Tratto dall’ultimo romanzo di Ernest Hemingway, vede protagonisti, oltre a Matilda, Liev Schreiber, che interpreta il colonnello dell’esercito americano Richard Cantwell, assieme a Josh Hutcherson, Laura Morante e Danny Huston.
Richiamando i grandi temi dell’autore statunitense, la storia è ambientata nel secondo dopoguerra: il Colonnello Cantwell (Liev Schreiber), tormentato dagli spettri del fronte, è un autentico eroe di guerra che affronta la notizia della sua malattia terminale con stoica noncuranza. Deciso a trascorrere il suo fine settimana in tranquilla solitudine, commissiona a un autista militare quella che probabilmente sarà l'ultima battuta di caccia alle anatre e una visita ai suoi vecchi luoghi di ritrovo a Venezia. Mentre i piani di Cantwell cominciano a svelarsi, un incontro casuale con una giovane contessa (Matilda De Angelis) accende in lui la speranza di un rinnovamento.
Prodotto da Tribune Pictures, con il sostegno della Regione Veneto e della Veneto Film Commission, il film annovera nel cast numerosi attori italiani: Massimo Popolizio, Giulio Berruti, Sabrina Impacciatore e Maurizio Lombardi, presente assieme ad Alessandro Parrello alla serata di sabato.
Anche nel cast tecnico nomi italiani importanti come Giorgio Gregorini, truccatore Premio Oscar a Stefano Nicolao dell’Atelier celebre in tutto il mondo per i suoi costumi e abiti storici veneziani.
«Siamo orgogliosi di ospitare la premiere di “Across the River” come film di chiusura del Ventennale. Si parla d’amore e di guerra in una Venezia che è un luogo di dolcezza e memoria, personaggio del film essa stessa, più che mero sfondo. È l’Italia di Hemingway, che ha a lungo goduto delle bellezze della Campania e con il nostro Paese ha sempre avuto un legame intenso e profondo» così Michelangelo Messina, ideatore e direttore dell’Ischia Film Festival.
Il film ritrae Venezia e la sua bellezza: un film in bianco e nero che si propone di mantenere l'atmosfera classica, quell'aria antica, ma che allo stesso tempo cerca di lasciare spazio a un linguaggio cinematografico moderno, grazie alla fotografia di Javier Aguirresarobe, illustre Direttore della Fotografia spagnolo che ha lavorato con registi internazionali come Alejandro Amenábar e Pedro Almodóvar, Miloš Forman e Woody Allen.
«È stato davvero un privilegio poter lavorare e ricercare nel testo di Hemingway e tra le sue crepe, luci e ombre: è una storia contro la guerra sulla strada della morte, della vita e della bellezza, come esperienza cinematografica - necessaria al giorno d'oggi» dichiara Paula Ortiz, regista spagnola, che con il suo secondo lungometraggio, “La novia” (2015), ha ottenuto 12 nomination ai premi Goya, tra cui Miglior film e Miglior regista.