Ultimi posti per la ripresa de "Il barbiere di Siviglia" al Teatro alla Scala dal 4 al 18 settembre



Per sei serate, dal 4 settembre, due cast di giovani allievi ed ex allievi riportano in scena il capolavoro rossiniano nell’allestimento di Leo Muscato che era stato diretto da Chailly nel 2021

Il Progetto Accademia, che ogni stagione affida la realizzazione di un titolo in abbonamento ai giovani allievi, riapre l’attività scaligera dopo la pausa estiva con sei rappresentazioni de Il barbiere di Siviglia da lunedì 4 a lunedì 18 settembre. A guidare i giovani allievi il Maestro Evelino Pidò, un’autentica autorità sul repertorio del primo Ottocento, mentre lo spettacolo è quello firmato per la regia da Leo Muscato, che è tornato per riprendere la produzione con i ragazzi, per le scene da Federica Parolini e per i costumi da Silvia Aymonino. Muscato, che alla Scala ha riportato un nuovo successo nel 2023 con Li zite ‘ngalera di Vinci e che nell’estate ha curato un nuovo Nabucco a Erode Attico ad Atene, sposta l’azione tra le quinte di un teatro di cui Bartolo è il dispotico impresario: la musica compenetra l’azione e anima tutti i personaggi, che sono direttori, strumentisti, ballerini e ballerine.

Per lo spettacolo, come per i successivi Il lago dei cigni e Le nozze di Figaro, restano pochissimi posti disponibili.   

Evelino Pidò

Evelino Pidò è uno dei direttori più apprezzati dai grandi teatri di tutto il mondo nel repertorio italiano e in particolare nel belcanto, grazie a un’esperienza formata a contatto con grandi maestri ma anche con musicologi come Bruno Cagli e Philip Gossett. Trasmettere questa esperienza è componente essenziale del suo fare musica e questo lo rende il maestro ideale per i ragazzi dell’Accademia. A proposito di Rossini ha spiegato a Liana Püschel, che lo ha intervistato per il numero di settembre della Rivista del Teatro: “La prima regola della teoria generale è: ‘La musica e un’arte nobile’. Secondo me Rossini non considerava che l’opera buffa dovesse far ridere: doveva far sorridere. Bisogna sempre avere un approccio elegante, senza però far mancare l’arguzia e il brio. Le caricature, dove ci sono, sono sottolineate dalla musica stessa”. I prossimi impegni di Evelino Pidò includono L’elisir d’amore alla Staatsoper di Vienna e nel 2024 alla Scala, Il barbiere di Siviglia a Dresda e La bohème a Londra, Chicago e Madrid.  

L’Orchestra

In buca, gli allievi del Corso per professori d’orchestra iniziato lo scorso ottobre, che nei prossimi mesi saranno nuovamente impegnati in Scala in diverse produzioni: dal 15 settembre ne Il lago dei cigni diretto da Koen Kessels, quindi, il 15 ottobre, con i Solisti di Canto nel doppio appuntamento con il Premio Impresa e Lavoro della Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza e il tradizionale Concerto istituzionale.  Dal 27 ottobre tornano anche le “Grandi opere per i bambini” con Il piccolo principe di Pierangelo Valtinoni e, dall’11 febbraio 2024, con Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten.

Il cast

In palcoscenico si alternano due cast.

Nei panni di Figaro troviamo lo scozzese Paul Grant, che dopo aver frequentato l’Accademia nel 2020/21 ha debuttato alla Scala ne La Cenerentola per i bambini, cui sono seguite Roméo et Juliette, Salome e The Tempest, opera di Thomas Adès, e la partecipazione alla produzione de Le nozze di Figaro alla Royal Opera House di Muscat con gli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala diretti da Sesto Quatrini. A lui si alterna Sung-Hwan Damien Park, entrato in Accademia per il biennio 2021/2023 e già ascoltato al Piermarini in Ariadne auf Naxos, Il matrimonio segreto (Progetto Accademia 2022), Il piccolo principe, Salome e Andrea Chénier, mentre al Festival Donizetti Opera ha partecipato a Chiara e Serafina di Donizetti.

