La canzone "Virgole" di Alisel si rivela un viaggio intrigante attraverso il cambiamento interiore della cantautrice. La sua lirica eloquente cattura l'essenza di una trasformazione personale, offrendo un'analisi profonda attraverso il simbolismo delle virgole.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Com’è
nato? Cosa rappresenta per te?
“Virgole” è senza dubbio la mia canzone venuta
fuori in modo più inaspettato e spontaneo. Nel senso che, di solito, quando
compongo una canzone mi metto in camera per le mie e mi dico “ok, proviamo a
scrivere”.
In questo caso invece, è nato tutto una sera
d’estate mentre strimpellavo con un mio amico giusto per passare il tempo. Non
pensavo che ne sarebbe venuto realmente fuori un brano completo.
Questa canzone parla di uno dei tanti ragionamenti e riflessioni che sono solita fare. Quello che cerco di dire è che ogni tanto, da qualche parte, in qualche modo, bisogna trovare il coraggio di fermarsi e accettare di essere felici. Che all’inizio credevo fosse bello essere in movimento e cambiare infinite volte come un libro di frasi libere, che corrono, si cancellano, tornano indietro, s’intrecciano. Solo che poi realizzi che così non finisci mai in niente e che le frasi non hanno senso senza punti. Ed è proprio allora che le virgole non bastano più.
A quale idea si ispira il videoclip?
Volevo cercare di rappresentare “l’assenza” e ho deciso di farlo sfruttando “un viaggio mentale”. Nel video la protagonista pensa di partire da sola, ma lo immagina solo, non lo fa davvero, per poi decidere, alla fine, che da sola non ne varrebbe la pena.
Quali sono le tue influenze musicali?
Credo che l’unica cosa capace di influenzare davvero la mia arte sia la tristezza. Scrivo, canto, creo solo e unicamente per buttarla fuori e per dire qualcosa a qualcuno quando non posso farlo davvero. Se parliamo di artisti da cui prendere spunto, da quel che mi dicono, principalmente Mara Sattei e Ariete.
Come e quando è iniziata la tua passione
per la musica?
Da piccolissima, quando son salita sul primo
palco in braccio alla mamma a 3 anni, esibendomi per gioco in un concorso della
mia città. Da lì poi, non perdevo occasione di mettermi sulla sedia a tutti i
pranzi e cene di famiglia, per fare il mio concerto.
Nel corso del tempo ho poi avuto alti e bassi. Ho fatto svariati concorsi ed festival in giro per l’Italia, mi sono diplomata in un’accademia di musica nella mia città e a un certo punto mi sono anche allontanata da questo mondo per svariati anni, finché non ho deciso di riprenderlo e avviare il progetto Alisel attualmente in corso.
Con quale artista ti piacerebbe
collaborare e perché?
Non sono mai stata una di quelle persone che hanno “un idolo”, o una persona che stimano in particolare, ci sono davvero infiniti artisti che trovo affascinanti e brillanti, ciascuno per motivi diversi e da ciascuno vorrei imparare qualcosa.
Progetti futuri?
Il 1° marzo uscirà il mio prossimo singolo, si
chiamerà “Codeine”.