Michele De Palma, Fiom: “Governo investa su innovazione e mobilità”

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Michele De Palma, nuovo segretario della Fiom, il più forte e combattivo sindacato dei metalmeccanici italiani, nella videointervista all'agenzia Dire parla dello scontro in Europa sullo stop alla produzione di auto a benzina e diesel, sulla necessaria transizione ecologica che richiede immediati investimenti da parte del Governo Meloni, il decreto appena approvato sul rilancio della ex Ilva, della manifestazione organizzata dai sindacati domani a Firenze dopo l'aggressione contro giovani studenti di sinistra da parte di militanti di destra.

Roma – Investire rapidamente sulla transizione ecologica, puntando sulla innovazione di prodotto e la mobilità privata e collettiva. E’ quanto chiede al governo il segretario generale della Fiom, Michele De Palma, intervistato dal direttore della agenzia Dire. Per quanto riguarda lo scontro in atto a livello di Unione europea sullo stop ai veicoli a benzina e diesel e passaggio all’elettrico, il sindacalista osserva che “la prima questione è che dobbiamo colmare l’arretratezza del nostro sistema industriale: avevamo il culto del diesel e ora abbiamo la necessità di colmare questo gap”. Per De Palma “abbiamo bisogno di investimenti, altrimenti avremo un problema di competenze.

Siamo un paese che potrebbe produrre 2 milioni di veicoli e ne produce meno di 500mila. Il problema occupazionale oggi- spiega il leader della Fiom- non è dato dalla transizione, ma dalla mancanza di visione del sistema industriale. Penso ad esempio alla scelta di Stellantis che lascia in cassa integrazione i lavoratori in Italia e produce di più negli altri paesi”.

Quindi la richiesta urgente al governo Meloni: “E’ il momento di investire rapidamente sulla transizione, mettendo sul campo un pacchetto di risorse per l’innovazione del prodotto e la mobilità collettiva oltreché privata”.

Ma esiste ancora la classe operaia? “Il problema- risponde il segretario Fiom- è che il paese si è dimenticato di avere una classe operaia e il ruolo dell’industria. Quando si utilizza la parola classe operaia viene in mente solo la tuta blu, ma oggi invece significa tuta blu, colletto bianco e guanti verdi, perché ci sono ancora i lavoratori di produzione, anche se sono invisibili, mentre oggi gli operai sono anche di concetto.

Infine, guanti verdi perché abbiamo bisogno della transizione ecologica”. Nell’intervista alla Dire De Palma ha parlato anche dell’ultimo decreto per la ex Ilva e della manifestazione contro la violenza fascista organizzata domani a Firenze.

Dl ILVA: Non si tratta a carte coperte

“La novità è costituita dal fatto che il governo si è dato degli strumenti per poter rilevare la proprietà e quindi la gestione dell’impianto, ma io continuo a pensare che non si possono fare le trattative a carte coperte”. Il segretario generale della Fiom fa il punto sulla vertenza ex Ilva, anche alla luce dell’ultimo decreto approvato in Parlamento. Il sindacalista osserva che “ci sono accordi siglati tra l’azienda e il governo, di cui noi non abbiamo nessun elemento di conoscenza”.
De Palma chiede quindi maggiore “partecipazione alle informazioni: sarebbe necessario avere un luogo, un Consiglio di sorveglianza ad esempio, in cui i lavoratori siano informati delle scelte industriali. E poi nell’immediato- conclude il sindacalista- c’è bisogno di investire sull’utilizzo degli impianti. Ma il problema in questo momento è che non abbiamo un interlocutore e il Paese ha un potenziale non utilizzato”.

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“Credo che la destra si distingue tra una destra costituzionale e una destra incostituzionale, la destra adesso al governo è di fronte al bivio”.
Alla vigilia della manifestazione toscana indetta da sindacati, il leader della Fiom critica le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Valditara: “Invece di intervenire sulla violenza sugli studenti si è rivolto alla dirigente scolastica. Questo ci dice che siamo a un passo da una posizione di manifesta incostituzionalità di un ministro. Ecco perché- conclude De Palma- andiamo in piazza, per esprimere solidarietà alla dirigente scolastica e per riaffermare i valori costituzionali del nostro paese”.
 
Fonte «Agenzia DIRE»

Foto tratta da Facebook
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