La sessione è stata
aperta da João Nuno Calvão da Silva, vicerettore incaricato delle relazioni
internazionali dell'Università di Coimbra. In seguito, ha preso la parola anche
Luísa Sousa Machado, vicedirettore del BGUC, e Jorge Castilho, presidente del
Associação dos Antigos Estudantes de Coimbra (AAEC), che ha promosso questa
iniziativa.
Hanno partecipato, tra le altre personalità, Mário Velindro, presidente dell'Istituto superiore di ingegneria di Coimbra, Manuel Castelo Branco, ex presidente e professore della Coimbra Business School e diversi professori universitari e studenti.
L'autrice e l'opera sono stati presentati da Alessandro Iachetta (Segretario Particolare dell’Ufficio di Presidenza della Delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO ed ex studente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Coimbra). Iachetta ha voluto sottolineare come l’autrice sia stata capace di fornire una filosofia pratica che non indica un cammino forzato ma ha l’ambizione di far porre delle domande al lettore sulla volontà della propria anima.
A conclusione l'intervento dell’autrice, Virginia Saba, tradotto in portoghese da Rita Marnoto, docente presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Coimbra e Direttrice dell'Istituto di Studi Italiani presso la predetta Facoltà.
L'opera, di grande
originalità, può essere considerata «un taccuino di un viaggio attraverso 32
oasi nel deserto dell’anima, in un itinerario segnato dalle 32 «Variazioni
Goldberg» di Bach, ciascuna delle quali — nota dopo nota - offre l'opportunità
di cogliere alcuni dei segreti più profondi della nostra esistenza. Alcune di
queste variazioni sono state riprodotte durante l’evento, consentendo agli
ascoltatori di apprezzare l'armonia e la tranquillità che infondono nell'ascoltatore.
Questo era, infatti, lo scopo del suo compositore, come sottolinea Virginia
Saba, che alludeva ad aspetti molto diversi del rapporto tra l'opera letteraria
e la musica, la scienza, la teologia e l'amore.
Nel dibattito finale, e prima della sessione di autografi, è stata avanzata l'ipotesi il libro sarà presto tradotto in portoghese.
Virginia Saba è
giornalista professionista e specialista in comunicazione. Laureata in Lettere
all’Università di Cagliari (con una tesi sulla scrittrice algerina Assia
Djabar), ha studiato Teologia, prima alla Pontificia Facoltà Teologica della
Sardegna e poi alla Pontificia Facoltà Antonianum di Roma. Ha conseguito un
master in Consulenza filosofica e Antropologia esistenziale presso la
Pontificia Università Regina Apostolurum, con una tesi sulla mistica renana.
Attualmente lavora presso la Commissione Parlamentare per gli Affari Regionali
a Roma.