabora stabilmente con l’Istituto della Enciclopedia Italiana (Treccani) con recensioni e rubriche.

Fattitaliani

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