Samara Joy vince due GRAMMY® Award come Best New Artist e nella categoria Best Jazz Vocal Album

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Congratulazioni all'artista Verve Samara Joy, che partecipando domenica per la prima volta alla notte dei GRAMMY Awards® ha conquistato i premi nelle categorie Best New Artist e Best Jazz Vocal Album. La 23enne cantante (“come poche ne nascono in una intera generazione”, è stato detto di lei) ha ricevuto il premio come Best New Artist dalle mani della vincitrice dello scorso Olivia Rodrigo, e raggiante di orgoglio (ma anche con grande umiltà) ha ringraziato la sua famiglia in un emozionante discorso di accettazione. All'inizio della serata, durante la cerimonia di apertura, Samara aveva conquistato una standing ovation per la sua performance di "Can't Get Out Of This Mood", giusto poco prima di diventare la persona più giovane nella storia dei GRAMMY Awards® a portare a casa il premio Best Jazz Vocal Album per Linger Awhile, ora disponibile su etichetta Verve. Hits Magazine ha sottolineato che "La Best New Artist è in questo momento l’artista in testa nelle classifiche di vendita".  L’album di Samara Linger Awhile (Verve) è attualmente in vetta nelle classifiche USA di CD e musica digitale di iTunes e Amazon, mentre Bonnie Raitt, Harry Styles e Beyoncé seguono a ruota, sempre sull’onda dei Grammy Awards®.

 

"Ho cantato per tutta la mia vita... Grazie mille per questo onore, grazie a tutti coloro che mi hanno ascoltato e supportato", ha detto Samara a una folla gremita alla Crypto.com Arena durante i momenti finali della trasmissione della 65a edizione dei GRAMMY Awards®"Essere qui per quello che sono... essere qui semplicemente essendo me stessa, quella che sono da sempre, sono così grata... "

 

 

Ascolta qui Linger Awhile, l’album vincitore di Samara su etichetta Verve.

 

 

A soli 23 anni, Samara possiede una capacità unica di donare nuova linfa alle canzoni ed agli standard che ama rivolgendosi ad un nuovo e giovane pubblico, come dimostra il suo ricco stuolo di fan su TikTokLa musica è sempre stata presente nella famiglia di Samara. I suoi nonni, Elder Goldwire e Ruth McLendon, guidavano un noto gruppo gospel di Filadelfia, The Savettes, e suo padre è stato in tour con il famoso Andrae Crouch. Sebbene le sue prime influenze abbiano radici nel gospel e nel R&B di Stevie Wonder, Lalah Hathaway, George Duke e Musiq Soulchild, Samara si innamorò del jazz mentre frequentava la Fordham High School for the Arts, dove si esibiva con regolarità con la band della scuola vincendo infine come Best Vocalist al concorso Jazz at Lincoln Center's Essentially Ellington. Samara ha frequentato inoltre il college SUNY Purchase e recentemente ed ha conseguito il titolo di Ella Fitzgerald Scholar.

Registrato al Sear Sound di New York City da Chris Allen e prodotto da Matt Pierson, Linger Awhile è forte della musicalità straordinaria di Pasquale Grasso (chitarra), Ben Paterson (piano), David Wong (contrabbasso) e Kenny Washington (batteria). La tracklist è composta da classici reinventati tra cui "Someone to Watch Over Me" di George Gershwin, "'Round Midnight" di Thelonious Monk e "Nostalgia (The Day I Knew)" di Fats Navarro, quest’ultimo cantato su testo di Samara. Nel tributare un omaggio ai maestri che l’hanno preceduta, Samara Joy riesce nell’intento di far conoscere questo repertorio ad un pubblico giovane grazie ad una voce senza tempo e un sound irresistibile. 

Photo Credit: Meredith-Truax

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