"Non dimentichi che sono uno scrittore. Fa parte del gioco, fa parte del mio dramma narrativo e spirituale se qualcosa colpisce la mia immaginazione. Mi creda, diventa sempre tutto vero."
«Quello che salva un uomo è il primo passo. E poi un altro, e un altro. Il passo è sempre quello, ma bisogna ripeterlo».
Afferma la scrittrice:
"io ho ovviamente letto tutto de Saint-Exupéry in modo quasi ossessivo e quello che c’era su di lui come critica, ho letto tutte le biografie che ho trovato, ma la cosa che mi ha influenzato di più sono proprio i suoi romanzi, perché per far crescere la voce dentro di te sono le parole che scrive lui, non quelle che scrivono gli altri. Ho lavorato su tutte le fonti possibili e immaginabili, anche perché non volevo far accadere una cosa tre anni prima, quindi quello mi è servito per mettere date, punti; però poi ci sono tutte le sue sensazioni, pensieri, dialoghi, le sue lettere alla madre, alla moglie, alle amanti, il momento in cui crea “Il piccolo principe”, quella è roba mia, non so se poi sia andata veramente così."
dall'intervista concessa a The Italian Reve
Giovanni Zambito