Nella parte di Rosina si alternano Mara Gaudenzi, allieva dal 2021 al 2013 e già ascoltata alla Scala in La Cenerentola per i bambini, Rigoletto, Il matrimonio segreto e Il piccolo principe, oltre che a Bergamo in Chiara e Serafina di Donizetti e a Torino, Rovigo, Ravenna e Novara come Rosina, e Chiara Tirotta, che dopo il passaggio in Accademia ha partecipato alle produzioni scaligere de  La Cenerentola, La cena delle beffe,  L’Enfant et les sortilèges, La traviata, mentre gli impegni più recenti includono parti mozartiane, belliniane e rossiniane – tra cui Dorabella e Rosina – a Genova, Dubai, Trieste, Napoli, Verona, Pesaro e Parma.   

Marco Filippo Romano, artista già in piena carriera, aveva interpretato Bartolo nel 2021 con Chailly e torna al Piermarini insieme agli allievi scaligeri prima di interpretare la stessa parte alla Staatsoper di Vienna, alla Semperoper di Dresda e al Regio di Parma.  A lui si alterna il ventitreenne Pierpaolo Martella, vincitore del premio “Voci emergenti” dell’AsLiCo nel 2020 e ascoltato in diverse produzioni del Sociale di Como e della Scuola dell’Opera Italiana.

Il Conte d’Almaviva ha la voce di Chuan Wang, che dopo gli studi a Guangzhou (Cina) e al Conservatorio di Milano è stato ammesso - nel 2017 – all’Accademia cantando ne Il barbiere di Siviglia, nella Cenerentola e nell’Elisir per i bambini, in Alì Babà di Cherubini, Gianni Schicchi, Chovanščina, Rigoletto e in Madina. A lui si alterna Pierluigi d’Aloia, che ha vinto nel 2020 il concorso AsLiCo e nel 2022 è entrato in Accademia partecipando tra l’altro a Le nozze di Figaro a Muscat. Nel 2022 ha debuttato anche in Bastiano e Bastiana di Mozart a Palermo, Il matrimonio segreto di Cimarosa ad Ancona, Cecchina la suonatrice di ghironda a Pesaro, La Sonnambula a Lugano sotto la direzione di Andrea Cupia e Il signor Bruschino a Bologna, oltre a essere cover di artisti come Juan Diego Flórez e John Osborne.

Completano il cast Huanhong Livio Li come Basilio, Greta Doveri e Nicole Wacker come Berta, Giuseppe De Luca come Fiorello e Matias Moncada come Ufficiale.

Gli approfondimenti

Venerdì 1 settembre alle ore 18 torna al Ridotto dei Palchi il ciclo di incontri di presentazione “Prima delle prime” realizzato dagli Amici della Scala in collaborazione con l’Ufficio Edizioni del Teatro. Claudio Toscani, Professore di storia del melodramma e Filologia musicale all’Università degli Studi di Milano, terrà una relazione dal titolo “Il vertice d’un genere secolare” con ascolti e video. Ampio spazio al Barbiere anche sul numero di settembre de “La Scala - Rivista del Teatro”, online dal 1 del mese e in distribuzione gratuita in sala dal 4, con interviste di Liana Püschel a Evelino Pidò e di Biagio Scuderi alla Responsabile didattica del biennio di perfezionamento dell’Accademia Luciana D’Intino. Altre sezioni sono dedicate al lavoro di Jean-Pierre Ponnelle, che rivoluzionò la regia rossiniana, all’analisi spettrografica del sillabato di Leo Nucci nella cavatina di Figaro curata da Lisa La Pietra, fino al ricordo di Luigi Alva e Paolo Montarsolo attraverso i materiali degli Archivi scaligeri presentati da Andrea Vitalini.

 

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