Libri, Paolo Petroni e "La scrittura del teatro. Drammaturgia italiana al passaggio del secolo"

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Un accurato panorama critico analitico dal 1990 al 2001 sulla drammaturgia italiana scritta e rappresentata, per documentare cosa è stato e quindi cosa è cambiato in questo passaggio di secolo e trovare spunti per una ripartenza.

In questo momento di ripresa particolarmente difficile per il nostro teatro, guardarsi indietro può servire non solo a ricordare, ma anche a riflettere sull’oggi. Esce con questo intento e una Introduzione intitolata “Venti anni dopo” il volume critico-documentario di Paolo Petroni su un decennio esemplare e vitale della nostra drammaturgia scritta e rappresentata che ha segnato il passaggio agli anni 2000.


In tale ottica, il volume, con una prefazione di Guido Davico Bonino, comprende in chiusura anche alcuni interventi di altri importanti critici su aspetti diversi di quel periodo, dall’amministrazione pubblica delle nostre scene indagata da Ubaldo Soddu, alla nascita del teatro di narrazione ricostruita da Nicola Fano, dal panorama della ricerca elaborato da Renato Palazzi, a quello della critica che arriva online firmato da Oliviero Ponte Di Pino con Giulia Alonzo.

L’ampia analisi di Petroni testimonia e documenta in oltre 300 pagine quali potenzialità avesse quella che è stata l’ultima nuova, significativa e ricca generazione di autori e come poi la nostra drammaturgia abbia perso vitalità, complici fenomeni che vanno dalla crisi economica a una profonda trasformazione dei mezzi di comunicazione. Tutto ciò assieme a un sostanziale deteriorarsi della capacità di progettazione dei teatri pubblici e privati, esaurita anche, in quel decennio, la spinta della generazione di registi che dal dopoguerra aveva rinnovato le nostre scene e lo stimolo del teatro di ricerca, con al centro la neoavanguardia romana e il suo lavoro visivo, che stava perdendo vitalità per riscoprire la forza della parola, su cui si basa la memoria e il futuro di ogni teatro nazionale.

PAOLO PETRONI, giornalista dal 1970, inizia collaborando con varie testate (dall’Avanti! a Il Mondo a Il Dramma, dal Gr3 al Gr2 e il Tg2). Già capo servizio alla Cultura e Spettacolo dell’Ansa, per cui cura anche i settimanali di libri e teatro, è critico teatrale del Corriere della Sera dal 1985, oltre che curatore di manifestazioni e festival. È stato Presidente dell’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo e della Casa Museo di Pirandello a Roma e ha organizzato, col sostegno del Ministero, le manifestazioni pirandelliane per i 150 anni dalla nascita. Nel 2019 ha curato la mostra sui 100 anni dei Sei personaggi al Teatro Valle. È presidente del Premio Letterario città di Lugnano in Teverina. Ha curato volumi e pubblicato saggi letterari e teatrali, in particolare sulla drammaturgia italiana contemporanea. Per 11 anni ha redatto l’introduzione critica dell’annuario Teatro in Italia della Siae. Tra i suoi libri, Romano Bilenchi - cultura fiorentina tra fascismo e dopoguerra (La nuova Italia) e Goffredo Parise (Mursia)

 

Per favorire la lettura, il panorama critico analitico è suddiviso in stagioni e il volume termina con un Indice dei Nomi

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