La moda si fa
pensiero ecologista, sociale, esistenziale e diventa show. E’ cosi che lo
stilista napoletano vuole parlare al mondo e trasmettere le sue idee in
particolare sulla società che “è un organismo vivente in continua evoluzione”
dice “ed il cambiamento caratterizza tutte le sue forme. Cambia la moda,
l’arte, l’architettura, i paesaggi, la tecnologia… cambiano i punti di
riferimento, i valori, i nostri eroi e quindi i nostri miti…” da questa
riflessione la collezione prende il nome di Miti Contemporanei.
“Il punto fondamentale è quello
della riflessione sul sociale: siamo tanti, dove stiamo andando? Quali
sono i punti di riferimento? Tutte le età sociali, oggi, a cosa pensano? Prima
c’erano valori e vari riferimenti, adesso quali sono? Tik Tok, Instagram? Che modelli
propongono? Un giorno, stando dal salumiere, ho visto affiancate due figure:
quella di Maradona e quella di Gesù. Ognuno di noi ha il suo mito, i miei vanno
da quelli del calcio a Cristo, un mito che viene da altri tempi, il
rivoluzionario per eccellenza; attualmente, infatti, perde la semplice
connotazione religiosa, e viene considerato anche come uno studioso, un
filosofo. Perché, duemila anni fa, ha avuto l’idea di portare l’attenzione alla
divinità dell’uomo, a quanto l’uomo possa essere vicino a Dio nella capacità di
amare, di creare, di avere uno spirito”.
Il defilé inizia con un vero e
proprio invito alla pace, vedendo sfilare in passerella un abito a
sirena realizzato interamente con pizzi incastrati a mano artigianalmente,
miscelando i vari colori dell’arcobaleno, una reinterpretazione
originalissima che già anticipa quello che sarà il valore della sfilata, che si
è, di fatto, articolata in 3 momenti ricchi di sorprese, di capi che si
trasformano e che nascondono nuove forme funzionali al contenuto semantico che
il creativo vuole trasmettere.
Le coreografie di Andrea Tarantino incarnano
ad hoc i passaggi del défilé sulle note di Marilyn Monroe, con “Diamond”,
emblematico di una società in cui fascino, ricchezza e potere sembrano essere
l’unica risorsa che conta, e di Madonna che, individuata come uno dei miti
contemporanei, è considerata da De Blasiis un’artista moderna, capace di
rompere miti e tabù, dalla profonda religiosità intima e non di facciata.
Proprio per questo lo stilista decide di affiancare 2 pezzi “Like a Prayer” e
“Vogue”, il primo con un’ouverture di profondo valore esistenziale, il secondo un
invito al movimento creativo ed all’esplicitazione della “superstar” che è in
ognuno di noi!
“E nella notte buia, una bolla di luce,
fecondata dal ritmo della passione, sboccia e lascia volare palloncini luminosi
al cielo… i propri sogni diventano realtà ed indicano il cammino, diventano il
cammino stesso!”
I sogni di chi vede il calcio
come un ideale, un momento di condivisione e non solo di lotta.
I sogni di chi cerca unione nella famiglia e sogna il matrimonio,
l’amore, i figli.
I sogni
di chi vede la natura e l’ambiente come la propria casa e vuole scoprirli e
viverli sempre.
Per questo motivo la scelta della
location non è casuale, De Blasiis è stato ispirato dagli
animali che a San Bartolomeo fanno mostra di sé come modelle in
passerella, splendidi e colorati.
Un luogo magico dove scorrazzano a contatto con
la natura fenicotteri rosa e lama, più altre specie animali, alcune della quali
in via d’estinzione.
“Ho
preso così le figure di animali apparentemente feroci, come la tigre o
l’aquila, per ricamarli a mano su stampa” unendo tecnica di ricamo artigianale
a stampa moderna.
La sartoria di
De Blasiis si trova a Napoli e si occupa di moda femminile e maschile. All’artigianato classico miscela la sperimentazione:
tessuti nuovi e tecniche che rispettano la natura. Ad esempio, nella nuova
collezione, ha
ideato una produzione di abiti patchwork: una mini-linea con
filati ad hoc usando tessuti riciclati, raccolti da aziende che distribuiscono
campionari, con un’attenzione particolare ai colori e ai materiali. Il creativo, inoltre, ha
utilizzato bottiglie di plastica che poi ha appiattito con i ferri a
caldo per creare patine ritagliabili e produrre paillettes
da applicare sull’abito cult della linea che ha concluso il defilè
per rappresentare il pensiero madre della collezione, ossia che “volere è
potere, anche quando si tratta di rispettare la natura”.
Il tutto è stato gestito dalla
regista Luisa Corcione. Tanti i personaggi intervenuti: Francesco Mànisi
attore, Antimo Mallardo personaggio
televisivo, Davide Montana calciatore attore, Daniele Dattero cantante, Michele
de Simone presidente del Coni, Giovanni Chianelli giornalista del Mattino, Luca
De Lorenzo attore e cantante, Michele Dentice di uomini e donne. Ad
impreziosire la serata gli allestimenti di Lio Di Muro e la musica di Dj
Antonio Gambardella.