Bia Cusumano, nel libro "Trame tradite" un codice segreto che bisogna cogliere. L'intervista



Intervista di Andrea Giostra

Vedrà la luce entro fine ottobre il libro di Bia Cusumano, “Trame Tradite”, raccolta di racconti, edita da Navarra Editore, con prefazione di Giusy Sciacca e postfazione di Gaetano Savatteri.

Il libro scritto da Bia Cusumano è simbolicamente ambientato a Villa dei Limoni, luogo della memoria e delle radici. I personaggi, tutte donne si confrontano con l’universo delle passioni e pulsioni, dei tradimenti e delle mancanze. Le protagoniste come arabe fenici sanno riscattarsi dall’onta di un amore mancato, di un tradimento vile, di una colpa presunta, di una punizione ingiusta che ferisce e mortifica senza appello. Le donne di questi racconti sono creature forti, passionali, determinate, coraggiose che non scendono mai a compromessi con i sentimenti né con le misure imposte dal finto perbenismo borghese. Donne che hanno creduto profondamente nell’amore al punto da dare e concedere tutto nonostante la delusione amara e cocente di sentirsi ingannate spesso, rifiutate, tradite, abbandonate, lasciate a morire di “non amore”. La Cusumano crea una galleria di ritratti vivaci, ironici, lucidi in una lingua asciutta e vibrante con squarci poetici. Un libro che non è un diario autobiografico ma analizza e sviscera in pienezza di analisi introspettiva l’universo femminile. Un viaggio dunque che attraverso 24 racconti ci conduce dentro anime autentiche, sincere, senza maschere, sviscerando relazioni, amori, affetti familiari, appartenenze mai tranciate, amori che vivono in silenziosi luoghi del cuore. Un libro che suscita il sorriso misto a commozione e che cerca nel lettore il viandante complice, senza alcuna pretesa moraleggiante. Bia si pone donna tra le sue donne con sguardo amorevole e teneramente accompagna le sue protagoniste a dipanare trame tradite di vita, senza mai cercare colpevoli ma con la certezza che l’amore resta impinto nelle viscere. Resta e resiste, dove tutto il resto, male compreso, passa. Un libro che vi prenderà per mano e vi farà scoprire segreti svelati anche in sordina, tra le righe. Già il titolo, ci svela l’autrice ne contiene uno: Tra Me Tra Di Te. Non si può che leggerlo con voracità e dolcezza il libro di Bia, certi che la nostra scrittrice ha vissuto e vive pienamente la sua femminilità di donna senza accettare amputazioni o castrazioni. Il libro in fondo è un dono d’amore. Così Bia intende la sua scrittura variegata e duttile, passando dalla poesia alla prosa, con un unico passo di danza sul filo sottile della parola, da esperta equilibrista quale è.

Ci parli del tuo libro, “Trame Tradite”? Come nasce, qual è l’ispirazione che l’ha generato, quale il messaggio che vuoi che arrivi al lettore, quale le storie che ci racconti senza ovviamente fare spoiler?

Il libro Trame Tradite nasce da chiamiamola così, una “proposta indecente” che poi è stata una intuizione geniale da parte di una cara amica giornalista, Jana Cardinale, che più due anni fa mi ha proposto di curare presso la sua rivista culturale una rubrica letteraria, RossoBia. Su questa rubrica, una volta al mese pubblicavo dei miei racconti. Jana sapeva quanto amassi scrivere. Ma fino a quel momento mi era cimentata con Madre Poesia, pubblicando due sillogi di versi. Poi il balzo avanti verso la prosa ed ecco una rubrica in cui i miei racconti venivano letti, condivisi, apprezzati dal pubblico. Insomma, il mio modo di scrivere piaceva. Da RossoBia, l’ulteriore proposta: perché non farne un libro? Ecco che la faccenda si complicava ma mi piaceva e sorprendeva l’idea di raccogliere i racconti più appassionanti in un libro. Il libro non sarebbe mai nato però se non avessi incontrato il mio Virgilio, il mio buon editor, Antonio Celano che con tutta la pazienza del mondo si è preso cura delle mie parole e mi ha accompagnato lungo un intero anno di lavoro. Il messaggio che vorrei arrivasse al lettore è quello di essere un po' come le mie donne, protagoniste del libro, ovvero resilienti e capaci di risorgere sempre dalle ceneri. Ovvero nascere non basta, è per rinascere che siamo starti messi al mondo. Lo possiamo fare tutti. Occorre buona volontà, pazienza, forza, sapersi perdonare e perdonare nel senso etimologico della parola “di andare oltre”.

Chi sono i destinatari che hai immaginato mentre lo scrivevi?

