Dall’11 settembre 2023 al 15 gennaio 2024 la Pinacoteca di Brera ospita il
capolavoro di Henri Matisse, Femme au violon che verrà esposto in sala
XXIII accanto al Ritratto di Marta Bonnard di Pierre Bonnard, in una speciale “chiacchierata” tra due artisti che, come scopriranno i visitatori, ebbero tra
di loro un rapporto speciale oltre che caratteristiche e temi pittorici in comune.
Le relazioni internazionali instaurate dalla Pinacoteca coi musei stranieri consentono alle opere di Brera di essere ammirate anche all’estero e costituiscono spesso
occasione di scambio con altrettanti capolavori, facilmente inseribili nel proprio
percorso museale. Dal Musée de L’Orangerie di Parigi – dove sono in prestito
due Ritratti di Modigliani – giunge quindi Brera il dipinto di Henri Matisse che
accanto al quadro di Pierre Bonnard, vuol testimoniare la salda relazione, soprattutto epistolare, stabilitasi fra due maestri dell’avanguardia di primo Novecento.
Provenienti l’uno dall’esperienza fauve, l’altro dal gruppo Nabis, Matisse e Bonnard considerano fondamentale il ruolo del colore – luminoso, contrastato, puro,
intenso – quale materia costitutiva del fare pittorico; entrambi affrontano spesso, come nei dipinti a confronto, il soggetto femminile in un interno, con linguaggi
diversi: da un lato composizioni sintetiche di superfici piatte e bidimensionali, di
grande immediatezza visiva, dall’altro profusione di pennellate che fanno vibrare
i tanti elementi presenti, dilatando i confini della tela. La modella di Matisse e la
compagna di Bonnard, ritratte in posa in un momento di pausa – dallo strumento
o per un caffè – testimoniano la centralità della donna, ispiratrice di immagini
ricreate dal reale, che le rendono eterne.
PIERRE BONNARD
Fontenay-aux-Roses 1867 – Le Cannet 1947
Amatissimo dal collezionista Emilio Jesi il dipinto ritrae Marthe, moglie e modella prediletta dell’artista, avvolta da pelliccia e cappello, al tavolo di un caffè: un
interno dove i rossi accesi dello sfondo contrastano con l’arabesco giallo brillante
della tovaglia e si equilibrano nell’oscurità della figura centrale. Capolavoro di
sintesi fra luce e colore nella regolarità spaziale, la tela accoglie dettagli decorativi
e d’ambiente soprattutto nelle zone periferiche, donando quindi all’osservatore
una sensazione di maggiore ampiezza e apertura.
HENRI MATISSE
Le Cateau-Cambrésis 1869 – Nizza 1954
Una luminosità brillante e un cromatismo puro, distribuito in campiture piatte
quasi prive di sfumato, rendono con grande maestria il tema della figura femminile
in un interno, frequente nella produzione nizzarda di Matisse dei primi anni
venti, spesso accompagnato da inserti ornamentali esotici, come le geometrie
azzurre dello sfondo. Elemento centrale dell’equilibrata composizione è il violino,
affidato alla donna, a testimoniare un momento di personale esercizio quotidiano
dell’artista.