Il prof. George Onsy (Egitto) è il fondatore e presidente di RRM3 – RINASCIMENTO RENAISSANCE – MILLENNIUM III, un’Associazione Internazionale il cui motto è: "Together for Europe's Future -- Together with Europe for the World; Insieme per il futuro dell’Europa – Insieme con l’Europa per il mondo". RRM3 è un’Associazione che rappresenta un’Organizzazione di Pace che si preoccupa del futuro dell’Europa e del mondo intero attraverso la cultura, la ricerca e il dialogo interreligioso per motivare i propri membri e l’umanità tutta a perseguire le vie della fratellanza e dell’armonia tra i popoli.
In questo
messaggio aperto all’Europa e al mondo intero, il prof. George Onsy (Cairo, Egitto), intende richiamare l’attenzione dei
media su specifiche tematiche che oggi stanno prendendo piede, con particolare
riguardo alla loro subordinazione al potere politico.
In risposta ai numerosi progetti per la cultura e i media
di RRM3, il prof. Onsy punta
l’indice contro le sovrastrutture culturali e mediatiche
che stanno compromettendo la libera circolazione delle idee, non solo in
Europa, ma nel mondo intero. Ecco perché ̶ considerata la missione
che si prefigge RRM3, RINASCIMENTO RENAISSANCE
- MILLENNIUM III, in qualità di Associazione Internazionale per la cultura e la pace
che meticolosamente si preoccupa e lavora per il futuro dell'Europa e del mondo
attraverso un auspicato Rinascimento del Millennio ̶ il suo appello all’Europa
è inteso a ripulire la cultura ed i
media europei dalle campagne di lavaggio del cervello che continuano e di cui
ogni osservatore illuminato può percepire i fili nascosti dietro di esse.
In particolare,
egli ritiene vergognoso che alcuni dei principali canali televisivi europei, di
tutto rispetto per produzione cinematografica di alta qualità, in particolare il
canale televisivo franco-tedesco "Arte", così come molti altri, continui a seguire un'agenda
nascosta su una sequenza preventivamente programmata di trasmissioni di film e
documentari appositamente selezionati. Infatti, inoltrando messaggi che vanno
contro l'identità europea ed un futuro garantito per tutti i cittadini europei di
domani (residenti, immigrati o rifugiati, avendo tutti il diritto di vivere insieme in una società
stabile e sicura), il suddetto canale invia messaggi di dubbia interpretazione
agli spettatori.
“JE SUIS KARL”
(2021), il film tedesco sottotitolato “Ti Dichiariamo Guerra” è uno
degli esempi scandalosi di questa campagna che tratta il pubblico europeo, a
partire da quello tedesco, come ragazzini ingenui che possono credere a
qualsiasi cosa, quindi, possono essere facilmente plagiati e sottoposti al
lavaggio del cervello su alcune delle questioni più vitali che l'Europa deve
affrontare oggi. Questo film,
che il “71° Festival Internazionale del Cinema di Berlino” ha premiato, proponendolo
al panorama internazionale, reca un messaggio
distorto a tutti gli europei e al mondo intero:
“Coloro che
hanno a cuore l'identità dell'Europa sono giovani vendicativi, aggressivi, fanatici, tossicodipendenti, deviati
sessualmente, che arrivano anche ad uccidersi, come ha fatto in realtà il loro
capo, per accusare gli immigrati ed i profughi del suo assassinio e sbarazzarsi
di loro con una devastante guerra civile.”
Se un film del
genere è stato premiato al Festival di Berlino, proprio nel cuore dell'Europa
che un tempo invocava l'Illuminismo, allora quale nuovo oscurantismo ci si parerà davanti, ancor più cupo di
quello sul quale l'Europa, all'epoca, aveva messo in guardia il mondo intero?
Sta di fatto che affrontare caritatevolmente le ondate di profughi e comunità
extraeuropee che vivono da decenni in Europa non è un problema da risolvere
producendo e trasmettendo commedie a buon mercato. L'appello a difendere le
radici più autentiche dell’identità europea dovrebbe essere sostenuto dalle giuste
campagne Culturali e Mediatiche,
soprattutto equilibrate, in maniera da accogliere decentemente i rifugiati e
dare rispetto e dignità doverosi a tutti i cittadini multirazziali in Europa.
In questo modo, tutte la comunità extraeuropee saranno integrate completamente
in modo armonioso e costruttivo in un'Europa futura, ancora migliore,
semplicemente perché il rispetto e la cura della propria identità e dei propri
valori invitano gli altri ad essere altrettanto ossequiosi verso il paese
ospitante.
In conclusione, il prof. George Onsy si rivolge alla Commissione Europea lamentando che il comportamento di quest’ultima non corrisponde ai suoi ambiziosi progetti di cultura e media, da lui creati ad hoc per l’Europea odierna. Pertanto, lancia un grido d’allarme affinché questo suo messaggio urgente venga accolto in tempo debito come invito a ripulire il terreno prima di costruire qualunque altra sovrastruttura. Possa diventare un messaggio foriero di gloria in un futuro di ragionevolezza e democratica coesistenza tra i popoli e la guerra ucraina possa diventare anch’essa solo un brutto ricordo e non una piaga dilagante nel cuore dell’Europa.
Dr. Arch. George Onsy - Fondatore-Presidente
RRM3,
RINASCIMENTO ̶ RENAISSANCE
MILLENNIO III
"Insieme per il futuro
dell'Europa – Insieme con l’Europa per il mondo"
Traduzione
e sintesi a cura dell’Arch. Franca
Colozzo