Pensavo parecchio alle donne, più o meno giovani, mie coetanee, anche adolescenti, alle prese con sentimenti, relazioni, storie d’amore più o meno complicate, felici, rimaste incompiute, sospese. Donne rifiutate spesso, tradite, rinnegate, lasciate sole. E in un momento storico in cui assistiamo quasi impotenti ad una escalation paurosa della violenza di genere, con numeri sempre più allarmanti di violenze psicologiche e fisiche perpetrate sulle donne, ancora di più mi auguro che il mio libro sia letto da donne “consapevoli” di una verità semplice ma anche ardua da accettare. L’amore non ha nulla a che vedere con le offese, le vendette, i ricatti, le fughe, i tradimenti, la violenza. L’amore è dono generoso di sé senza alcuna pretesa. Ma soprattutto l’amore è rispetto. Mi auguro che anche il pubblico maschile possa confrontarsi con questo testo perché, se è vero che le donne debbono ancora comprendere che subire in silenzio o piegare la testa e tacere non significa amare, gli uomini devono imparare che le donne non sono oggetti di proprietà ma soggetti pensanti che sanno e devono autodeterminare il loro destino.

Una domanda difficile: perché i nostri lettori dovrebbero comprare “Trame Tradite”? Prova a incuriosirli perché vadano in libreria o nei portali online per acquistarlo.

Al solito, sai mettermi in difficoltà. Dai, ti rispondo così: io se fossi in libreria sarei attratta e incuriosita parecchio dal titolo. Ti assicuro che non è merito mio. Il titolo è già un enigma linguistico. È vero sono trame tradite, ovvero tante vite di personaggi che si sono confrontati con tradimenti e inganni anche subdoli. Vite però mai sconfitte e questo ci tengo a precisarlo. Ma nel titolo è nascosto un Tra Me Tra Di Te. Vi è un codice segreto che bisogna cogliere, un intimo sigillo custodito al fondo di ogni racconto. Un giro di boa che porta altrove eppure l’amore se c’è non può essere annullato, distrutto, dissipato ma resta impinto nelle fibre, nelle viscere, in un legame indissolubile che non si percepisce ad occhio nudo eppure è lì ad un passo, ad un soffio, ad un giro di chiave, di porta, di ascensore. Solo chi entra dentro questo enigma con fiducia incondizionata potrà leggere le storie, ben 24 racconti comprendendo che in fondo il libro è tutto un inno all’amore declinato nelle sue più svariate e mutevoli sfaccettature. Amore filiale, amicale, amore materno, di coppia, amore per la propria terra, le proprie radici, le proprie appartenenze ancestrali che nessuno può e potrà mai recidere. Ecco spero che i lettori lo leggano incuriositi già dall’enigma custodito dentro il titolo. Spero poi si appassionino nella lettura, si commuovano, sorridano, si divertano anche, provino empatia per la mie donne, comprensione, tenerezza e se ne prendano cura come ho fatto io.

C’è qualcuno che vuoi ringraziare che ti ha aiutato a realizzare le tua ultima opera letteraria? Se sì, chi sono queste persone e perché le ringrazi pubblicamente?

Ringrazio mio padre, l’uomo a cui devo più di ogni altro essere umano sul pianeta terra, per la pazienza, la fiducia, il supporto emotivo. Lo ringrazio perché è stato il primo lettore attento e sempre accorto. E prima ancora è stata la mia scuola di bellezza e amore nel senso di cura e presenza. Mi ha insegnato ad essere la donna che sono: determinata, coraggiosa, indipendente. Mi ha insegnato il lessico della verità e che tutto si vende o compra nella vita fuorché la dignità. Anche le donne di Trame Tradite devono molto a lui, perché se pur ingannate, abbandonate, tradite, manipolate, violate, hanno sempre un faro costante che le illumina e in qualche modo protegge. Vi è sempre un “padre” buono o un uomo che sa condurle per mano oltre il dolore e la cocente delusione. Nella vita è così proprio come nei libri. Vi è sempre chi ci raccatta da terra e ci dà la spinta necessaria per risalire, quando questa forza pensiamo di averla smarrita dentro noi stessi. In realtà l’altro ha presa dentro il nostro cuore solo perché sappiamo e vogliamo accoglierlo e ascoltarlo, altrimenti restiamo nel baratro credendo di evolvere senza invece fare un centimetro avanti. E se posso ringraziare ancora, ringrazio il mio editor, perché davvero da Antonio Celano ho imparato tantissimo e voglio continuare a farlo. Ringrazio infine chi mi leggerà. Per curiosità, passione, simpatia, affetto o semplicemente per trascorrere ore in compagnia di un ordito complesso, avvincente e ironico così come è la vita. Magari i lettori riusciranno a dipanarlo questo ordito… chissà che non siano più bravi di me. Anzi me lo auguro.


Il libro:

Bia Cusumano, “Trame Tradite”, Navarra ed., 2023

https://www.navarraeditore.it/

Bia Cusumano

https://www.facebook.com/fabiana.cusumano

Andrea Giostra

https://www.facebook.com/andreagiostrafilm/

https://andreagiostrafilm.blogspot.it

https://www.youtube.com/channel/UCJvCBdZmn_o9bWQA1IuD0Pg

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