Nato nella capitale maliana Bamako nel 2009, e trasferitosi nella capitale dell’Arte italiana, Milano, con la famiglia adottiva nel 2011, a soli 9 anni dà vita al suo primo canale YouTube e, poco dopo, inizia a studiare musica e recitazione, mostrando sin da subito una naturale attitudine alla condivisione del suo universo interiore sotto svariate forme ed un’urgenza espressiva vivace, versatile e plurisfaccettata.
Un’inclinazione, quella di Marco, che come una vera e propria vocazione prende forma in una comunicazione semplice, diretta ed efficace, evincibile istantaneamente sia dalle sue rappresentazioni attoriali, sia dal flusso di coscienza e liriche di questa sua prima release, che narra con pathos, autenticità e delicatezza la sua storia, mediante barre incisive dal forte impatto emozionale, frutto di cha sa raccontare per esperienza vissuta, interiorizzata e affrontata sulla propria pelle e non per ego, trend o sentito dire.
Sin dall’attacco del pezzo - «Ok, ok, ok, giuro non son cambiato» -, il giovanissimo rapper riflette in musica i propri trascorsi, scandagliando con toccante lucidità gli inizi complicati, segnati da un importante abbandono ed un taglio con le sue origini, l’affetto grazie al quale ha costruito un solido e indissolubile legame con la propria famiglia e la straordinarietà di rimanere se stessi, umili, sensibili e generosi, anche e soprattutto di fronte alle delusioni e alle aspettative disilluse cui la vita, a volte, ci chiama a fare i conti.
In quel «ha sempre aiutato tutti non ha mai fatto del male, si, per certe persone non c'era niente da fare», si evince la maturità e la consapevolezza di chi rimane fedele a se stesso e ai propri valori e, osservandosi dall’esterno, come uno spettatore incondizionato dal proprio stesso vissuto che osserva affascinato la prima della sua autobiografia, prosegue il suo cammino dando credito e fiducia soltanto a coloro che non l’hanno mai fatto sentire solo, ma, come egregiamente riassunto nel titolo, “SOLO con pochi”.
«Questo pezzo – dichiara Marco - mi rappresenta completamente, è il primo vero e proprio racconto di me e della mia vita. Sono un ragazzo piuttosto riservato e scrivere testi mi offre l’opportunità di esprimere appieno quello che provo. Vivo tutto questo come un percorso di crescita, artistica e personale, e spero che nelle mie canzoni si possano ritrovare molti giovani, molti miei coetanei che spesso faticano ad identificare se stessi e le persone che gli sono davvero vicine, quelle di cui potersi fidare. Non sono molti coloro a cui donare la nostra fiducia, ma ci sono ed è fondamentale rendersi conto di quanto siano preziosi!»
“SOLO con pochi”, volutamente rilasciato sulle piattaforme digitali il 21 Marzo, in occasione dell’anniversario dell’incontro di Marco con la sua famiglia adottiva, è un brano intenso e suggestivo, nato di getto in seguito alla fortuita scoperta del beat di “Autumn Beat” del musicista e producer colombiano Cristian Vera, come lo stesso artista spiega:
«Sebbene mi dilettassi già da diversi anni con la musica, un giorno stavo navigando in rete cercando alcune recensioni sul film a cui ho preso parte, “Autumn Beat” di Dikele. Così, mi sono imbattuto nell’omonima composizione di Cristian Vera, che mi è piaciuta tantissimo sin dal primo ascolto. Mi ha ispirato a scriverci su un testo, che è nato di getto, in pochissimo tempo, tra le mura della mia camera».
Ed è proprio tra le mura della sua camera che Marco, nonostante i suoi 13 anni di età, regala a tutti una preziosissima lezione di saggezza e coscienza, quella di rimanere se stessi a prescindere da tutto, imparando ad amarsi ed accettarsi nella propria totalità, perché è solo così che potremmo spiccare il volo verso i nostri obiettivi - «solo con te al mio fianco potrò sempre sognare».
Diretto, sensibile e caleidoscopico, Marco Renna svela al pubblico un nuovo volto alla Generazione Zeta, raccontandone emozioni, sentimenti, desideri e riflessioni sotto la lente di un rap genuino, pulito e sincero.
Biografia.