“L’amore, le armi: Enea, eroe moderno” da Eneide di Publio Virgilio Marone nella traduzione di Mario Ramous pubblicata da Marsilio e rivista da Dario Del Corno, è lo spettacolo che - martedì 20 settembre alle 21.00 presso la Cavea del Parco della Musica “Ennio Morricone” - racconterà uno straordinario percorso. La rappresentazione si affida alle voci di Viola Graziosi e Graziano Piazza, alle musiche eseguite da Rita Marcotulli e Stefano Saletti & la Banda Ikona, alla testimonianza della scrittrice Andrea Marcolongo, con la regia di Piero Maccarinelli, grazie alla collaborazione con Editori Laterza, che aiuteranno gli spettatori a contestualizzare Enea e le sue vicende.
Enea è il
terzo momento di una trilogia, iniziata nel 2017 con un lavoro sulle leggende
dedicate alla nascita di Roma e proseguita nel 2021 con secondo spettacolo
dedicato alla figura di Ulisse. Il progetto triennale di valorizzazione del
mondo classico propone spettacoli multidisciplinari con attori, musicisti e
storici, in teatri greco-romani, riletture contemporanee di miti ed eroi classici.
Enea, l’eroe della responsabilità adulta, nella
scultura allegorica di Bernini ci ricorda plasticamente il dovere verso i più
fragili (siano essi gli uomini o la natura), il dovere di preservare la memoria
(il padre Anchise) e contemporaneamente quello di assicurare la continuità
attraverso i figli (il figlio Ascanio): Enea porta sulle spalle il passato e
protegge con la sua persona il futuro. L’umanità di Enea ne fa, oggi, il nostro
eroe. In questa contemporaneità fragile in cui l’umanità è chiamata a difendere
sé stessa (dalla pandemia) e il futuro dei propri figli (dalla crisi
climatica), Enea è l’uomo che si sacrifica per assicurare un futuro alla
propria stirpe.
LO SPETTACOLO
Virgilio declina in Enea l’amore in tutte le sue
espressioni: da quello filiale e paterno (Ascanio, detto anche Julo, e Anchise)
portati in salvo da Troia in fiamme, a quello coniugale (Lavinia) fino alla
passione carnale e sensuale per Didone, abbandonata in nome di un impegno
morale più alto, la fondazione di Roma e la creazione di una nuova stirpe, la
Gens Julia. Enea è l’uomo giusto e il politico saggio che assolve ad una
responsabilità più grande, complesso è quindi il rapporto con i nemici a
cominciare da Turno e da Lauso, figlio di Mezenzio. Con Eurialo e Niso Virgilio
racconta mirabilmente la forza dell’amicizia e di un amore che solo la morte
può fermare.
Nell’incontro con Andromaca, Enea rivive la tragica
fine di Troia e sente tutto il peso del suo destino, vorrebbe fermarsi, ma non
è ancora tempo di pace. A Cuma Enea incontra la Sibilla che gli preannuncia preannuncia
guerre sanguinose in Italia, ma lo incoraggia. Enea, pronto ad affrontare i
nuovi pericoli, chiede alla Sibilla di accompagnarlo nel regno dei morti, fino
a riabbracciare suo padre Anchise.
Anche gli Dei nell’Eneide conoscono la passione e si
schierano con i loro protetti, ma anch’essi devono sottostare al Fato che ha
scritto la vittoria di Enea e la fondazione di Roma: Venere chiede a Vulcano di
forgiare le armi per il figlio Enea, Giunone cerca in tutti modi di ostacolare
Enea, Giove si pone come garante del compimento del Fato.
Pietas e onore, furore e orgoglio, il peso di un
destino da compiere e il desiderio di pace, giustizia e misericordia, la
responsabilità sociale e morale: le virtù di Roma.
Enea non è solo un eroe, è soprattutto il più umano
degli eroi. Conosce la pietas e la compassione, ma ha ben chiaro che per
governare bisogna sconfiggere i nemici. Insomma, Enea fondatore di Roma e
L’Eneide come punto di partenza e speriamo di arrivo di una riflessione sulla
tolleranza e l’empatia non inutilmente buoniste, anzi consapevoli della
necessità dei conflitti per arrivare ad una pace e ad un governo che basi la
sua forza proprio su tolleranza ed empatia.
Scrive Andrea Marcolongo: “Se in tempo di pace e di prosperità chiediamo a Omero d’insegnarci la vita, a ogni rivolgimento della Storia dovremmo deporre Iliade e Odissea e affrettarci a riprendere in mano l’Eneide. Sarà dunque prezioso ripercorrere il viaggio di Enea da Troia a Roma passando per gli Inferi, per riscoprire l’eroe che cerca un nuovo inizio con in mano il bene più prezioso: la capacità di resistere e di sperare. Una lezione attualissima”.
I LUOGHI e IL CALENDARIO
Per Enea i luoghi degli spettacoli, in quanto tappe del suo viaggio verso Roma, sono particolarmente evocativi (lo spettacolo è già stato in scena al Teatro Nuovo di Napoli e poi al Castello Aragonese a Baia, frazione di Bacoli). Il viaggio ci conclude a Roma (Cavea del Parco della Musica “Ennio Morricone”) cosicché leggenda storia e poesia possano trovare una nuova sintonia.
Link per
l’acquisto dei biglietti per l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone
https://www.ticketone.it/artist/amore-armi-enea-eroe-moderno/
Foto di Ivan Nocera