Bruxelles, La Monnaie e la magia del suo 250° compleanno

di Giovanni Chiaramonte. La Monnaie conclude i festeggiamenti per i 250 anni de l'Orchestra sinfonica nel modo piu' bello, regalandoci un dicembre indimenticabile con la sua musica. Il 16 dicembre la première di On purge bébé! ultima opera dell'amato Philippe Boesmans; lunedi 19 un meraviglioso "Winterreise" di Schubert nell'arrangiamento di Hans Zender diretto da Sir Antony Pappano con il tenore Ian Bostridge e il 30, per chiudere in bellezza,  un altrettanto straordinaro concerto di fine anno in salsa franco/belga dove la magica bacchetta del magico Alain Altinoglu ha messo insieme uno sconosciuto ai piu' Ernest Reyer, Cesar Franck e la Sinfonia Fantastica di Berlioz.

On purge bébé!, dall'omonimo vaudeville di  Georges Feydeau, uno dei padri della commedia francese, è una frizzantissima, dissacrante, coinvolgente presa per i fondelli dell'eterno piccolo piccolo piccolo mondo borghese, dei sui futili drammi e dei suoi piccoli rancidi sogni. Quello di lui - Monsieur Follavoine - vendere pitali supposti infrangibili a tutto l'esercito francese; quello di lei - Madame Follavoine - focalizzato sulle supposte - aggettivo! (precisazione importante, stante il tema!) - necessità  intestinali del piccolo Toto'. La musica di  Philippe Boesmans - diretta dal bravo Bassem Akiki - moderna, semplice e sofisticata nello stesso tempo, profonda e gentilmente ironica scandisce questo dramma della costipazione, lo assorbe e lo restituisce in una opera meravigliosamente belga, in quella dissacrante linea creativa che dal Trionfo delle cozze di Marcel Broodthaers a La vie sexuelle des belges 1950-78 di Jan Bucquoy parla con grazia dell'Alto servendosi con maestria incomparabile di cio' che viene dal quotidiano e dal basso. La capacità di essere seri senza sembrarlo, la sublime grazia dell'assenza di retorica! La capacità belga di rielaborare il lascito francese facendone qualcosa di diverso e proprio! La Monnaie, crocevia internazionale ove il nord dell'Europa incontra il sud, che ospita la creazione di geni poetici come Dmitrij Černjakov, di intellettuali sofisticati e raffinatissimi come Romeo Castellucci, di innovatori sulfurei come Krzysztof Warlikowski non esita a lanciarsi in questa avventura creativa potente, dissacrante,  e...... assai belga, nel senso piu' bello del termine!  

Forse non tutti sanno che Sir Antony Pappano è stato dieci anni a La Monnaie, dal 1992 al 2002, dove ha diretto produzioni memorabili di Strauss, Wagner, Britten, Verdi e anche del compianto sopracitato Boesmans. Vi è tornato per questo concerto che resterà nella memoria di chi ha avuto la fortuna di assistervi. Le sonorità dell'arrangiamento di Zender, la voce di Bostridge e la straordinaria intelligenza musicale di Pappano hanno dato una lezione di classe: un grande classico come Winterreise di Schubert è rinato a una nuova bellezza: rallentamenti e accellerazioni, trasposizioni, ripetizioni hanno sbalordito e incantato lo spettatore restituendogli un ascolto dinamico, potente,  vitale.  Concerti come questo nella memoria musicale dello spettatore  insieme con le note lasciano il prezioso duraturo seme della passione.

Passione, e talento, che trasuda nelle direzioni musicali di  Alain Altinoglu. Le note di Ernest Reyer, Cesar Franck e la Sinfonia Fantastica di Berlioz hanno invaso un Bozart col tutto esaurito. La Monnaie, o meglio il suo sovrintendente Peter de Caluwe,  ha ben investito in questo grande direttore musicale. Francese di origine armena, eccellente pianista, Altinoglu ha carattere, simpatia, talento e competenza da vendere e trasuda passione da tutti i pori. Il pubblico de La Monnaie riconosce il tocco limpido, nitido, chiaro della sua direzione musicale. I colori della sua musica - qualsiasi cosa diriga - sembrano semplici e facili, i suoi suoni distinti e percepibili - eppure sono svariate decine di orchestrali! - evidentemente la sua bacchetta parla, mette in linea, conduce e guida veramente! Nel concerto del 30 dicembre Ernest Reyes per molti è stata una scoperta: eppure il suo Sigurd di cui abbiamo sentito l'ouverture - nella moda dei Nibelunghi e delle leggende nordiche di wagneriana memoria -  fa parte della storia de La Monnaie, dove fu rappresentato per la prima volta nel 1884. Cesar Franck, il secondo compositore in programma, non ha bisogno di presentazioni. Le sue variazioni sinfoniche per piano e orchestra ci hanno permesso di apprezzare al piano Alexandra Dariescu. Infine la Sinfonia fantastica di Hector Berlioz, un mondo di musica di una immensa ricchezza inventiva, un trasudo di esuberanza in una linea narrativa variegata e complessa, dove l'uso magico del motivo che ritorna anticipa - e di molto - Wagner in un gioco inesauribile di sonorità che regalano ebrezza leggera allo spettatore - se il direttore d'orchestra ha la chiarezza di tocco di Altinoglu! - o il peso di un 'hangover'  se la direzione orchestrale non ha il talento e il carisma per controllare la muta.


foto crediti:
On purge bébé!: © Jean-Louis Fernandez
Pappano/ Bostridge:  © Musacchio & Ianniello / © Kalpesh Lathigra

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