“Gli Uffici delle Tenebre”, romanzo d'esordio di Ernesto Erre (edito da Another Coffee Stories), continua a raccogliere consensi, sia tra gli addetti ai lavori che tra i lettori.
Critiche entusiastiche l'hanno portato ad essere tra i finalisti della 61ª edizione del prestigioso Premio Campiello nella categoria Opera Prima. Invece lo scorso maggio ha partecipato con la sua casa editrice al Salone del Libro di Torino, dove ha raggiunto un nuovo traguardo con la vendita di tutte le copie del suo romanzo prima della chiusura della fiera.
Un successo dovuto a una trama avvincente e a una prosa evocativa, che scavano in profondità nelle complessità della psiche umana.
Il romanzo nasce dalla forte esigenza dell’autore di esplorare le sue debolezze e lo fa indagando il suo passato e le sue origini. In questa autoanalisi, durata tutta la vita, riscopre l’affinità che la sua inquietudine ha col mal di vivere.
«Il conseguimento di questi obiettivi mi ha dimostrato che chiunque, con impegno e passione, può raggiungere i propri traguardi e le proprie aspirazioni» - dice Ernesto Erre - «Ho scritto “Gli Uffici delle Tenebre collezionando storie, fatti ed esperienze per circa dieci anni, sovrapponendo strato su strato tutto ciò che ho visto. Per questo ci sono diverse chiavi di lettura del romanzo, a più livelli, e credo che ognuno di noi possa in qualche modo ritrovarsi riflesso almeno in un frammento della trama».
E aggiunge: «Sono rimasto sorpreso dalla reazione dei lettori al mio romanzo: coloro che non conoscevo e che si sono identificati nelle storie che ho raccontato e, in alcuni casi, hanno sentito di poter condividere le proprie esperienze con me; così come coloro che già mi conoscevano e hanno scoperto un nuovo lato della mia personalità, una profondità d'animo che ignoravano, ingannati dalla maschera dell'uomo infallibile che ho sempre indossato. “Gli Uffici delle Tenebre” mi ha permesso di riallacciare i legami con le mie radici e con il mondo che mi circonda, di essere autentico».
LA TRAMA
Jacopo, agli occhi di chi lo conosce, è un uomo che ha il dono di trasformare in oro tutto ciò che tocca. Quello che nessuno sa è che la sua incertezza sul senso della vita, contrapposta alla sete di affermarsi ed essere amato, ha fatto il modo che lui perdesse il suo potere e, con esso, la voglia di vivere, Convinto di aver toccato il fondo, matura una volta ancora il desiderio viscerale di riscattarsi. Decide così di rimettersi in viaggio prima che sia troppo tardi, non più per fuggire ma per trovare le risposte ai suoi tormenti e salvarsi da se stesso, andando in cerca di un incontro con il suo riflesso disperso nelle storie di chi incontra e sperando di aprirsi finalmente a un contatto diretto, vero, genuino, per demolire ogni maschera inutile al gioco di specchi della propria coscienza
CHI È ERNESTO ERRE
Ernesto Erre è nato a Torino negli anni '70 da una famiglia di immigrati provenienti dal sud Italia in cerca di fortuna.
Da giovane era timido, impacciato e troppo sensibile per il quartiere popolare di periferia in cui è nato e cresciuto. Essere considerato troppo fragile, non abbastanza virile, aveva instillato in lui il bisogno di ricercare il suo posto.
Per demolire l'etichetta che gli era stata affibbiata, è cresciuto convincendosi che fossero gli altri quelli diversi, incapaci di perseguire i loro sogni. Mentre la maggior parte delle persone si conformava concentrandosi sugli studi per ambire a un lavoro stabile, a una carriera lineare e a fondare una famiglia, Ernesto voleva dimostrare a se stesso di valere più di un mezzo uomo, e di mestieri ne aveva fatti tanti: ha lavorato come cameriere, per emanciparsi all'età di quindici anni, è diventato un costruttore, un designer e infine un imprenditore immobiliare, sviluppando gradualmente la sua vocazione.
Tuttavia, la ricerca di Ernesto per definire la propria identità va ben oltre il mondo del lavoro. Attraverso viaggi avventurosi e incontri significativi, ha esplorato terre lontane, toccando continenti e culture diverse per comprendere meglio se stesso e il mondo che lo circonda.
Negli ultimi anni Ernesto ha incanalato la sua energia creativa in diverse attività artistiche indipendenti, spaziando da progetti musicali e cinematografici a collaborazioni per la produzione di video musicali, documentari e film indipendenti.
Spinto da un'insaziabile sete di scoperta di sé, ha raccolto meticolosamente le sue esperienze quotidiane in un diario, analizzando diligentemente ogni aspetto del suo viaggio. A coronamento dei suoi sforzi, Ernesto ha recentemente pubblicato il suo romanzo d'esordio "Gli Uffici delle Tenebre".
Attualmente, Ernesto risiede a Parigi per scrivere il suo nuovo romanzo che sarà ambientato in quella città.
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