Francesca Comencini alla festa del cinema di Roma con la serie "Django" un progetto sulla forza delle donne

Fattitaliani


di Emanuela Del Zompo.

"È vero, nel mio Django c'è una saga familiare che manifesta un'evidente crisi dei codici della virilità attraverso il genere che più li ha fissati.

Ho adorato anche che l'antagonista, Elizabeth, sia una donna che, paradossalmente, è una guardiana del patriarcato".

DJANGO (serie tv in dieci puntate su Sky e NOW nel 2023) che guarda in chiave contemporanea all'omonimo classico western di Sergio Corbucci.

Trama e cast

Siamo in Texas, fine 1800. Qui Django (Matthias Schoenaerts) è un cowboy tutto d'un pezzo alla ricerca della figlia che ha perduto anni prima. Seguendo le sue tracce arriva a New Babylon, città maledetta sul fondo di un cratere, dove tutti sono i benvenuti. Qui Django scopre che sua figlia Sarah (Lisa Vicari) è viva, ha vent'anni, e sta per sposare John Ellis (Nicholas Pinnock), il fondatore di New Babylon. Si scoprirà però che Sarah non è affatto contenta di aver ritrovato il padre perché lo ritiene responsabile della morte della loro famiglia, trucidata molti anni prima e vuole che Django se ne vada. Tra i protagonisti c'è poi Noomi Rapace nel ruolo della spietata nemica di Ellis, Elizabeth Thurman.
Completamente girati in inglese, i primi quattro episodi sono diretti da Francesca Comencini (Gomorra - La serie), anche direttrice artistica della serie. Gli altri episodi sono diretti da David Evans (Downton Abbey) e da Enrico Maria Artale (Romulus). Le riprese si sono svolte in Romania, tra Racos, Bucharest e l'area del Danubio.
Tra gli altri interpreti: Jyuddah James, Benny O. Arthur ed Eric Kole nei panni dei figli di John Ellis e Tom Austen che interpreta il cowboy Eljiah Turner.

DJANGO è una coproduzione italo-francese creata e scritta da Leonardo Fasoli (Gomorra – La SerieZeroZeroZero) e Maddalena Ravagli (Gomorra - La Serie), entrambi anche co-autori del soggetto di serie insieme a Francesco Cenni e Michele Pellegrini. Completa il team di scrittura Max Hurwitz (ZeroZeroZeroManhunt), che firma due sceneggiature. 

La distribuzione internazionale è di STUDIOCANAL.

In conferenza stampa Francesca Comencini regista e direttrice della serie ha dichiarato: “I western degli anni 70, ed è anche il motivo per cui li amavo tanto, erano film di rivolta i cui protagonisti erano antieroi, refrattari e anarchici. Hanno costruito un grande racconto, una favola nera per adulti in cui sono stati in grado di parlare di quel tempo e di quello spirito di rivolta indomito. Non solo il western italiano, ma anche quello americano, con film come Il mucchio selvaggio, hanno avuto un ruolo importante nella mia formazione di ragazza ribelle. Questa tradizione leggendaria l'abbiamo rispettata e omaggiata cercando al tempo stesso di fare come hanno fatto loro, cioè di parlare del nostro tempo, usando questa cornice e questo sogno di cinema smisurato per parlare di oggi, dando anche un maggior protagonismo ai personaggi femminili. 
 Anche il nostro Django è un antieroe, con crisi più intime più legate alla sfera affettiva, e vive in un mondo pieno di differenze, diviso tra l'utopia di New Babylon, che vuole che tutti siano accolti e chi ha paura di questo mondo e si chiude rispondendo con la paura e la violenza. Con Noomi Rapace, che è l'antagonista della storia, abbiamo cercato di dare una profondità e diversi stati di complessità al personaggio e capiremo andando avanti cosa ha dietro e perché una donna diventa quasi la più feroce guardiana di un ordine patriarcale”.  Francesca Comencini racconta di aver lavorato benissimo alla sua prima esperienza nel cinema internazionale (anche se i tecnici sono in maggior parte italiani, le riprese si sono svolte in Romania e c'è una coproduzione estera, ndr) e di avere imparato molto da un cast che ha investito moltissimo in maniera appassionata e molto personale nello sviluppo della serie. Sottolinea anche l'importanza dell'incontro con Noomi Rapace, che “oltre a essere una grandissima attrice è una donna molto forte", una caratteristica che evidentemente le accomuna. Al momento non c'è ancora una data di messa in onda di Django e la curiosità dopo questo assaggio cresce, ma per ora possiamo solo aspettare, sicuri che non resteremo delusi da un western che ai classici elementi archetipici, alla tragedia e alla violenza, ai grandi paesaggi e alle sparatorie, unisce lo scavo intimo all'interno dei personaggi e, come ha detto l'altro regista Enrico Marta Artale, anche un po' di melodramma. Nel 2023 su Sky e in streaming su NOW. 
Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top