In questo momento di ripresa particolarmente difficile per il nostro
teatro, guardarsi indietro può servire non solo a ricordare, ma anche a
riflettere sull’oggi. Esce con questo intento e una Introduzione intitolata
“Venti anni dopo” il volume critico-documentario di Paolo Petroni su un
decennio esemplare e vitale della nostra drammaturgia scritta e rappresentata
che ha segnato il passaggio agli anni 2000.
In tale ottica, il volume, con una prefazione di Guido Davico Bonino, comprende in chiusura anche alcuni interventi di altri importanti critici su aspetti diversi di quel periodo, dall’amministrazione pubblica delle nostre scene indagata da Ubaldo Soddu, alla nascita del teatro di narrazione ricostruita da Nicola Fano, dal panorama della ricerca elaborato da Renato Palazzi, a quello della critica che arriva online firmato da Oliviero Ponte Di Pino con Giulia Alonzo.
L’ampia analisi di Petroni testimonia e documenta in oltre 300 pagine
quali potenzialità avesse quella che è stata l’ultima nuova, significativa e
ricca generazione di autori e come poi la nostra drammaturgia abbia perso
vitalità, complici fenomeni che vanno dalla crisi economica a una profonda
trasformazione dei mezzi di comunicazione. Tutto ciò assieme a un sostanziale
deteriorarsi della capacità di progettazione dei teatri pubblici e privati,
esaurita anche, in quel decennio, la spinta della generazione di registi che
dal dopoguerra aveva rinnovato le nostre scene e lo stimolo del teatro di
ricerca, con al centro la neoavanguardia romana e il suo lavoro visivo, che
stava perdendo vitalità per riscoprire la forza della parola, su cui si basa la
memoria e il futuro di ogni teatro nazionale.
PAOLO PETRONI, giornalista dal 1970, inizia
collaborando con varie testate (dall’Avanti! a Il Mondo a Il Dramma, dal Gr3 al Gr2 e il Tg2). Già capo
servizio alla Cultura e Spettacolo dell’Ansa, per cui cura anche i settimanali
di libri e teatro, è critico
teatrale del Corriere
della Sera dal 1985, oltre che curatore
di manifestazioni e festival. È stato Presidente dell’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro
Contemporaneo e della Casa Museo di Pirandello a Roma e ha organizzato, col sostegno del Ministero,
le manifestazioni pirandelliane per i 150 anni dalla nascita. Nel 2019 ha
curato la mostra sui 100 anni dei Sei personaggi al Teatro Valle. È presidente
del Premio Letterario città di Lugnano in Teverina. Ha curato volumi e
pubblicato saggi letterari e teatrali, in particolare sulla drammaturgia
italiana contemporanea. Per 11 anni ha redatto
l’introduzione critica dell’annuario Teatro in Italia della
Siae. Tra i suoi libri,
Romano Bilenchi - cultura
fiorentina tra fascismo e dopoguerra (La nuova Italia) e Goffredo Parise (Mursia)