Roberta Libero: una, nessuno, centomila. L'intervista: il cibo è un veicolo per la memoria



Il Gusto dei Ricordi: Un Viaggio nei Ricordi Legati alle Ricette Culinarie.

Intervista di Ilaria Solazzo.

Ciao Roberta, ti va di descriverti brevemente?
Mi chiamo Roberta Libero e ho tre passioni, cucinare, scrivere e leggere. Per molti anni ho fatto la cuoca a domicilio e ho lavorato nel volontariato per la mia parrocchia e per altre realtà di beneficenza. Adesso ho un po' rallentato ma se c'è bisogno non mi tiro indietro. Sona nata giusto a metà del secolo scorso, in settembre e sono, quindi, del segno della Vergine, segno che ha tra le sue caratteristiche ordine, rigore e fantasia. Mi sento di dire che sono più fornita della terza qualità, un dono che mi ha sempre aiutata per dare il massimo nel lavoro e nelle mie attività sociali. Ho due figli e due nipoti, Matilde ormai diciottenne e Antonio un quindicenne che ama lo sport e cucinare. E' bravissimo a stendere la sfoglia con il matterello per confezionare tortellini, ravioli e tagliatelle. Scrivere il mio libro è stato uno degli episodi più belli della mia vita, anche perché nel 2019 ha vinto il premio Iolanda per le ricette della memoria. Penso che sia un'eredità preziosa per i miei figli e nipoti e per tutte le persone che verranno dopo di noi. Adesso sto scrivendo un altro libro di racconti ispirati alla cucina dei primi novecento abbinati a fatti storici e di famiglia. Le foto della Scatola di Latta sono ancora tante e molto interessanti.

Insieme a mia sorella Mariarosa gestisco il negozio di oreficeria che fu di papà. Un impegno importante e non facile che non abbiamo voluto abbandonare per rispetto al lavoro che lui intraprese, non senza difficoltà, subito dopo la guerra.

Com'è nato questo libro?
Moltissimi anni fa quando ho ritrovato la famosa scatola di latta. Stavamo ristrutturando casa quando è riapparsa. Aprendola vi ho trovato tante foto in bianco e nero ingiallite dal tempo, logicamente di varie dimensioni, (che mia madre credeva fossero andate smarrite)... e dato che il ritrovamento è avvenuto vicino a delle pentole ho pensato di unire la mia passione per la cucina a quella della scrittura et voilà è nato il progetto editoriale a cura della Bertoni Editore.

Riportiamo un estratto tratto dall'intro del libro: “Non era più possibile aspettare.
Il lavoro andava fatto.
Entro pochi giorni sarebbe arrivata la ditta di traslochi per portare i mobili in deposito. Ormai era deciso: la casa dei nonni doveva essere ristrutturata…”.


Il libro di Roberta Libero va letto con attenzione, un poco alla volta, perché, come dice lei stessa, altrimenti si corre il serio rischio d’ingrassare.

Roberta, racconta alcuni “spaccati” di vita quotidiana, nei quali, anche i nostri genitori e zii vi si possono ritrovare.

Un lettore, dopo aver acquistato il suo libro, ha detto sui social: "Questo libro ha una doppia funzione e quella che preferisco è quella godereccia. È un libro che va cucinato", tu, Roberta, sei d'accordo?
Assolutamente sì. Oltre a ricordare con amore periodi importanti della mia vita pre-matrimoniale ricca di foto [Le foto di famiglia sono di proprietà di Roberta, Mariarosa e Chiara Libero. Le foto dei piatti sono di Neralbo Guariento] ci sono anche tante ricette spiegate con scrupolosità per permettere a tutti di eseguirle al meglio. La cultura culinaria è una parte essenziale delle nostre vite, poiché influenza non solo ciò che mangiamo, ma anche i ricordi che custodiamo nel profondo del nostro cuore. Il cibo è molto più di una semplice fonte di nutrimento per il corpo; è una porta per i ricordi, un viaggio nel passato, e una finestra aperta sulle nostre emozioni più profonde. La connessione tra cibo e memoria è una delle esperienze più potenti e universali condivise da esseri umani in tutto il mondo. L'importanza del Cibo e la Memoria: Un Legame Profondo, unico, intenso. Il Fascino dei Libri di Cucina non è altro che un Viaggio tra Sapori e Storie.

L'importanza del Cibo e la Memoria: Un Legame Profondo. Sei d'accordo?
Il cibo è molto più di una necessità biologica. Oltre a fornire nutrimento al nostro corpo, ha un impatto profondo sulla nostra memoria e sulla nostra esperienza di vita. Questo legame tra cibo e memoria è ricco di sfumature e riflette la complessità della nostra relazione con ciò che mangiamo.

Memorie Legate al Gusto. Una delle connessioni più evidenti tra cibo e memoria è il modo in cui i sapori possono scatenare ricordi vividi. Giusto?
Chiunque abbia mai sentito l'odore di una torta appena sfornata e abbia immediatamente ricordato il calore del forno di sua nonna o il compleanno di un amico sa quanto i sapori siano collegati ai momenti speciali.
Questo fenomeno è in gran parte dovuto al modo in cui il cervello elabora le informazioni sensoriali. Quando mangiamo, i nostri sensi si attivano e inviano segnali al cervello. Questi segnali vengono associati a emozioni e ricordi, creando connessioni profonde tra cibo e momenti della nostra vita. È un po' come se il nostro cervello crea un album di foto sensoriali, in cui ogni piatto è una pagina ricca di ricordi.

Il Cibo come Espressione Culturale e Storica...
Il cibo non è solo una questione personale, ma anche una parte fondamentale della cultura e della storia di una società. Le tradizioni culinarie vengono tramandate da generazione in generazione, e spesso sono legate a eventi storici significativi. Ad esempio, la cucina italiana è famosa per la sua pasta e pizza, che hanno radici storiche profonde. Mangiare cibo tradizionale può connetterci al passato, permettendoci di sperimentare in qualche modo le vite dei nostri antenati. Questo collegamento tra cibo, cultura e storia può essere una fonte di orgoglio e identità per molte persone.

Quindi possiamo asserire che Cibo =Memoria Emotiva?
Oltre ai ricordi di eventi specifici, il cibo può anche disturbare le nostre emozioni quotidiane. Un pasto confortante può alleviare lo stress e migliorare il nostro umore. Al contrario, l'esperienza di un cibo delizioso può diventare un ricordo positivo che ci accompagna nel tempo. Questo è particolarmente importante nelle relazioni interpersonali. Molte delle nostre interazioni sociali coinvolgono il cibo, dai pranzi in famiglia alle cene romantiche. Condividere un pasto con gli altri può rafforzare i legami emotivi e creare ricordi condivisi che durano per anni.

In definitiva, il cibo è molto più di una fonte di nutrimento. O sbaglio?
È un veicolo per la memoria, un modo per connetterci al nostro passato, alla nostra cultura e alle nostre emozioni. Il cibo è una parte essenziale della nostra esperienza umana, e possiamo prenderci il tempo per apprezzarlo non solo per il gusto, ma anche per il significato profondo che porta nella nostra vita. Quando gustiamo un piatto delizioso, stiamo sperimentando un pezzo della nostra storia personale e collettiva, e questo è un tesoro da custodire.
Fattitaliani

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