Liba, "figlio di tre culture" presenta il singolo "Sola". L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani

(video) Sonorità pop, con sfumature dance e funk per "Sola" esordio radiofonico di Liba, giovane autore, nato e cresciuto in provincia di Milano da padre libanese e madre palestinese. Ne viene fuori un brano dal ritmo incalzante, influenzato da tradizioni musicali multiple. L'intervista di Fattitaliani.

Ti presenti ai nostri lettori? interessi, studi, aspirazioni…

Ciao a tutti sono LIBA, ho 22 anni, sono uno studente di ingegneria al Politecnico di Milano e quando non studio faccio musica. Per riuscire a portare avanti questi due impegni contemporaneamente è obbligatorio avere un’agenda per essere organizzati al meglio e non sprecare nemmeno un minuto.

Il mio obiettivo è far ascoltare a più persone possibili la mia musica sperando che qualcuno si possa rivedere nei miei testi.

Quali valori delle tue origini tieni sempre presenti?

I valori che tengo presente della cultura libanese sono in realtà comuni a quelli italiani, si può dire che sono paesi molto simili per quanto riguarda la cultura. Il valore che tengo sempre presente credo sia l’ospitalità, sia in Libano che in Palestina che in Italia è una virtù molto importante e sono grato di essere “figlio” di queste tre culture.

Com'è nata "Sola"?

Il brano Sola è nato da un piccolo film mentale che mi sono fatto in cui mi vedevo sicuro di me, abbastanza sfacciato, mentre provavo a parlare con una ragazza, tutto ciò mentre ascoltavo dei beat, fino a quando non ho sentito quello che poi è diventato quello del brano finale.

Appena premuto il tasto “play” sul programma che uso per registrare la prima frase che ho pronunciato è stata “non ti lascio sola”, frase attorno alla quale ho scritto il resto della canzone.

Che cosa speri che il pubblico possa provare nell'ascoltare il brano?

Spero che chi ascolterà il brano possa convincersi che può immaginarsi come desidera, che l’immaginazione li possa aiutare ad alimentare la loro passione, qualsiasi essa sia ed è anche un appello a tutte le persone timide di farsi un po’ più coraggiosi ed osare di più nella vita.

I tuoi riferimenti musicali quali sono?

Ascolto musica di molti generi diversi, quando compongo un brano sono spesso influenzato dalle sonorità che sto ascoltando in quel momento, nel caso di “Sola” era un periodo nel quale stavo ascoltando molta r&b, Dance e Rock.

Alcuni degli artisti che ammiro tanto è che per me sono artisti con la A maiuscola sono Charlie Puth, Bruno Mars, Rihanna, Justin Timberlake.

Sono anche un gran consumatore di musica Rap americana.

Prossima tappa?

I miei prossimi obiettivi sono la pubblicazione degli altri brani che sto preparando e fare fare più esibizioni dal vivo per migliorarmi sempre di più in tutti i lati che caratterizzano questa carriera che sto intraprendendo.


LA CANZONE

Una storia d’amore che prende vita da una scena immaginata: l’artista, nella realtà timido e introverso, si immagina sicuro di sé e sfacciato mentre prova ad approcciarsi ad una ragazza. Il brano nasce così, in una classica giornata di brainstorming musicale, canticchiando melodie davanti al microfono registrando ciò che arriva istintivamente, seguendo la “magia del momento”.

«Una volta ascoltata la chitarra della strumentale del brano mi sono detto “Non ti lascio sola” ed è proprio intorno a questa espressione che ho realizzato il resto della canzone sviluppando questa sorta di conversazione con una ragazza.» Liba

BIO

LIBA nasce nel febbraio 2001 a Vizzolo Predabissi in provincia di Milano da padre libanese e madre palestinese.

La sua passione per il mondo della musica prende vita durante l’infanzia ascoltando diversi generi provenienti da svariate parti del mondo, agevolato anche dalla presenza di diverse culture nella sua famiglia. A soli 12 anni, tocca la sua prima console da DJ e inizia a familiarizzare con la musica elettronica. Durante i primi anni delle superiori, comincia a produrre le sue prime basi, ampliando la gamma di generi musicali su cui lavorare. Durante questo periodo nutre sempre una passione per il canto e sente la necessità di esprimersi al meglio attraverso questa forma d'arte, così, alla fine delle superiori, comincia a creare i suoi primi brani inediti. Nonostante sia sempre stato timido e avesse difficoltà ad esprimere i suoi sentimenti, con le sue canzoni riesce a narrare ciò che prova veramente senza alcun vincolo, ed è così che la musica diventa per lui essenziale.


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